Douglas (Doug) Engelbart, l'inventore del mouse e ideatore di alcuni tra i più basilari strumenti dell'informatica, come l'interfaccia grafica a finestre, si è spento il 2 luglio per insufficienza renale a Atherton, California, all'età di 88 anni, lasciando un'eredità impossibile da dimenticare.
La notizia è stata annunciata ieri su Twitter dal Museo della storia del computer di Mountain View, in California.
Nato a Portland da una famiglia di origine scandinava, dopo la Seconda Guerra Mondiale decide il suo destino, laureandosi in Ingegneria Elettronica e proseguendo con una specializzazione e un PhD a Berkeley. Nel 1957 Engelbart viene assunto allo Stanford Research Institute a Menlo Park in California e divenne responsabile dell'Arc, Augmentation Research Center, un laboratorio che presenterà 21 brevetti che porteranno il suo nome.
Scavando un profondissimo solco tra passato e futuro, con "La madre di tutte le demo", il 9 dicembre del 1968 illustrò al mondo come fosse possibile aumentare l'intelletto umano attraverso queste nuove interfacce grafiche, impensabili per quel tempo, rivoluzionando il mondo attraverso la tecnologia.
L'ingegnere, durante una presentazione di 90 minuti con i suoi soci, in collegamento con i suoi laboratori grazie ad un modem rudimentale, parlò di interazione uomo-macchina, di videoconferenza, di interfaccia a finestre, di ipertesti, usando il famoso mouse.
Questo venne realizzato per la prima volta da Engelbart nel 1964 e consisteva in uno "scatolotto" di legno corredato di due rotelle poste ortogonalmente tra loro. Il movimento di queste rotelle si traduceva nello spostamento di un punto sugli assi X e Y di un piano cartesiano. Facendo coincidere il piano con l'area operativa dello schermo le coordinate del punto potevano essere facilmente tradotte e visualizzate su di esso.
Engelbart non seppe mai dare una spiegazione del perché quell'oggetto fu chiamato mouse, probabilmente perché, molto semplicemente, somigliava a un topo. Grazie al visionario, i computer si trasformeranno in oggetti decisamente più fruibili, prestandosi alle necessità dei loro operatori.
Le sue intuizioni verranno riprese, anni dopo, dalla Apple con il lancio del famoso Macintosh, considerato il primo vero computer commerciale con interfaccia grafica e mouse.
Nel 2000 l'ex-presidente Bill Clinton consegnò ad Englebart la National Medal of Technology and Innovation, un riconoscimento per tutto ciò che questo genio è riuscito a compiere nella sua vita, lasciando una profonda eredità alla storia dell'informatica e della tecnologia.