Sognare è un diritto di tutti. Decidere cosa sognare è, invece, più difficile, a meno che non si faccia ad occhi aperti.
Da sempre si cercano escamotages per influenzare la mente a sognare determinati concetti piuttosto che altri. C’è chi ascolta musica, chi legge e chi vede un film. Purtroppo, però, non sempre queste tecniche risultano vincenti!
Doug Feigelson, studente presso la Massachusetts Institute of Technology, Daniel Nadler, dottorato ad Harvard University, e Yuhki Yamashita, ex studente di Harvard, hanno deciso di creare un’applicazione che risolvesse questo problema. Il suo nome è Sigmund.
Niente paura, la realtà inscenata dal film “Inception” è ancora lontana. L’applicazione non pretende di controllare il pensiero onirico dell’essere umano, ma solamente di indurlo a sviluppare determinati pensieri attraverso stimoli melodici.
“Sigmund”, scaricabile per soli 99 centesimi dall’Apple Store online, nell’arco di una settimana stabilizza matematicamente dei sensori in base agli orari in cui ciascuno si addormenta e sveglia. Terminato il primo periodo di training, l’utente ogni sera può scegliere uno tra i 1000 argomenti di default offerti dall'applicazione, che spaziano dalle città, allo sport, ai sentimenti.
Durante la fase REM del sonno, il dispositivo entra in funzione e trasmette suoni specifici associati al concetto scelto, scatenando le immagini oniriche correlate.
La semplicità dell’applicazione e l’85% dei successi fanno ben sperare il giovane team, che è già a lavoro per una nuova versione.
Ecco il link al download su iTunes (cliccate sul logo dell’app)
“Sigmund” è un’applicazione curiosa che rispecchia l’interesse che i mercati stanno sviluppando nei confronti delle tecnologie mobile. Purtroppo, la poca consapevolezza di questo ambito provoca una perdita del controllo sulla realtà, e l’offline si fonde eccessivamente con l’online.
Bisogna riconoscere che molte applicazioni hanno migliorato la vita degli utenti, altre l’hanno semplificata e altre ancora l’hanno resa divertente. In un certo senso, sono parte integrante della nostra quotidianità. E’, quindi, fondamentale che ci sia una coscienza critica nel loro utilizzo, altrimenti si rischia di cadere in un circolo virtuale senza via di uscita.
Daniel Nadler, uno dei tre creatori, spera che sempre più persone siano in grado di creare i propri sogni, per staccare la spina dalla quotidianità frenetica. Il suo obiettivo futuro, è quello di utilizzare l’applicazione ai fini dello studio durante il riposo, per sfatare il mito che chi dorme non piglia pesci!