Questa mattina sembra impossibile non parlare di GoPago e della sua meravigliosa storia. La notizia dell'acquisizione della startup italo-americana è di poche ore fa, così come è recente l'annuncio di Vincenzo Di Nicola, uno dei due fondatori, su Facebook: "Take good care Amazon". Un invito che racchiude tutte le sensazioni positive legate ad un traguardo del genere, ma anche la malinconia del dover abbandonare la propria startup, dopo anni di duro lavoro e di successi.
GoPago, prima di essere ceduta ad Amazon, dopo una lunga trattativa della quale non sono state rese note le condizioni, aveva anche attirato l'attenzione di Google, JP Morgan e della Bay Area di San Francisco.
Oltre all'endorsement di alcuni personaggi del mondo dello sport, il successo è stato decretato dalla risposta vincente offerta al problema dei pagamenti in situazioni difficili, come quella che ha ispirato i due founder.
Durante una partita dei Giants, Leo Rocco, cofondatore di GoPago, americano di origini siciliane, si perde il record di homerun segnati in MLB, per una coda allo stand delle birre.
Da allora le cose sono evolute rapidamente e GoPago ,si è affermata con il suo sistema di pagamento integrato, che coniuga i vantaggi del Cloud e del Mobile, diventando una realtà da 40 dipendenti, in rapida espansione sul territorio americano, tanto da finire nella grinfie del colosso mondiale dell'e-commerce Amazon.