Quando parliamo di business blogging ciò che conta è vendere. E vendere bene. Perché nel caso dei blog a gestione aziendale il focus sui contenuti parte sempre da un’esigenza a monte di tipo economico: costruire/potenziare un brand, promuoversi online, sviluppare contenuti virali ad alta probabilità di sharing, convincere ad acquistare il proprio prodotto/servizio attraverso una comunicazione incisiva e originale, che aggiunga qualità al contenuto.
Tempo fa vi avevamo parlato di 10 errori di blogging frequenti. Oggi ne approfittiamo invece di un bel post di Social Media Examiner per qualche consiglio per sviluppare al meglio il proprio business blogging e far sì che attraverso un buon contenuto si raggiunga l’obiettivo desiderato, ossia la vendita!
#1. Prima insegna qualcosa, poi vendi
Interpretando il motto “Teaching with story and selling with subtleness”, possiamo definire una procedura corretta per il proprio blog in due step successivi. La prima fase è quella del “teach”, ossia l’insegnamento che il brand o l’azienda deve dare all’utente attraverso le proprie esperienze di business, e in seconda battuta vi è il "sell", la vendita vera e propria. Dietro ad ogni lavoro per un cliente, ad ogni progetto realizzato per un committente, ci sono infatti mesi di lavoro e di riflessione su come realizzarlo al meglio. Occorre sfruttare questo sforzo iniziale nella resa finale del proprio servizio, presentandolo sul blog come un caso che insegna qualcosa.
Se ad esempio iniziassimo un post con: “Ecco come la Società XY ha risolto i suoi problemi di coordinamento interno” e presentassimo il caso dell’azienda, che con determinati processi di riorganizzazione interna ha risolto problemi di comunicazione e coordinamento, potremmo poi, in seconda battuta, segnalare che l’azienda è nostra cliente e che i consigli sulla riorganizzazione interna li abbiamo forniti noi in quanto consulenti esperti. Prima si insegna la lezione (“con una semplice ottimizzazione dei tempi di lavoro si raggiunge un miglior coordinamento interno”) e poi si vende (“come ci sono riusciti? Affidandosi a degli esperti come noi”).
#2. Utilizza i video nei post
I video sono un mezzo straordinariamente efficace per promuovere se stessi e la propria attività. Utilizzarli all’interno del proprio blog aiuta a incrementare la viralità dei post e rafforzare il proprio brand online. Come ben sapete, i video sono uno strumento estremamente utile anche per il posizionamento strategico sui motori di ricerca, Google in primis.
Teniamo presente che l’embed di un video (n.b. impostando correttamente Titolo, Descrizione e Link al proprio sito) è considerato da Google come un link diretto al video, pertanto più incorporamenti ci sono più crescerà la popolarità del video a favore di un miglior posizionamento. Oltre al numero di link che puntano al video, Google assegna un peso differente ai contenuti a seconda dell’autorevolezza e del sito da cui provengono, verificando al contempo il numero di visualizzazioni ricevute, il numero di commenti etc.
Dunque sfruttare brevi video per esprimere visivamente un concetto è l’attività ideale per ottimizzare al meglio i contenuti di un post e farsi conoscere su più canali contemporaneamente. Se poi il video è realizzato con le nostre mani, e ci coinvolge pienamente nello spiegare la funzionalità di un prodotto o i risultati positivi di un servizio, otteniamo un beneficio ulteriore, che è quello del classico “metterci la faccia”.
Se produciamo condizionatori, e il punto di forza dell’ultimo modello è la semplicità di utilizzo, basta produrre un video in cui nostro figlio utilizza il condizionatore impostando in poche mosse gli orari di inizio e fine attività, e il gioco è fatto. In questo caso abbiamo raggiunto un duplice obiettivo: gli utenti hanno la prova che il prodotto è facile da usare (se lo usa un bimbo di 5 anni!) e ci hanno conosciuto meglio, perché li abbiamo fatti entrare in famiglia.
#3. Sfrutta l’urgenza e le call-to-action
Un altro aspetto molto importante del business blogging è comunicare urgenza ove il prodotto/servizio lo richieda, in quanto “time-sensitive”. Nei casi in cui ci sia poco da “insegnare” (come abbiamo visto nel consiglio n. 1) si può puntare su meccanismi di comunicazione tipici dell’urgenza, sfruttando le “call-to-action”, frasi o espressioni tipiche delle promozioni last minute. E’ importante che le call-to-action siano però sempre contestualizzate, e inserite coerentemente con l’argomento dell’articolo, per non sembrare puro spam.
Stiamo scrivendo un post sui nuovi incentivi statali per il fotovoltaico e siamo del settore? Al termine del post inseriremo una bella frase in maiuscolo rassettato “Chiedici un preventivo!” linkandola a un form contatti presso il nostro sito.
#4. Utilizza i confronti fra prodotti/servizi
Perché comprare un materasso in lattice se quello tradizionale costa la metà? Perché dovrei affidarmi a un marchio di abbigliamento made in Italy se lo stesso indumento made in China mi fa risparmiare più del 40%? Il processo d’acquisto è tanto variegato quanto semplice da influenzare, se si toccano i tasti giusti. Ecco allora che confrontando i nostri prodotti o servizi con quelli della concorrenza, o semplicemente con prodotti cosiddetti “sostitutivi”, diventa molto importante per accorciare gli step del processo d’acquisto, e insegnare al contempo qualcosa di nuovo. Perché spendere di più per un nuovo materiale? Perché, spiegando nello specifico le virtù del materiale, si fa percepire un risparmio nel lungo termine, o una durata maggiore del prodotto, ad esempio.
Questo meccanismo aiuta non solo a vendere meglio, ma a farci entrare in sintonia con l’utente, che molto probabilmente si porrà le stesse domande di fronte a due prodotti funzionalmente equivalenti, ma dal prezzo sensibilmente differente. In questo modo facciamo vedere al potenziale cliente che anche noi ragioniamo come lui, e gli offriamo una valida soluzione alle sue perplessità.
#5. Realizza contenuti Google-friendly
Per un blog non c’è amico migliore di Google. E’ spesso grazie all’attenzione che poniamo nel costruire un post, che realizziamo il vero successo del contenuto. Occorre innanzitutto scrivere bene, in modo coerente con l’argomento del post e nel rispetto dei tradizionali canoni di usabilità:
- Il titolo deve contenere le keyword dell’articolo, ed essere meno metaforico possibile;
- Il post deve essere suddiviso in paragrafi logicamente separati, con eventuali sottotitoli esplicativi tra una sezione e l’altra;
- All’interno dei paragrafi ove possibile si possono grassettare le parole più significative, che riassumono il concetto;
- Nell’articolo è sempre bene inserire qualche link di rimando al sito o a risorse esterne utili per l’argomento trattato, per aumentare il traffico e il volume di link che puntano al blog o che arrivano al sito;
- Anche il social sharing sta diventando sempre più importante per Big G., dunque occorre mettere sempre a disposizione un’area di pulsanti di condivisione sulle maggiori piattaforme social.
Ci sono poi molte altre indicazioni utili per produrre contenuti Google-friendly, dall’inserimento di video così come abbiamo visto sopra, all’impostazione corretta delle keyword correlate. Non da ultimo, è importante monitorare i nostri post con strumenti quali Google Analytics o altri similari offerti dalla piattaforma stessa che abbiamo scelto come blog. In questo modo capiremo quali sono le keyword più cercate, con quali query gli utenti hanno raggiunto il nostro post e stilare una classifica dei Top Post della settimana/mese.
Realizzare contenuti di qualità all’interno di un’attività di business blogging è fondamentale per vendere. Questi sono soltanto alcuni piccoli e basilari consigli che possono aiutare a far emergere il nostro blog tra una costellazione confusa di micro-blog fotocopia. In generale, a livello di content marketing, ricordate anche di rileggere il post "12 contenuti efficaci per la vostra content strategy"!
Segnalateci altre idee particolari che vi hanno aiutato a vendere online o a produrre una comunicazione di successo sul vostro business blog!