L'artigianato. Qualcosa di distante dal digitale, all'apparenza. Ma è proprio questa la sfida di
Elenia Rotundo, CEO di Clipit.
Elenia è infatti una designer di formazione e "nel cuore", diventata startupper.
Nel 2012, durante quello che lei chiama il suo "Business Interrail", Elenia ha visitato le fiere dell'arredamento di tutta Italia con l'obiettivo di comprendere i bisogni di designer, artigiani e piccoli produttori.
Ha così scoperto la necessità di fare convergere due mondi.
Il primo è il mondo dei giovani progettisti, architetti, studenti, persone sotto i 35 anni che hanno dimestichezza con il web ma che non hanno la conoscenza della materia.
Il secondo è quello degli artigiani senior, cinquanta, sessantenni con la capacità sia di sviluppare i progetti dei ragazzi giovani, sia di insegnare loro le tecniche artigianali.
"Se questi due mondi, il primo portatore di idee, il secondo di know how, non vengono fatti convergere, difficilmente si arriverà ad una svolta" ci dice Elenia, perchè "da un lato i giovani designer continueranno a lavorare negli studi di architettura guadagnando pochissimo. Dall'altro gli artigiani rischiano di chiudere bottega se non si avvicinano alle nuove tecnologie."
A questo problema, come ogni startupper, Elenia ha così trovato una soluzione che ha chiamato Clipit. Per farci raccontare cos'è Clipit, l'abbiamo intervistata di ritorno dall'imperdibile FuoriSalone di Milano, la kermesse alternativa al Salone del Mobile che si è svolta dal 17 al 22 aprile 2012.
Cos'è Clipit?
"Clipit è una nuova idea di consulenza e di arredo online che porta sul web la filiera dell'arredamento. I protagonisti del mio portale sono i progettisti, come designer, architetti, studi di progettazione, i piccoli e medi produttori di complementi d'arredo e i consumatori."
"Il consumatore viene coinvolto in tutte quelle che sono le fasi della filiera: dalla progettazione, alla produzione, fino alla commercializzazione del prodotto. Attraverso Clipit è possibile proporre idee, progetti, vendere i prodotti, dare vita a nuove collaborazioni e soprattutto è possibile promuovere la propria attività sul web."
In che modo Clipit aiuta gli artigiani a fare autopromozione?
"Una delle pecche degli Italiani, sia degli artigiani che di coloro che fanno design autoprodotto, è la scarsa capacità di comunicare. Il nostro artigianato vale tantissimo, ma non abbiamo la capacità di comunicare all'esterno i nostri valori, le nostre conoscenze, le nostre esperienze."
"Per questo su Clipit sto creando un progetto che si chiamerà 'Tutorial design' e 'Tutorial artigianato' dove viene insegnato a mettere in mostra e a fare conoscere al proprio pubblico non competente in materia, quello che si sa fare nelle propria azienda, l'idea del proprio progetto o come metterlo in mostra, come dargli valore, come metterlo in risalto e farlo conoscere."
Com'è stato recepito Clipit al Fuori Salone?
"E' piaciuto moltissimo. Perché tutti desiderano aprire nuovi canali comunicativi per fare autopromozione, mettere in vendita i propri progetti o prodotti. Le persone non vogliono più intermediari, vogliono avere un contatto diretto."
"L'artigianato non può essere snaturato dalla sua base, dal contatto diretto tra chi compra e chi produce il bene. Nel portale quindi il contatto diretto è favorito in tutti i modi. Il cliente può chiedere direttamente informazioni sul prodotto, sul progetto. C'è un servizio che si chiama 'Ho clippato con' che significa: 'Ho lavorato con te.' In questo modo si mettono in evidenza anche le collaborazioni."
"Il portale piace a chi produce, alle aziende, per vendere i loro prodotti. Piace però anche ai giovani per creare i propri team, per conoscere altri designer sul territorio, per fare network e creare collaborazioni. C'è infine chi vuole andare online ma non ne ha le competenze. Quindi apprezza il fatto che il portale sia tutto in italiano, sia molto semplice da usare, quindi consente anche a chi non ha competenze per comunicarsi, di mettere un prodotto in vendita online."
Quale impressione hai avuto del Fuori Salone di Milano?
"Si è sentito un ritorno alle origini. Anche i grandi marchi hanno puntato sulla lavorazione artigianale. Noi italiani abbiamo una grande cultura dell'artigianato. Abbiamo l'esperienza con la scienza dei materiali, la conoscenza delle tecniche di lavorazione. Abbiamo sperimentato tantissimo negli anni e quindi abbiamo un bagaglio di conoscenze che ci permette di creare prodotti di qualità. Quindi pezzi sempre più su misura, pezzi pensati per la personalizzazione. Quest'anno si sono viste persone che lavoravano la pelle, persone che facevano sperimentazioni con le luci e i colori, con i tessuti."
Clipit dunque si colloca proprio a questa internsezione, tra la tradizione artigiana, il design sempre più personalizzato e le nuove tecnologie che consentono non solo la vendita di prodotti online, ma anche nuove opportunità di comunicarsi e fare network tra generazioni e competenze differenti.