Tutti sappiamo che, per ottenere buoni risultati, all'interno della nostra strategia di marketing non può mancare la componente social. Inutile stare a ricordare tutti i benefici e il valore aggiunto che la giusta gestione dei social, se ben pianificata, può portare all'impresa che decide di implementarla. Ma qual è la differenza nell'utilizzo che ne fanno imprese B2B e B2C?
Le B2B utilizzano meno i social?
Niente di più sbagliato. Le B2B sfruttano da sempre i social per la loro comunicazione, forse anche da più tempo rispetto alle aziende che si rivolgono direttamente ai consumatori.
Le motivazioni che spingono una B2B ad avere una presenza online, oltre al proprio sito, sono molteplici:
- avere un canale di comunicazione (bidirezionale) diretto e meno istituzionale con i propri clienti;
- possibilità di riduzione dei costi ed aumento degli introiti: il social sembrerebbe costare meno della classica pubblicità;
- costruzione di relazioni con i potenziali clienti e non soltanto vendita, vendita, vendita: un cliente che si fida lo dirà sicuramente ad altri addetti ai lavori.
Conoscenza del target
Le imprese B2B conoscono meglio il loro target perché più specializzate. Questo si trasforma in un vantaggio competitivo, rispetto alle B2C, le rende maggiormente consapevoli delle esigenze del proprio pubblico. Non che le aziende che si rivolgono ai consumatori siano meno esperte, ma hanno bisogno di sondare maggiormente il terreno prima di riuscire ad individuare accuratamente il proprio social target.
Scegliere i social (e i contenuti) giusti
LinkedIn, Facebook e Twitter sembrerebbero essere i social preferiti dalle B2B, che utilizzano fino a 5 canali social contro i 4 delle B2C (Facebook, Twitter e Youtube i più usati).
Anche gli scopi sembrano essere differenti: mentre le B2B cercano
- attenzione
- tasso di conversione
- feedback e engagement da/con gli utenti
le B2C si concentrano, invece, a fidelizzare l'utente/consumatore attraverso le leve emozionali e, come qualunque azienda, alla creazione del bisogno del prodotto stesso, cercando di ritagliarsi una nicchia nel sovraffolato scenario competitivo esistente.
Per quanto riguarda la content strategy e le azioni social, le B2B tendono ad utilizzare i social per distribuire i propri contenuti: white paper (documenti ufficiali), report e statistiche agli utenti; quindi informazioni relative all'azienda e al suo andamento. Altro uso è quello di costruire una solida presenza online anche partecipando attivamente a gruppi e discussioni per aumentare la propria rete.
Per le B2C visual is the king: le aziende che si rivolgono direttamente al consumatore, infatti, utilizzano principalmente contenuti visuali per creare conversazione e condivisione (in una parola engagement) e creando un dialogo con il consumatore attraverso quesiti, how to e concorsi.
Avete notato altre differenze tra i due approcci? Segnalateceli con un commento! :)