Se stai leggendo questo articolo vuol dire che ti sei preso un attimo di pausa dal lavoro (se invece il tuo lavoro implica leggere Ninja Marketing sei fortunato! ;) )
20% di pausa = + produttività
Questo è il risultato di uno studio australiano che ha analizzato il comportamento di 300 lavoratori. Di questi, quelli che dedicavano non più del 20% del loro tempo a navigare in internet per diletto erano poi quasi il 10% più produttivi degli altri.
I lavoratori "birichini" andavano sulla rete a cercare informazioni sui prodotti, a leggere news online e a vedere qualche video su Yotube.
Pausa Vs decremento dell'attenzione
Le aziende spendono soldi per comprare software che non permettano ai lavoratori di gingillarsi sul Web, quando svagarsi un po' sembra invece aiutare.
Perché?
Il Dr. Cocker sostiene che la mente abbia bisogno di staccare un attimo dal focus su cui siamo impegnati. Non possiamo mantenere la concentrazione all'infinito, quindi dedicarci a qualcos'altro ci permette di ricaricarci per tornare, più svegli, sul compito di prima.
Un po' come a scuola o all'università: quando l'attenzione cala, ci si distrae per qualche minuto e poi si ritorna con la testa sulla lezione.
Ma la web-pausa non è per tutti
Ci sono persone che tendono ad avere problemi di controllo dei propri impulsi e si fanno prendere la mano. Sono quelli che sono anche più a rischio di IAD (Internet Addiction Disorder): la dipendenza da internet. Per questi soggetti una surfata sulla rete può trasformarsi in un'ora di abbuffata digitale (come i soggetti bulimici).
Non sono poche le persone a rischio: in Australia è il 14% della popolazione, in Italia tra il 10 e il 12%. Quindi, se siete un soggetto a rischio lasciate perdere il web per gingillarvi.
Fate una pausa ma dedicatevi ad altro: prendete un caffè, parlate con un collega, leggetevi il giornale (cartaceo), chiamare il vostro partner e dirgli/dirle che lo amate.