La maggior parte di voi, molto probabilmente, si muoverà con assoluta naturalezza nel mondo dei social network. Hashtag e like non avranno segreti per voi, passerete facilmente da un hangout ad un nuovo filtro per Instagram e utilizzerete al meglio gli strumenti a vostra disposizione in quanto estensione stessa delle vostre relazioni sociali e, spesso, del vostro lavoro.
Purtroppo lo stesso non può dirsi per quelle giovani generazioni di "nativi digitali" che, pur sapendo manovrare in maniera per molti impossibile Power Point distruggendo contemporaneamente ogni record su Ruzzle, non sanno ancora gestire in maniera ottimale (e prudente) la loro vita sui social network.
Lo sa bene Rebecca Levey, co-fondatrice di KidzVuz.com - un sito di recensioni video per bambini ed adolescenti - che su Mashable ha scritto un piccolo prontuario di regole basilari per guidare correttamente i nostri figli nel mondo dei social media.
Il rapporto tra adolescenti e social network, infatti, tocca da vicino la Levey che si è accorta presto di come alle sue gemelle di 10 anni, campionesse mondiali di Moshi Monsters e utilizzatrici professioniste di Excel, non bastassero i classici consigli-base del navigare on line: non fornire la propria password, non dare informazioni personali, tenere comportamenti corretti.
Grazie all'iPod Touch, o a qualsiasi smartphone di fascia medio-alta, dei ragazzini hanno per le mani un vero e proprio computer, sempre connesso alla rete e pronto a condividere ogni momento privato di chi non sa ancora utilizzarlo con metodo.
Ad accentuare il gravoso problema c'è anche un'opinione pubblica impreparata. In quanto genitori si è perfettamente consapevoli che è impensabile che ragazzini con meno di 13 anni abbiano un profilo Facebook. Purtroppo, però, lo stesso non avviene con Instagram o WhatsApp. A volte perché si pensa siano canali meno pericolosi di Facebook, altre perché semplicemente meno reclamizzati (come nel caso di Instagram). I pericoli e i comportamenti inappropriati nei confronti di giovani ragazzi, spesso indifesi, sono dietro l'angolo.
Potremmo paragonarlo alla scelta di dare a nostro figlio le chiavi della macchina prima dei 18 anni. Non solo prima di aver preso la patente, ma addirittura prima del foglio rosa o del corso a scuola guida. Insomma, qualcosa che non faremmo mai!
Così come non dovremmo mai sottovalutare le nostre responsabilità quando consegnamo a ragazzi giovanissimi uno smartphone: un codice di comportamento è necessario, per conoscere le regole del gioco e saper affrontare ognuna delle - tante - insidie che si nascondono nel mondo dei social network.
Ecco i suggerimenti di Rebecca Levey per i genitori che vogliono introdurre i propri figli nel mondo dei social media:
Smartphone collegato al proprio account iTunes
In questo modo sarà impossibile per il giovane scaricare applicazioni in segreto, e ci sarà sempre una traccia sul proprio pc o, al limite, sul proprio estratto conto.
Aggiungere solo gli amici. Quelli veri!
Che sia Instagram o Facebook non importa: mai accettare richieste di amicizie dagli sconosciuti. Un po' come accadeva per la caramella una quindicina di anni fa.
Mantenere il controllo della privacy
Seppure il concetto di privacy online sia molto astratto, mantenendo i contenuti privati e con le giuste impostazioni sul profilo si può evitare che terze persone malintenzionate seguano o, peggio ancora, approccino online ragazzi giovanissimi. Inoltre, è bene far presente che nulla di ciò che viene condiviso è privato. Tutto può essere venduto in ogni momento e se ne può perdere facilmente il controllo.
Nudità zero
Ovviamente, non è consentita alcuna foto di nudo. Né proprie, né di altri. Inoltre, mai postare foto di altre persone senza la loro preventiva autorizzazione, che tecnicamente non varrebbe comunque nulla se data da un bambino al di sotto dei 13 anni. E' importante far comprendere bene questi concetti prima di consegnare qualsiasi dispositivo che consenta di fotografare.
Disattivare la geolocalizzazione. Senza alcuna eccezione
Conoscere la password del dispositivo
Non consentire mai l'utilizzo del dispositivo durante le feste
In particolare ai pigiama party. Sia per una questione di tutela dell'immagine dei minori, sia per non far sentire esclusi i bambini non invitati. Tutti gli invitati devono lasciare a casa i propri smartphone, senza eccezioni. Precauzionalmente, è possibile parlare con i genitori per far sì che il telefono venga dato in custodia ai padroni di casa.
Chiaramente, questa piccola guida non elimina il rischio, fortissimo, che nasce quando si consente l'utilizzo dei social network a ragazzi tanto giovani. Ma sicuramente attenuerà - e di molto - le possibili ripercussioni negative che un'esperienza spiacevole potrebbe portare a questi giovani uomini e donne.
Voi genitori che ci leggete, quali regole sull'utilizzo degli smartphone e dei social network avete dato ai vostri figli?