La street art è un tipo di espressione artistica che ha un pregio molto raro: assumere un significato differente per ognuno di noi.
Ogni opera è una miniera di creatività, di unconventional e guerrilla tips, spesso porta con sé messaggi sociali, politici e di rottura, ma in ogni caso ha il pregio di riuscire a mostrarci il mondo da una prospettiva ogni volta diversa.
Aakash Nihalani ad esempio è un artista che ha fatto del concetto di prospettiva la sua poetica: attraverso la sperimentazione delle isometrie e dell'anamorfismo è riuscito a rendere la street art interattiva.
Installazioni artistiche decisamente non convenzionali, realizzate con nastro adesivo sgargiante e coloratissimo, a volte anche con della pittura.
Il nastro viene posizionato sulle superfici outdoor (muri, tetti, ringhiere, marciapiedi) in modo da creare forme isometriche tridimensionali mutevoli in base alla prospettiva da cui vengono viste: in questo modo si può sempre "giocare" e interagire con l'opera, ponendosi in punti di osservazione diversi.
I colori forti evidenziano delle "porzioni di realtà", confinano delle aree creando di fatto nuovi spazi tridimensionali che prima erano invisibili. Il nastro adesivo circoscrive zone al cui interno lo spettatore si può muovere o con cui può creare altre forme.
Le installazioni più famose di Nihalani sono sicuramente quelle outdoor, ma spesso l'artista ha curato anche mostre indoor dal carattere più astratto. Si occupa anche di scultura, pittura e stampa: il suo stile è sempre geometrico, prospettico, anamorfico, gioca con i piani e le strutture tenendo l'optical art come grande punto fermo.
Parlando di street art, è molto attivo e famoso a New York, Los Angeles, New Delhi, ma ha "lasciato tracce" anche in Europa, a Bordeaux e Vienna.
«Sto cercando di offrire alle persone la possibilità di vivere una New York diversa da quella che sono abituati a vedere, per scappare momentaneamente dalla routine. Tutti abbiamo bisogno dell'opportunità di vedere la città in maniera più giocosa, come un mondo dominato dall'interazione di colori e forme molto basiche. Cerco di creare uno spazio nuovo dentro lo spazio esistente del quotidiano, in cui entrare liberamente e "sconnettersi" in maniera inaspettata dalla propria realtà».