30+ annunci animalisti scioccanti

Dall’ultima campagna “PayBack” della PETA, definita dalle famiglie delle vittime degli squali “oltre ogni limite”, alle eccezionali campagne del WWF per la difesa delle specie in via di estinzione.

Eccovi una raccolta originale degli annunci stampa animalisti più scioccanti.

"Ciò che facciamo ci torna indietro e il conto è molto salato" People for the Ethical Treatment of Animals

Contro il commercio d'avorio - Ogilvy & Mather Bangkok

"Save his life, save yourself" - Shunya AD, Beijing, China

In vista delle prossime elezioni presidenziali americane, il popolare social network dei 140 caratteri sta per lanciare la prima pubblicità politica a pagamento, i nuovi Promoted Tweet politici.

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Twitter lancia la pubblicità politica

Si cominciano a vedere all’orizzonte le elezioni presidenziali del 2012 e Twitter ha deciso di farsi trovare preparato per l’occasione. Come riferisce Adweek nell’articolo Twitter to launch political Ads, infatti, il popolare social di micro-blogging lancerà in settimana la prima pubblicità politica a pagamento.
Adam Bain, responsabile del fatturato globale di Twitter, ha inoltre dichiarato a Politico di Ben Smith che il servizio è stato già sottoscritto per cinque campagne presidenziali.

I nuovi tweet politici sponsorizzati saranno riconoscibili grazie ad un segno viola e saranno per molti versi simili agli annunci sponsorizzati che siamo abituati a vedere su Google. Essi appariranno come “promoted tweet” tra i risultati di ricerca e come “promoted trend” sulla lista dei trending topic. Verranno, inoltre, segnalati come “promoted account” a tutti gli utenti che potranno essere interessati a quel candidato, in base alla storia del proprio account.


Il lancio del servizio è stato preceduto da diversi viaggi di Dick Costolo, CEO di Twitter, a Washington dove ha incontrato senatori e rappresentanti per discutere della messa a punto del prezioso strumento di analytics a disposizione degli inserzionisti. Per quanto riguarda le tariffe, poi, si parla di un sistema simile a quello di Google Adwords, basato sulle offerte da parte degli inserzionisti sulle parole chiave di ricerca.

Il nuovo servizio nasce per sfruttare, anche nel mondo della politica, l’inarrestabile successo di Twitter come strumento di comunicazione. È vero che Obama è stato il pioniere che ha fatto scuola in merito all’uso dei social media per comunicare la politica. E’ forse anche grazie a lui che ora sono molti i politici nel mondo che usano in modo massiccio Twitter, ma è anche vero che è Twitter stesso che sta cambiando il modo in cui comunicare le notizie politiche.
Non ci resta che vedere in che modo i prossimi candidati alle presidenziali si daranno battaglia, a colpi di 140 caratteri.

Le sigle degli show anni '80 in versione 8 bit [VIDEO]

I ricordi degli anni ’80 sono ancora vivi dentro di noi: i più nostalgici ricorderanno quegli anni insieme ai telefilm che li hanno accompagnati. Da Happy Days ad Arnold, fino ad A-Team passando per i video giochi come Pac Man e Super Mario.

Un video ne mette insieme i principali, in versione 8 bit. Il look del pixel sgranato ha sempre il suo fascino! 🙂

 

I ragazzi di Punga hanno fatto un ottimo lavoro!

Le più belle citazioni di Steve Jobs sulla vita

In Memoriam THE DAILY WHAT | 06 OTTOBRE 2011 by Jonathan Mak

Da poche ore abbiamo saputo della prematura scomparsa di Steve Jobs, per molti un genio, un imprenditore di successo e un figura da seguire.

Noi della sezione Marketing abbiamo deciso di ricordarlo raccogliendo le sue citazioni più belle sulla vita. Per non dimenticare mai le sue lezioni di ispirazione.

L’unico modo per fare un buon lavoro è amare quel che fai. Se non hai ancora trovato ciò che fa per te, continua a cercare. Non accontentarti. Come per tutte le questioni di cuore,saprai di averlo trovato quando ce l’avrai davanti.

Sono l’unica persona che conosco che è riuscita a perdere un quarto di un miliardo di dollari in un solo anno… è qualcosa che ti forma il carattere.

Venderei tutta la mia tecnologia per un pomeriggio con Socrate.

Quando avevo diciassette anni lessi una frase che diceva “Se vivi ogni giorno come se fosse l’ultimo, uno di questi giorni avrai ragione”. Mi fece abbastanza effetto, e da allora, negli scorsi 33 anni, ogni mattina mi sono guardato allo specchio chiedendomi “Se oggi fosse l’ultimo giorno della mia vita, vorrei fare quel che sto per fare oggi?”. Nel caso la risposta fosse “No” per troppi giorni di seguito, sapevo che dovevo cambiare qualcosa.

C’è una frase nel buddismo. “La mente del principiante”. È meraviglioso avere una mente da principiante.

Non coltiviamo il cibo che mangiamo. Indossiamo abiti fatti da altre persone. Parliamo lingue sviluppate da altri. Usiamo sistemi matematici che altre persone hanno ideato…Intendo dire che prendiamo costantemente cose dagli altri. Creare qualcosa è un sentimento meraviglioso ed estatico che ci riporta alla fonte dell’esperienza e della conoscenza umana.

Fondamentalmente crediamo che si guardi la televisione per staccare il cervello, e che si lavori al computer quando si vuole riattaccarlo.

Sii un criterio di qualità. Molte persone non sono abituate a un ambiente dove l’eccellenza è prevista.

L’innovazione è ciò che distingue un leader da un follower.

Siamo qui per lasciare una traccia nell’universo…altrimenti per cos’altro saremmo qui?

Il vostro tempo è limitato. Non fatevi intrappolare dai dogmi – che significano vivere con regole inventate da qualcun altro. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui copra la vostra voce interiore. E più importante di tutto, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e il vostro intuito. Loro sanno già che cosa volete diventare. Tutto il resto è secondario.

Html for babies: un book per mettere sulla buona strada i più piccini

Siete genitori un po’ geek e volete far “masticare” al vostro pargoletto un po’ di codice Html? Magari con tag e qualche immagine per introdurlo al suo (probabile) futuro?

Bene, ecco a voi Html for babies: un libricino 5 x 7 di 16 pagine per far innamorare prima i papà e poi i bambini. 🙂

Per partire già dall’asilo con l’abc del web. Al costo di 9 dollari sarà vostro.

The F Word: uno spot "osceno" contro la carestia [VIDEO]

Il concetto di “oscenità” è uno di quelli che tendono a cambiare significato e sfumature nel corso del tempo e dello spazio. Oggi che siamo sovraesposti ad immagini di ogni tipo, personaggi discutibili, nell’era della spettacolarizzazione e della pubblicizzazione del privato, cos’è davvero osceno? Una parolaccia? Probabilmente no.

Esistono ancora situazioni davvero vergnognose che non riescono a superare la nostra “soglia d’attenzione”, forse perchè non abbastanza oscene. Questo spot centra perfettamente il punto: quella che sembra essere una parolaccia pronunciata dalle celebs che hanno prestato il loro volto per questa campagna non è affatto la parola che sembra, ma è in realtà il termine “famine”, ovvero carestia. Già, perchè nel ventunesimo secolo, risulta effettivamente assurdo e vergognoso che così tante persone debbano soffrire e morire per queste ragioni.

L’iniziativa di ONE (organizzazione fondata da Bono Vox per la lotta contro la povertà e le malattie che colpiscono le popolazioni povere, soprattutto in Africa) è volta proprio a portare l’attenzione dell’opinione pubblica su queste tematiche troppo spesso dimenticate: nessuna richiesta di donazione, solo l’invito a fare sentire la propria voce per porre fine a situazioni drammatiche che è l’uomo stesso a creare. E che l’uomo può (e deve) risolvere. E la Rete lo rende più facile. Anche voi potete collegarvi al sito dell’associazione e firmare la petizione rivolta ai Capi di Governo affinché mettano in atto le politiche necessarie per fermare la carestia nel Corno d’Africa.

Tutte le avanguardie del Novecento in 30 secondi

Le grandi avanguardie artistiche del Novecento riassunte in un video di appena 30 secondi? Sembra assurdo, ma da qualche mese questa utopia è diventata realtà.

Ad avere reso concreto quello che per decenni è stato il sogno di molti studenti che da sempre si sono susseguiti sui banchi di scuola di vario ordine e grado è stata una coreana della School of Visual Arts di New York,  Minji Aye Hong .

Il video – un’ animazione in 2d di meno di un minuto – concentra temi quali il Costruttivismo russo, De Stijl, Bauhaus, senza tuttavia penalizzare il ritmo, il colore, la geometria ed il movimento.

Tutto questo permette di ripercorrere la nascita del Modernismo e di tutte le altre avanguardie da cui la nostra cultura visiva ha avuto origine a partire dal Novecento.

Grazie Steve. I nostri pensieri dedicati a Steve Jobs

Apple ha perso il suo visionario, creativo genio e il mondo ha perso uno straordinario essere umano” – così l’azienda saluta Steve Jobs, dimessosi l’agosto scorso, dopo diversi allontanamenti momentanei, causati dalla sua malattia.

Ed era stata propria la malattia a ispirare a Steve l’emozionante discorso dedicato ai neolaureati di Stanford nel 2005, di cui vi riportiamo un estratto:

“Il vostro tempo è limitato, per cui non lo sprecate vivendo la vita di qualcun altro. Non fatevi intrappolare dai dogmi, che vuol dire vivere seguendo i risultati del pensiero di altre persone. Non lasciate che il rumore delle opinioni altrui offuschi la vostra voce interiore. E, cosa più importante di tutte, abbiate il coraggio di seguire il vostro cuore e la vostra intuizione. In qualche modo loro sanno che cosa volete realmente diventare. Tutto il resto è secondario”.

I nostri pensieri dedicati a Steve Jobs

Silvia Carbone: “Solo coloro che sono abbastanza folli da pensare di poter cambiare il mondo, lo cambiano davvero.” A queste parole avevo dedicato il mio primo blog e ancora oggi le custodisco ogni giorno dentro di me. Oggi il mondo ha perso un grande innovatore, un grande visionario, un grande mentore per tutti noi. Le tue parole, il tuo carisma e il tuo modo di guardare il mondo resteranno per sempre. Grazie Steve.

Antonio Prigiobbo: L’energia che c’ha regalato Steve dove sarà ora? Voglio pensare, oltre il concetto di qualsiasi religione, che è già li a lavorare oltre le nuvole! Grazie per aver fatto le punte alle nostre matite digitali!

Simona Melani: Può sembrare banale, ma il suo famoso discorso di Stanford, che ascoltai per caso, mi ha dato una scossa in un periodo difficile della vita. E ha funzionato. Quindi, semplicemente, grazie”

Jonathan Greci: one more thing …

Andrea Frascoli: L’immaginazione è più importante della conoscenza. Una frase scritta da un altro grande del nostro tempo e che trovava il suo riscontro più grande in Steve.

Elena Renga: Grazie Steve per averci mostrato che i nostri sogni e le nostre intuizioni possono essere realizzati, se solo lo vogliamo. E se solo riusciamo a staccarci dai nostri luoghi comuni, che ci condizionano ogni giorno e tarpano le nostre ali. Il tuo ricordo sarà con noi per sempre e questo ti ha reso immortale. Grazie di tutto, Steve!

Lorenzo Muro: Lasci un’impronta indelebile, su di noi e sul mondo. Grazie di tutto Steve.

Vittorio Di Giacomo: Se n’è andato da un momento all’altro come una star del rock. Il suo ‘Stay hungry, stay foolish’ è la strofa di un riff che ha la stessa scarica energetica di I can’t get no satisfaction, di Layla, o di My Generation… destinato come loro a risuonare, scuotendo animi e cervelli, per sempre.

Francesco Gavatorta: Steve Jobs era un genio, e nel suo operato geniale emerge il valore aggiunto di una grandiosa, efficacissima semplicità. Per questo, forse, a lui piacerebbe essere ricordato con un pensiero autentico e non complicato: “Ci mancherai, Steve: grazie di tutto.”

Elena Silvi Marchini: Ispirare le persone è una delle cose più belle e nobili che un essere umano può fare nella vita. Steve Jobs ci ha ispirati, e gliene saremo sempre grati. Grazie Steve, di tutto!

Adele Savarese: Steve Jobs continuerà ad ispirare il mondo ed a ricordarci che non esiste un tasto off sull’interruttore del genio.

Elena Lella Muscas: ‎”stay hungry, stay foolish” ci accompagnerà per sempre!

Matteo Doddi: Se ne è andato il visionario che abbiamo ringraziato e ringrazieremo per molto tempo ancora, lasciandoci la ricetta per cambiare il mondo “Stay hungry, stay foolish” grazie.

Vittoria Fonsa: nel suo famoso discorso di Stanford disse che “la morte è l’agente di cambiamento della vita. spazza via il vecchio per far posto al nuovo” bhè questa volta ha toppato e si è portato via l’UOMO NUOVO …goodbye mr Jobs!

Francesco Turturiello: ‎”Mi sento onorato di aver potuto vivere nella stessa epoca in cui quest’uomo straordinario ha rivoluzionato il nostro mondo. Resterà per sempre un mio mito, nonché mio eroe.”

Simone Cinelli: Stile ed innovazione. Mancherai, eccome se mancherai.

Francesco Piccolo: Per me non sei solo il papà di tutti gli iPhone: sei l’icona dell’innovazione, ed il fatto che adesso anche i tuoi avversari ti stanno commemorando dimostra che vivrai per sempre nella storia. Sperando che da dove sei ora tu riesca a sentire ancora l’affetto dei tuoi cari e dei tuoi fan, riposa in pace.

Emanuela Zaccone: Perdiamo un innovatore. Ed un sognatore. Apple e Pixar. Fame e follia. Oggi tutto cambia, di nuovo.

Michele Barisciano: Crediamo in qualcosa, l’intuito, il destino, la vita, non ci faremo intrappolare dai dogmi e dai risultati del pensiero altrui. La passione di uno startupper, la creatività di un genio, il coraggio di un rivoluzionario, grazie a te saremo folli ed affamati! RIP Steve.

Luigi Ferrara: Il confine tra genio e follia è sempre molto sottile, lui ci ha vissuto sopra tutto il tempo, sempre in equilibrio. Ci ha portati a vedere e pensare in modo differente. Un grande uomo, ancor prima che un grande creativo. Adesso che non c’è più, ho capito perchè la mela è morsicata.

Alessio Sarnelli: In ogni ambito della storia esistono poche, straordinarie figure che possono fregiarsi dell’onore di aver rappresentato lo spartiacque tra un “prima” ed un “dopo”….nessuno oserà obiettare sul fatto che tu sia una di quelle. Stay tuned Steve.

Massimo Sommella: Per molti era un genio, un imprenditore di successo e un mentore. Non lo conoscevo, ma il modo in cui il suo lavoro e la sua passione hanno contribuito a cambiare il mondo è impressionante. Credo che quel che ha fatto in vita avrà ancora ripercussioni sulla società per anni.

Ilaria Mangiardi: Al di là della sua creazioni, “Stay hungry. Stay foolish.” è l’insegnamento che porterò sempre con e dentro me, il monito, il motto, la lezione di vita. Steve ci ha insegnato che possiamo trarre ispirazione da tutto ciò che ci circonda, ci ha insegnato che in tutto e in tutti c’è del potenziale. Basta solo guardare nella giusta direzione e non avere paura di rischiare. Sorrido perché so che continuerà a ricordarcelo, perché ciò che ha creato parlerà di lui e per lui, senza bisogno della sua diretta approvazione.

Stefania Mele: Oltre che un visionario, un rivoluzionario. Anche quella della comunicazione è rivoluzione, coinvolgimento, avvento di una nuova cultura. Senza retorica.

Angelo Di Pietro: Ok, Steve, farò come dici: sarò folle e affamato. Ma, non oggi. Oggi, sono solo triste…

Roberta Belfiore: Qualche volta la vita ci colpisce come un mattone in testa. Non perdete la fede, però” mi piace pensare che è questo quello che resterà di Steve Jobs e non solo un’azienda quotata in borsa. Il padre della Apple ma anche un “padre virtuale” che ha dato molto alle persone… e non parlo solo di oggetti tecnologici… Ciao Steve, spero riusciremo ad essere dei combattenti come volevi ed eri tu…sempre pronti a rialzarci…

‎Federica Pinto: …se sei riuscito a cambiare il valore rappresentativo del frutto del peccato, rimasto immutato per 2000 anni, non puoi essere che un genio. RIP Steve Jobs.

Manuela Ferrara: Con te oggi perdiamo l’altra metà della mela. Sei stato un esempio di vita, Grazie Steve!

Alessandro Pedini: Bisognava essere davvero affamati per dare un morso a quella mela che hai reso tanto famosa, ma soprattutto si doveva essere davvero dei folli geni per crearci attorno la tua vita. Grazie Steve.

Steve Jobs, l'addio su Twitter e Facebook di star e persone comuni

Anche questa volta, la notizia corre su Twitter. Ma è una di quelle cose che non avremmo mai voluto leggere. #SteveJobs è TT mondiale sin da ieri, intorno alla mezzanotte, fino a raggiungere il picco alle 2.00 del mattino – ora italiana.

Tantissimi i personaggi che hanno usato Twitter per esprimere il loro cordoglio e la loro tristezza, a cominciare dal presidente USA Barack Obama “Riposa in pace, Steve Jobs. Da tutti noi, di #Obama2012 – il team della campagna elettorale delle prossime presidenziali (n.d.r.) – grazie per il lavoro che hai reso possibile ogni giorno – compreso il nostro.

Ovviamente, il Presidente non è il solo. Abbiamo provato a intercettare i tweet delle celebrities: vi invitiamo a segnalarcene altri nei commenti, o semplicemente a lasciare un vostro pensiero.

Arnold Schwarznegger: “Steve ha vissuto il sogno californiano ogni giorno della sua vita, ha cambiato il mondo e ha ispirato tutti noi”

Michael Dell: “Oggi abbiamo perso un leader visionario, l’industria tecnologica ha perso una leggenda iconica e io ho perso un amico”

Arianna Huffington: “I miei pensieri vanno alla famiglia e agli amici di Steve Jobs. Grazie per aver cambiato il nostro mondo”.

Salman Rushdie: “Ho amato il mondo che Steve Jobs ha costruito fin dal mio primo Apple Mac. Era uno dei grandi architetti del mondo reale. Riposa in pace”.

Mark Zuckerberg: “Steve, grazie per essere stato un mentore e un amico. Grazie per averci mostrato che quello che costruisci può cambiare il mondo. Mi mancherai”.

Larry Page, AD di Google: “Sembrava sempre essere capace di dire in pochissime parole cosa avresti dovuto pensare prima che lo pensassi”

Bill Gates: “È stato davvero un onore straordinario per coloro che sono stati abbastanza fortunati da lavorare con Steve. Mi mancherà immensamente”.

Facebook scende in politica: chi appoggerà?

Perché una grande azienda ICT dovrebbe guardare con attenzione alla politica? E perché dovrebbe impegnarsi andando a versare a partiti e candidati dei fondi per le campagne elettorali?

Le risposte possono essere le più disparate e banali, e non è una novità che grandi trust internazionali dell’industria e dell’informazione aiutino formazioni politiche creando, di fatto, fronti di pressione sul legislatore.

Facebook sembra sia entrato a far parte di questo sistema, e la domanda che sorge e a cui sembra essere più difficile rispondere, è: il colosso creato da Mark Zuckerberg chi appoggerà?

Partiamo dal principio: in contemporanea al lancio di Timeline, è stata diffusa la notizia secondo cui il social network di Palo Alto si appresta a fondare un PAC – ossia un Political Action Committee, un comitato di sostegno elettorale. L’intento, spiega un portavoce di Facebook, sarà di dar voce ai propri dipendenti per offrire un contributo ai candidati:

FB PAC will give our employees a way to make their voice heard in the political process by supporting candidates who share our goals of promoting the value of innovation to our economy while giving people the power to share and make the world more open and connected”.

Il Pac di Facebook darà ai nostri impiegati la possibilità di farsi ascoltare da quei candidati che condividono con l’obiettivo di promuovere il valore dell’innovazione nella nostra economia, dando al contempo alla gente il potere di condividere e rendere il mondo più aperto e connesso.”

Un’azione intrapresa anche da altre grandi aziende come Google, Apple e Microsoft, che negli anni hanno foraggiato campagne elettorali di aspiranti presidenti americani con il chiaro intento di far valere la propria voce in ambito di legislazione della Rete.

Secondo i bene informati, la contemporanea diffusione della notizia alla pubblicazione di un’intervista ai giovani del Partito Repubblicano sul canale Livestream di Facebook farebbe propendere la preferenza di Mark Zuckerberg verso la formazione dell’ex presidente George W. Bush.

Eppure, in questi anni il rapporto fra Mark Zuckerberg e Barack Obama è stato cordiale e certo a mancare non è mai stato il dialogo e il confronto.

Un esempio di questa stima e cordialità fu la famosa cena dei colossi informatici americani svoltasi lo scorso febbraio a casa di John Doerr, cui parteciparono oltre che il fondatore di Facebook anche Eric Schmid, AD di Google, Larry Ellison (CEO Oracle), e Steve Jobs di Apple.

Nulla quindi, farebbe presagire un vero e proprio smacco di Palo Alto verso l’attuale inquilino della Casa Bianca, anche se i dubbi rimangono.

Sicuramente, la partita è ancora tutta da giocare, visto anche l’impegno che le aziende che orbitano nel sistema Internet stanno mettendo in questo particolare tipo di strategia.

Se osserviamo il rapporto in merito ai finanziamenti alle campagne elettorali pubblicato su opensecrets.org, troviamo anche altri nomi di aziende importanti, come Google, Microsoft e  Intel, Cisco e IBM fino alla Dell e alla Unysis.

Software, hardware, social network, motori di ricerca: molti protagonisti del mondo della comunicazione digitale sono coinvolti in queste dinamiche, e le scelte di dove riversare i propri fondi vanno talvolta nella direzione di come i programmi politici siano nell’ottica di particolare sviluppo del web .

Un segnale importante di come oggi le aziende si interfaccino alla politica e la legislazione in materia di diritti digitali, protezione dei dati personali e dei minori, di come venga immaginato il domani rispetto ai diritti d’autore o ai brevetti per i software: tutto può essere potenzialmente influenzato, anche grazie a queste grandi masse di denaro che vengono messe al servizio di un partito piuttosto che dell’altro.

Non ci resta che vedere quale sarà la risposta alla domanda: a chi Facebook offrirà il suo aiuto?