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Il 7 e l’8 novembre 2013 si è tenuto presso il Mi.Co uno degli eventi più importanti per chi opera nel settore del Digital Marketing: il Search and Social Media Marketing Expo. L’SMX è un evento unico, organizzato in tutto il mondo ed arrivato per la prima volta in Italia, proprio a Milano. In due giorni si è potuto assistere a tutta una serie di sessioni formative e conferenze tenute da manager e professionisti di tutto il mondo su Online Marketing, Social Media, Search Marketing, Web Analytics, Content Marketing, Customer Experience e Mobile.
L’edizione italiana è stata curata in tutti i suoi aspetti da Business International – Fiera Milano Media, con il coordinamento editoriale di Sean Carlos, chairman di SMX Milan 2013.
Da giovane Seo Specialist per Insem Spa, azienda italiana specializzata in soluzioni di web marketing e posizionamento sui motori di ricerca, ho partecipato con immensa gioia a quest’occasione incredibile per la formazione ed il networking. E’ per questo che evidenzierò alcuni brevi passaggi degli interventi che ho trovato più interessanti per la mia attività di SEO Specialist, senza nulla togliere a tutti gli altri.
Per un’agenda completa dell’evento e di tutte le sessioni vi invito a dare un'occhiata qui.
La prima giornata inizia con la Conference Welcome di Jim Sterne, fondatore di Digital Analytics Association. Secondo la sua visione, gli analisti del Marketing devono comprendere gli obiettivi dei clienti. Ma come? E’ inutile fornire dati tecnici dettagliati ed incomprensibili. Anziché raccogliere report è necessario raccontare storie. Gli operatori del Marketing sono degli analisti che con un’opinione informata e dei dati specifici possono fornire una soluzione specifica a problemi specifici.
L’arte della comunicazione è tutta qui: potenziare il messaggio instaurando un rapporto di fiducia con i consumatori perché il marketing è una vera e propria conversazione. Da segmentare in relazione ai bisogni specifici dei clienti.
Come combattere il problema delle keywords not provided? Con i cambiamenti introdotti da Google nell’ultimo anno in merito alla privacy degli utenti loggati i SEO contemporanei possono essere definiti come i predatori delle keywords perdute. L’attività di analisi, effettuata con sistemi come gli Strumenti per Parole chiave, deve essere effettuata con attenzione. Le parole chiave possono essere fondamentali per un brand perché è attraverso il loro studio approfondito che possiamo capire quale traffico di ricerca proviene dalla promozione diretta del brand e quale traffico proviene da chi non conosce l’azienda e la cerca tramite Google.
Una soluzione alla portata di tutti è utilizzare Google Webmaster Tools. Lo strumento fornisce tutta una serie di dati utili sulle parole chiave (impressioni, click to rate, posizione per una keyword). Si tratta di dati stimati che possono essere confrontati dai SEO Specialist con altre sorgenti di dati per capire se sono accurati. Per esempio, i dati sulle impressioni possono essere confrontati con Google AdWords oppure i dati sulle Landing Page possono essere confrontati con i dati su Analytics.
Un buon SEO deve sempre tenere conto del rapporto Impressioni/Click e tra CTR/Visibilità nei risultati senza dimenticare che la qualità è meglio della quantità.
Il SEO non è una tattica. E’ una strategia che utilizza tattiche diverse per ottenere traffico organico qualificato. Ad oggi tutti i SEO devono fronteggiare un problema, ovvero la Personalizzazione delle Ricerche. Gli utenti ritroveranno differenti risultati organici nelle SERP a seconda della localizzazione geografica, del browser o del dispositivo adoperato, e di tanti altri fattori.
Puntare alla personalizzazione significa seguire determinati obiettivi:
Il futuro? E’ la ricerca semantica! Il motore di ricerca Google assocerà alle parole cercate un oggetto e metterà in relazione oggetti in base alla semantica in modo da avere una ricerca più veloce e accurata.
L’ottimizzazione di un sito, ad oggi, parte prima di tutto dai contenuti di qualità e dall’attività sui social.
Le direttive di Google sono chiare dopo la rivoluzione di Penguin e Hummingbird. I nuovi algoritmi di Google vogliono dei siti unici con contenuti di qualità. Google non accetta:
Matteo Monari è convinto della forte relazione tra SEO e Public Relations. Ad oggi esistono nuovi metodi per generare link spontaneamente:
Generare link con le Digital Public Relations è possibile. Come? E’ fondamentale partecipare ad eventi cercando di implementare strategie di buzz marketing, ovvero creare interesse affinchè se ne parli. Inoltre, gli eventi strategici devono utilizzare prodotti omaggio, beta test, tecniche di personalizzazione e rilascio progressivo, e tanto altro ancora. Il consiglio di Matteo Monari è :
Le immagini possono portare benefici considerevoli all’ottimizzazione SEO. Tra le piattaforme da utilizzare ci sono: Flickr, Pinterest, Instagram, Panoramio, SmugMug. L’obiettivo principale deve essere la ricerca della novità per stimolare la curiosità dell’utente. Pinterest interpreta i trend e le mode social. Può essere un ottimo strumento per gli specialisti del posizionamento sui motori di ricerca perché offre: