I primi rumors sull’acquisizione di Beats by Dre da parte di Apple risalgono allo scorso anno, l’incontro tra Tim Cook (CEO di Apple) e Jimmy Iovine (Beats Electronics LLC) non era passato inosservato.
Il business della società di Cupertino è chiaro a tutti, partendo dalla musica, passando per i personal computer, arrivando fino a tablet e mobile con iPad e iPhone, proponendo prodotti e soluzioni sempre più innovative.
Il business di Beats invece potrebbe non essere conosciuto nella sua interezza a molti, come del resto non è detto che in Italia tutti conoscano Dr. Dre, il socio di Jimmy Iovine, che in America invece è una superstar, rapper, produttore e imprenditore, simbolo del mondo Hip Hop.
La definizione dell’attività di Beats è perfettamente descritta sul loro sito web:
“Nata ufficialmente nel 2008 dall'ingegno di Dr. Dre (leggendario artista e produttore) e di Jimmy Iovine (presidente di Interscope Geffen A&M Records), Beats Electronics (Beats) comprende la famiglia di cuffie, auricolari e altoparlanti di prima qualità denominata Beats™ by Dr. Dre™ , la tecnologia software brevettata Beats Audio™ nonché il servizio di streaming audio ad abbonamento Beats Music™.”
Cosa fa Beats è quindi molto chiaro, come lo fa è altrettanto chiaro, soprattutto per via della credibilità dei due fondatori nel mondo dell’Hip Hop. È un marchio accattivante che ha rivoluzionato lo stile delle cuffie di alta gamma, aggiungendo un tocco di stile ad un accessorio funzionale.
La notizia dell’acquisizione non è ancora stata ufficializzata, nonostante sia invece già pubblico il valore del deal: 3,2 miliardi di dollari.
La mancata ufficializzazione da parte di Tim Cook nelle motivazioni dell’acquisizione ha dato spazio in queste settimane alle ipotesi più diverse. Se da un lato sono chiare le risorse che Apple andrebbe ad acquisire, ciò che manca è la spiegazione di come verranno implementazione di queste risorse.
Hardware, software e team sono i tre pilastri portanti del business di Beats. Dal punto di vista dell’hardware, inizialmente specializzati nel mondo Hip Hop per via del naming “Beats by Dr. Dre”, diffusi oggi anche tra chi non è direttamente interessato a questo genere musicale, sono un chiaro esempio di marketing di successo, facilmente implementabile nell’offerta di Apple. Meno chiara è l’opzione per cui l’interesse maggiore verta sul software, perché il servizio di music streaming brandizzato Beats (Beats music), per quanto innovativo, vanta 200.000 utenti e non è chiaro il vantaggio competitivo rispetto ai competitors come Spotify e Google Music. Del resto è da poco uscita, non ancora in Italia, la iTunes Radio, servizio di streaming musicale equivalente realizzato da Apple.
L’interesse riguardo alle teste di Beats è sicuramente importante, per via dei contatti di Dr.Dre e Iovine, considerato tra i responsabili dell’accordo tra Apple e Bono nel progetto RED.
L’ultima e più recente opzione, identificata da Walter Isaacson (autore dell’unica biografia autorizzata da Steve Jobs), riguarda da un lato l’interesse verso le capacità manageriali e strategiche Iovine, dall’altro l’ambizione di lanciare un dipartimento ancora poco performante per Apple, quello della AppleTV. Ad avvalorare questa tesi, le voci sulla presenza dei founder di Beats alla Apple Worldwide Developer Connection del mese di giugno, ipoteticamente non solo per l’acquisizione, ma per l’annuncio delle loro nuove cariche come executive.
L’ultima motivazione, tra le nove assurde possibilità evidenziate in questo articolo della rivista TIME, è che ci sia un interesse da parte di Apple nell’utilizzare la voce di Dr. Dre per Siri, perché no ?