NIRKIOP: L'hai fatto almeno una volta?! [VIRAL VIDEO]

Quante di queste cose avete fatto almeno una volta nella vita?
Alcune le facciamo tutti i giorni, altre per fortuna o per caso non le abbiamo mai fatte… almeno non ancora, ma una cosa è certa, i NIRKIOP, astri nascenti del tubo, sanno bene cosa accomuna le persone.

Già ce lo avevano dimostrato con “E tu che tipo di studente sei?“;
Alcune delle cose elencate sono tanto comuni da aver conquistato anche pagine su facebook come il famigerato incontro tra mignolo e spigolo/anta/qualsiasi cosa faccia malissimo!!!

Si sa che il venerdì è un giorno speciale, già si sente nell’aria quel profumo di sabato e di pausa dal lavoro e dallo studio in attesa di notti brave, ma possiamo renderlo ancora più esilarante con un piccolo gioco da fare insieme, un coming out ispirato al video dei NIRKIOP.

Comincio io per rompere il ghiaccio:

1) Mignolo contro la porta: un classico!
2) Non ascoltare i messaggi della mamma: lo faccio con tutti non solo con la mamma.
3) Bussare al citofono e scappare: ebbene si, l’ho fatto, ma per fortuna non ero ancora maggiorenne!
4) Lunedì comincio la dieta: …purtroppo me lo riprometto ogni settimana…
5) Cantare sotto la doccia: mai fatto, per la gioia di chi vive sotto il mio stesso tetto
6) Insulti telefonici alla persona sbagliata: mi manca.
7) Non trovare vestiti nell’armadio: inizio a sospettare che mia madre abbia poteri speciali per trovare i vestiti o forse li nasconde di proposito.
8 ) Guardarsi attorno prima di ruttare: perché guardarsi attorno ?
9) Vantarsi delle proprie caccole con un amico: OMG, MAI FATTO !!!
10) Essere scoperti mentre si rientra dopo il coprifuoco: eh, bei ricordi…
11) Mentire sul voto preso: purtroppo le bugie hanno le gambe corte, maledette riunioni genitori/insegnanti!
12) Fingere di ridere in chat: tutti i giorni!
13) Giustificarsi per un brutto voto: fatto, ma non funzionava mai…
14) Fitte alla testa bevendo una granita: mi manca
15) Salutare uno sconosciuto o qualcuno di cui non ci ricordiamo: …e si, succede.
16) Giuro che non berrò mai più: hahahahahahah no comment.
17) Bere dalla bottiglia: ce l’ho.
18) Simulare un’onda energetica: fatto…non ha funzionato nemmeno con me !
19) Carta igienica finita: controllo sempre prima…ormai non mi frega più!!!

e voi? su non siate timidi tanto si sa: L’HAI FATTO ALMENO UNA VOLTA!

Huggies: una campagna che parte da Facebook e arriva nelle strade

Quando si pianifica una strategia sui social media è molto importante svilupparla in sinergia con i canali di comunicazione tradizionali. Un ottimo esempio a questo proposito è la campagna Facebook realizzata da Ogilvy & Mather per Huggies ad Hong Kong.

Lo scopo era quello di comunicare il marchio alla città e incrementare il numero di fan della pagina Facebook.

L’idea è davvero semplice, ma ben realizzata: è stato chiesto alle mamme di condividere su Facebook le foto dei loro bambini, per poi votare con un semplice “like” le 60 migliori.

Le foto che avrebbero ricevuto il maggior numero di “mi piace” sarebbero state poi stampate formato gigante sui bus della città.

Visto il successo sono poi stati stampati sui muri delle stazioni di Hong Kong più frequentate le miniature di tutte le foto, così da poter permettere ai genitori di cercare tra le tante foto quella del proprio bambino e mostrarla a tutti.

Per dare qualche numero annotiamo più di 4.000 foto caricate sulla pagina Facebook e circa 120.000 nuovi fan.

Le mamme amano fotografare i propri bambini e ancora di più guardare e mostrare le foto a tutti, ma il successo di questa campagna sta nell’aver lasciato proprio ai fan la scelta delle foto migliori e la piena libertà e aver dato loro semplicemente gli strumenti per soddisfare un loro desiderio.

Nell’analizzare questa campagna mi viene in mente quella fatta in Italia da Pampers: Diventa il Volto Pampers.

Analizzandole notiamo però alcune sostanziali differenze.

Come prima cosa, Pampers non ha sfruttato questa occasione per creare o aumentare la propria community di Facebook (ad oggi non esiste una pagina ufficiale Pampers Italia), si è preferito invece investire in comunicazione nel canale televisivo, e creare poi un’ area del sito per il concorso. Altro aspetto è che Pampers ha voluto legare il concorso all’acquisto dei prodotti: “Più confezioni acquisti e più foto potrai inviare”.

Vediamo quindi non solo scelte differenti in questi due case history ma a mio avviso è l’approccio che cambia. Personalmente ritengo che in questo caso specifico quello di Pampers in Italia sia stato un approccio più che tradizionale, ormai superato che, purtroppo, ritrovo in altre campagne a livello nazionale, dove il desiderio e la necessità di voler legare per forza alla campagna l’acquisto del prodotto nel breve termine distoglie l’attenzione da quelle che potrebbero essere le potenzialità di un approccio differente sfruttando quelle che sono le dinamiche dei social media.

Da precisare che l’analisi fatta non mette a confronto due Brand ma semplicemente due case history e che, al contrario, a livello internazionale anche Pampers è attiva su Facebook con una pagina ufficiale che registra più di 800 mila fan.

Approfondimenti.

Ostia Beach: il tormento che potreste aver perso [VIRAL VIDEO]

Settembre, si sa, è il mese dei rientri per eccellenza. Traumi da ufficio e depressioni post rientro sono all’ordine del giorno quindi, per ricordarvi i giorni felici delle vacanze, ecco qui un bel video, datato addirittura agosto, che forse contribuisce a farci passare quella voglia di mare che ancora ci è rimasta attaccata alla pelle.

Il video è stato un tormentone di quest’estate, palese parodia della celebre Mr. Saxo Beat lanciata da Alexandra Sten. Nel video viene ripresa la giornata al mare di una giovane coppia romana, con tanto di Fido cagnolino al seguito. Arrivati in spiaggia la ragazza, che presenta i sintomi tipici di tamarraggine acuta, si dimostra estremamente pretenziosa nei confronti del fidanzato: controlla il cane, prendimi la crema solare, portami da bere: insomma, la giornata che doveva essere all’insegna del relax diventa per il ragazzo peggio di una giornata lavorativa.
Alla fine del video, lui esasperato abbandona sulla spiaggia rovente fidanzata e cagnolino, incurante delle urla di lei. Dove siamo? A Ostia Beach ovviamente!

La rivisitazione, tutta in romanesco, della canzone è stata realizzata negli studi dell’emittente radiofonica romana Radio Globo. Il cast è composto dagli attori della Max Animazione, azienda romana attiva nel settore organizzazione e gestione eventi.

Dopo aver visto la danza in spiaggia, ispirata dalla sabbia rovente, e l’insopportabile ragazza dal gonnellino leopardato, vi sentite più felici di essere in ufficio? Lo so, è una domanda retorica, ma non temete il week end è vicino e mi raccomando “Nun te scordà er drink!!!

La barca con i pannelli solari che vuole girare il mondo

Turanor Planet Solar è una barca particolare: è ricoperta da ben 5 mila metri quadrati di pannelli solari. 100 metri di lunghezza per 50 di larghezza, può trasportare fino a 50 passeggeri.

Progettata in Svizzera e costruita in Germania, può raggiungere i 15 km all’ora. I pannelli alimentano due motori elettrici, che garantiscono energia anche se il tempo è nuvoloso per tre giorni.

Una curiosità: il nome Turanor deriva dalla saga del “Signore degli Anelli” e sta a significare “il potere del sole” e “vittoria”.

L’obiettivo? Fare il giro del mondo, dimostrando la potenza delle energie rinnovabili e pulite.

Come usare e come non usare gli hashtag [HOW TO]

Questo post è tratto da The do’s and don’ts of Twitter hashtags su The Next Web. Sono in molti coloro che non sanno come usare Twitter e molti ancora che non hanno una grossa familiarità con gli hashtag. Cerchiamo di capire allora come conviene usarli e quali errori evitare.

Come usare gli hashtag

Usare gli hashtag per rintracciare una community: nel caso di Ninja Marketing potremmo usare ad esempio #ninja o #guerrieri.

Usare gli hashtag per partecipare ad un’iniziativa o a un evento: come nel caso di #riotcleanup.

Usare gli hashtag per i contest: come hanno fatto gli organizzatori di #1idea1app.

Usare gli hashtag per agevolare la conversazione su un determinato argomento: ad esempio #facebook o anche #sm o #smm.

Come non usare gli hashtag

Non usare gli hashtag per ogni parola: gli hashtag devono essere usati per parole chiave. Quindi non ha senso usarli ad esempio per articoli o preposizioni, meglio prediligere i sostantivi.

Non usare un unico hashtag per l’intero tweet: perché risulta incomprensibile, a meno che non sia particolarmente divertente e non contiate su molti follower affezionati.

Non usare un hashtag con iniziali senza senso: vedi precedente.

Non abusare degli hashtag se non si sta parlando di un determinato argomento: c’è chi, pur di comparire nei risultati di ricerca di Twitter, usa hashtag (spesso TT) che in realtà non c’entrano niente con ciò che scrive o addirittura che non scrive niente a parte gli hashtag. Questo è davvero fastidioso, soprattutto se c’è chi cerca argomenti relativi all’hashtag di cui state facendo un uso improprio.

Con l'agenzia Stoyn anche il gelato può essere design

Arriva dalla Stoyn Agency quello che nasce come un innovativo esperimento di design e che è finito per essere incoronato uno dei casi di comunicazione meglio riusciti degli ultimi mesi. Il gelato oltrepassa i confini della gastronomia, si unisce al design e diventa un esponente di tutto rispetto della pubblicità ad alto livello creativo. Quella che non viene semplicemente vista, ma ricordata, analizzata, discussa e riportata di blog in portale, fino a finire nei laptop e negli I-pad di mezzo mondo. Tutto questo, a sorpresa, non arriva dall’America, dall’Inghilterra o magari dal Giappone ma dalla fredda Russia.

La genialità di questa piccola agenzia, che ha lanciato questa campagna lo scorso giugno, non si ferma alla superficie. Ogni particolare è stato pensato, analizzato e realizzato tenendo conto dei minimi dettagli. Non c’è solo l’idea – dieci personaggi che possono dirsi a pieno titolo parte della storia, della cultura e dell’intrattenimento dell’ultimo secolo, da Topolino a Darth Vader, passando per Marylin Monroe, Che Guevara, Super Mario e altri tra cui lo scrittore russo Majakoskij, trasformati in simpatici quanto assurdi gelati – ma anche la professionalità di uno staff d’eccellenza in grado di creare gusti e sapori sopra le righe con ingredienti rigorosamente bio, appropriati alle icone pop che vanno ad interpretare.

È così che il dolce viso di Marylin Monroe sa di fragola, e Che Guevara, proprio come i più si aspettano, ha il sapore di mate & rum. Gusti e sapori sottolineano ed enfatizzano in un contesto creativo e ironico le iconiche personalità raffigurate. Scorrendo l’elenco troviamo anche Super Mario, Topolino, Paperino e lo scrittore russo Majakoskij, rispettivamente al sapore di tequila sunrise, mango, banana & cioccolato e per finire mirtillo rosso & vodka.

A completare questa improbabile collezione c’è anche una bomboletta spray al gusto bubble gum 90’s, forse messa lì proprio per far interrogare i più sul significato simbolico della sua presenza.

I più attenti storceranno appena il naso sentendo parlare di novità, tuttavia è proprio questa particolare attenzione riposta nella ricerca del gusto e nella progettazione di design ad alto livello creativo che differenzia la trovata russa da quella elaborata da KAWS, estroso artista Newyorkese capace di trasformare già nel 2009 i gelati in giocattoli ad edizione limitata. Veri e propri oggetti di culto, già protagonisti di un’opera della mostra che ha girato tutta l’Europa, Beatiful Loser.

Il team creativo dell’agenzia di pubblicità indipendente di Lobnya (Russia), travolto dal successo forse inaspettato di questa campagna, ha le idee chiare. La direzione che hanno scelto è quella di inglobare l’ambiente circostante come parte integrante del marketing, in modo che le persone non lo vivano come un intruso ma come un discorso che faccia naturalmente parte delle loro vite. L’incontro con la gastronomia ed il design, in questo caso, funge da ponte per entrare in contatto con il grande pubblico, attirare la sua attenzione, farsi ricordare ed instaurare uno scambio sia di feedback che di contenuti.

I risultati non si sono fatti attendere. A pochi mesi della messa in commercio sono in tanti ad aver espresso il loro apprezzamento per i gelati della Stoyn Agency nei modi più disparati. Non è poi difficile, infatti, rintracciare sulla rete foto e video di persone che si sono divertite a riscrivere la storia a modo loro creando bizzarre quanto improbabili coppie.

In conclusione: ce l’hanno fatta. Sono riusciti non solo a far parlare di sé, ma hanno anche dimostrato di essere più creativi di molti altri colleghi Americani o Europei. La loro trovata pubblicitaria alla fine si è dimostrata vincente. Adesso resta solamente da capire se riusciranno ad essere altrettanto geniali nei lavori che i clienti commissioneranno loro.

I tour "The Ride" a New York: il turismo diventa esperienza teatrale

Da sempre New York ha offerto ai suoi visitatori scenari spettacolari e incredibili che poche altre città del mondo sono in grado di offrire.
Ma la Grande Mela è sempre un passo avanti rispetto agli agli altri e questa volta ha voluto rendersi palcoscenico di incredibili performance live sulle sue strade.

“The Ride” è un servizio offerto da circa un anno a turisti, ma anche agli stessi abitanti della città, che permette di vedere New York sotto nuovi aspetti: un giro di 4,2 miglia all’interno di un pullman altamente tecnologico, allestito con sedute simili a quelle di uno stadio, affacciate a grandissimi vetrate che permettono di scorgere al meglio il paesaggio cittadino.

I “riders” non sanno cosa incontreranno sul loro cammino, ma ogni giro della città offre sempre qualcosa di nuovo. Artisti in strada interagiscono di volta in volta con i passeggeri a bordo offrendo nuove esperienze e coinvolgendoli in performance che acquisiscono connotazioni sempre diverse e personali.

Balletti classici, break dance, musica e mimi intrattengono i passeggeri che osservano il tutto dalle grandissime finestre panoramiche del pullman.

Con 65 dollari i passeggeri possono prendere posto in prima fila davanti alle bellezze della città, accomodarsi su di un pullman dotato di avanzatissime tecnologie audio e video e prendere parte ad un’esperienza multimediale e multisensoriale differente da tutte le altre.

In un traffico decisamente difficile da prevedere, le performance diventano antidoto alla noia, i rallentamenti non rappresentano più uno stress, ma permettono di osservare nel modo migliore l’operare degli artisti e perchè no anche dei passanti che spesso, senza accorgersene, si esibiscono a loro volta in performance esilaranti.

Pine e Gilmore hanno parlato moltissimo di come sia importante fornire un’esperienza mettendo in scena l’offerta come se fosse un’esibizione teatrale.
I due economisti sostengono infatti che “l’atto del recitare differenzia le esperienze memorabili dall’attività ordinaria“, sembra quindi che New York abbia adottato questa strategia per differenziarsi e offrire un valore aggiunto che va al di là del semplice servizio di trasporto e intrattenimento.

Per maggiori informazioni “http://www.experiencetheride.com/”

Corsi in house: la formazione arriva nelle aziende!

Ninja Academy, da sempre in prima linea per la formazione, è la “Sacra Scuola di Marketing Non-Convenzionale”, innovativa nei contenuti e attenta alle esigenze delle aziende e dei privati.
Nella sua ampia offerta formativa, oltre ai corsi in aula e ai webinar, include i cosiddetti corsi in house: workshop di aggiornamento e approfondimento realizzati direttamente all’interno delle aziende.

Ispirandosi alle tecniche del Non-Conventional & Viral Marketing, con un’attenzione particolare dedicata ai Social Media, i corsi in house riescono a differenziarsi dai soliti corsi di marketing manageriale, rispondendo direttamente all’inarrestabile flusso di novità e cambiamenti con cui devono confrontarsi tutti i giorni i direttori d’azienda e il personale.

Quali sono i vantaggi e in cosa si distinguono i corsi in house firmati Ninja Academy?

1. Sono customizzabili in base alle richieste dell’azienda, con possibilità di consulenza formativa specifica su un vostro brief o progetto
2. Non comportano spostamenti: saranno i nostri relatori a recarsi presso la vostra azienda;
3. Sono flessibili: potete scegliere mezza, una o più giornate di corso;
4. Permettono di formare l’intero personale di un’azienda ad un prezzo vantaggioso.

In aggiunta, solo ed esclusivamente per il mese di settembre, Ninja Academy offre una promozione speciale a tutte le aziende che decidono di puntare sulla formazione.
Per rendere il più performante possibile l’esperienza, all’interno del pacchetto corso in house, si potrà scegliere tra:

Sconto del 10% su una giornata di corso in house per l’azienda
oppure
• Un ingresso omaggio, valido per una persona, al prossimo corso in aula. Sarà possibile scegliere: 7 ottobre in “Non-Conventional Marketingoppure 8 ottobre in “Viral Marketing”.

Acquistando il corso in house entro il 30 settembre potrete usufruire di questa offerta speciale scegliendo, tra le due opzioni, quella più adatta alle vostre esigenze: approfittare dello sconto dedicato a tutta l’azienda o formare ulteriormente una specifica risorsa ad uno dei nostri corsi in aula.

Se siete direttori d’azienda, questa è l’occasione migliore per formare e aggiornare l’intero personale contemporaneamente. Se siete dipendenti, quale occasione migliore per proporre il corso in house ai responsabili della vostra azienda con il compromesso di approfittare voi della giornata free in aula? Si chiama “contribuire in modo intelligente alla propria formazione” 😉

Per scaricare la brochure, vi rimandiamo alla landing page dedicata.
Per qualsiasi dubbio o per ricevere maggiori informazioni sulla promozione contattateci: info@ninjacademy.it o 346 4278490

Be Ninja!

Going to the store, il viral che non ti spieghi [VIRAL VIDEO]

Uh…What?”. È il commento più diffuso in rete tra coloro che hanno visto questo video. Difficile trovare un senso compiuto dietro questo filmato, eppure in meno di un minuto riesce a tenerci incollati allo schermo, forse proprio perché gioca sulla nostra voglia di capire “cosa c’è dietro”.

E del resto ai virali “non sense” oramai ci siamo abituati: vi ricordate di “Nyan Cat il gattino volante“? Ha avuto un successo tale da sfociare in una produzione non ufficiale di gadget quasi imbarazzante!
E ora lui. Il manichino (forse simbolo dell’uomo qualunque? troppo filosofico dite?  😉 ) che se ne va in giro sfoggiando una camminata degna del “Ministry of Silly Walks” dei Monty Python!

Che dire…forse il segreto è tutto qui: il video è divertente, punto. Tant’è che in pochi giorni ha già rimediato diverse parodie. Molti dei migliori virali nascono proprio così! E del resto chi l’ha realizzato non è affatto un dilettante: stiamo parlando infatti di David Lewandowski, il quale ha collaborato alla creazione degli effetti di motion graphic per il film “Tron: Legacy”, e ha realizzato il filmato per l’episodio finale di “Everything” di Channel 101.

Ma vi lancio una sfida: se trovate una spiegazione migliore, condividetela con noi!

La bici per i vostri bambini: ecco il concept presentato al TrekWorld

Da piccoli sognavate sempre una bicicletta per scorrazzare con i vostri amici? Magari le prime volte rischiavate di cadere, ma eravate comunque felici?

Ispirandosi a Tron, al TrekWorld viene presentato un concept di bicicletta per insegnare ai vostri pargoletti come si approccia alle due ruote. Esagerato secondo voi?

Light Cycle è pensata proprio per loro: voi, da genitori, nel caso fosse messa in commercio la comprereste?