Giusto in tempo per natale, una nuova app per Android market
Google ha da poco lanciato sull’ Android Market l’ app di Google offers, che ci renderà la vita più facile in vista dei regali di Natale. Google entra dunque a gamba tesa nel Business della scontistica online, è facile prevedere fuoco e fiamme con Groupon a breve, anche oltre le recenti battaglie legali, che di certo non gradirà questa novità.
Dopo l’aggiornamento dell’ Android Market per la compatibilità con PayPal, vedremo sicuramente mosse interessanti da parte di Big G: riuscirà a imporsi in questo nuovo mercato?
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Fukibarihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngFukibari2011-11-04 08:34:592011-11-04 08:34:59Google Offers è su Android [Breaking News]
Ti è venuto in mente uno status. Che fare? Su quale social network pubblicarlo? E soprattutto: merita davvero di essere pubblicato?
A queste domande risponde in maniera schematica ed efficace una divertente infografica di Derek Jenkins, che probabilmente molti di voi hanno già visto su Facebook. Per chi se la fosse persa, eccola:
Vuoi che qualcuno veda effettivamente il tuo status?
Se la risposta è no, postalo su Google+.
Se la risposta è sì, e ti trovi in un bar, postalo su Foursquare.
Non sei in un bar? Si tratta di lavoro? E’ qualcosa che potrebbe essere imbarazzante spiegarlo al tuo capo? Allora non postarlo!
Non ci sono problemi a raccontarlo al capo? E’ una cosa noiosa? Postalo su Linkedin.
Non è noiosa? Se hai una dipendenza da “mi piace” allora postalo su Facebook, altrimenti su Twitter.
E’ una cosa personale? Sarebbe imbarazzante spiegarlo ad i tuoi genitori? Se sì, allora non postarlo.
Se la risposta è no e hai una dipendenza da “mi piace” allora postalo su Facebook, altrimenti su Twitter.
Insomma una piccola guida che riassume in modo molto conciso come comportarsi per evitare problemi con la condivisione sui social network. E, sebbene ci abbia fatto scappare qualche sorriso, non vuol dire che sia meno efficace. Usatela! Anzi, aggiungo un altra cosa: domandatevi se anche lo status personale sia noioso (vedi: lamentarsi della pioggia per il quindicesimo giorno) e magari fate un favore ai vostri amici e risparmiatevelo!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Martha Burnshttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMartha Burns2011-11-03 17:37:582011-11-03 17:37:58Su quale social network dovresti postare il tuo status? [INFOGRAFICA]
Il fascino della “città che non dorme mai” e l’appeal di un video-diario: ecco gli ingredienti di questo filmato di Andrew Clancy che in pochi giorni ha raccimolato migliaia di views, raccogliendo gli entusiasti commenti di molti utenti.
“A Year in New York” non è l’unico frutto del lavoro di Clancy, cameraman ed editor professionista che negli anni ci ha regalato diversi video. Quello che vedete è il risultato di un anno di riprese, filmate qua è là in giro per New York, che Andrew ha poi editato per regalarci questo splendida clip.
“It seemed like a never ending project and you could stay filming life in New York for a long time” scrive Clancy nel descrivere il suo video.
E quest’intenzione sembra davvero emergere dall’esito finale del lavoro di questo giovane professionista, che speriamo ci regali in futuro altri video dello stesso calibro!
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Elena Silvi Marchinihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngElena Silvi Marchini2011-11-03 16:00:122011-11-03 16:00:12A Year in New York, video dedica alla Grande Mela [VIDEO]
Ogni giorno ci aprono le porte di Internet. Ed ogni giorno sono in competizione tra loro. Sono i browser!
Con il passare del tempo, la situazione sta cambiando: Explorer sta per scendere sotto il 50% di quota di mercato (dato storico) e la crescita di Firefox e Chrome è inesorabile.
Come possiamo vedere dai dati riguardanti i Desktop browser (disponibili su Netmarketshare):
Explorer ha il 52% di quota di mercato, mentre Firefox si avvicina al 23% e Chrome supera il 17%.
Per quanto riguarda il mercato Mobile/Tablet abbiamo questa situazione:
Dominio di Safari, con Android ed Opera che seguono abbastanza lontani.
E voi, quale preferite? Fateci sapere nei commenti! 😉
Sul sito di Netmarketshare sono disponibili altri dati interessanti per le vostre ricerche.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Simosokehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngSimosoke2011-11-03 15:00:482011-11-03 15:00:48Explorer, Chrome o Firefox? Come sta cambiando il panorama dei browser
La voglia di musica in versione mobile è un’esigenza sempre più persistente tra i possessori di smartphone e appena pochi giorni dopo un nostro articolo proprio dedicato alle rhytm game app torniamo a parlare di musica, questa volta lato produzione pura.
Ce ne dà l’occasione questa volta la Apple, che ha annunciato il lancio di GarageBand, il software home made in grado di offrire un ambiente grafico di creazione musicale user-friendly per musicisti non professionisti, alle prime note, o addirittura musicalmente vergini.
Il programma offre una libreria di loop pre-registrati da utilizzare come si vuole per la composizione, e circa 50 strumenti virtuali che possono essere utilizzati sia attraverso una tastiera virtuale, che collegando fisicamente un vero e proprio strumento attraverso gli ingressi jack o interfacce audio di terze parti.
Il programma fu lanciato da Steve Jobs nel 2004, come pezzo forte del pacchetto iLife (fonte Wikipedia) e da allora è stato un punto di riferimento fondamentale per tutti i software di composizione musicale. Successo confermato anche nella versione mobile, uscita prima per iPad lo scorso Marzo e oggi disponibile anche per i device iPhone e iPod Touch.
Ovvio che Garageband possa esprimersi al meglio su un supporto multi touch così performante come l’iPhone, si auspicano un gran successo in termini di download da Cupertino, fiducia espressa tramite le parole di Philip Schiller, vicepresidente per il product marketing internazionale di Apple (fonte Bgr).
Scendendo nel dettaglio delle funzioni di Garageband, c’è la possibilità di suonare circa dieci strumenti musicali virtuali utilizzando la tastiera multi-touch. Le esperienze più esaltanti vengono espresse certamente dalla riproduzione dei riff di chitarra, o delle rullate veloci o sincopate seduti alla batteria. Grazie al microfono dell’iPhone sarà inoltre possibile registrare la propria voce e mixare il proprio pezzo inedito. Inoltre sarà possibile campionare nuovi suoni, o aggiungere effetti alle tracce registrare pescandone da librerie molto nutrite già nella versione base, ma che possono essere estese anche acquistando nuovi pacchetti. Infine, la versione mobile di Garageband è perfettamente interconnessa con la sua versione desktop per iMac, pertanto tutti i progetti possono essere facilmente esportarti ed elaborati anche a casa.
Non mancano anche in questo caso però forti competitor. Band (2,99€) ad esempio, va assolutamente citato. Il software sviluppato da MooCowMusic, si pone sul mercato con un prezzo più competitivo rispetto a quello di casa Apple, ma con un pacchetto di tool che ha poco da invidiare. A partire dalla facilità con cui si può interagire con l’interfaccia grafica, permettendo così anche a chi è poco pratico di programmi simili, di creare in poche battute un brano multi traccia personalizzato. Inferiore il numero di strumenti utilizzabili, soltanto 5: batteria, creatore di beat, un basso elettrico, un pianoforte e una chitarra. Un’app che sarà davvero molto apprezzata dai possessori di smartphone poco affezionati ai prodotti made in Cupertino.
Per chi invece è alla ricerca di un prodotto al di sopra della media, con un prezzo al di sopra della media (7,99€), e dalle potenzialità pressocché illimitate, BeatMaker è assolutamente l’app ideale. L’utilizzo di quest’app richiede un minimo di esperienza pregressa in più rispetto alle app citate in precedenza, questo perché offre un controllo totale sul progetto, con possibilità di esportazione sia su Pc che su Mac, via Wi-fi. Il concetto su cui si fonda è quello di Pad, a cui vengono assegnati suoni differenti. Ogni suono viene registrato secondo la ritmica scelta, e riprodotto in loop, mentre vengono registrati nuovi accordi. Un must per gli appassionati più esigenti.
Se vi è nata l’ispirazione per un pezzo e volete mettervi alla prova, ecco il link per scaricare le app.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Kato Sushihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKato Sushi2011-11-03 14:31:442011-11-03 14:31:44GarageBand, Band e BeatMaker: le migliori iPhone apps per diventare compositori mobile
Combinazione di colori, migliaia di persone che si muovono a tempo e tanta carta colorata: sono questi gli ingredienti fondamentali degli scatti di WernerKranwetvogel.
Il fotografo tedesco è stato chiamato a immortalare i Massgames in CoreadelNord, un’incredibile installazione umana a più livelli realizzata in un gigantesco stadio. Nella parte più bassa dello stadio si trovava un gruppo di artisti locali, mentre sugli spalti vi era un secondo gruppo munito degli immancabili cartoncini colorati.
Il risultato, lo vedete da soli, è mozzafiato. Quasi per magia le immagini prendono vita, lasciando tutti a bocca aperta.
WernerKranwetvogel è stato affascinato a tal punto da questo evento tanto che ha inserito alcune serie di scatti nel suo ultimo libro, A night in Pyongyang edito da Nicolai.
Analizziamo come un’importante fiera di settore sia stata in grado di sfruttare al meglio le potenzialità di Facebook, andando a coinvolgere i propri fan con diverse iniziative.
Come abbiamo già visto Facebook è uno strumento che ci permette di creare campagne di comunicazione rivolte non esclusivamente ad un numero elevato di persone o vaste aree geografiche, ma anche a piccole community o ad un numero ristretto di persone.
Ed è proprio quando ci rivolgiamo a community o tribù che i social media possono diventare il vero centro focale di una campagna di comunicazione di successo.
In questo caso analizziamo come un’importante fiera di settore sia stata in grado di sfruttare al meglio le potenzialità di Facebook, andando a coinvolgere i propri fan con diverse iniziative.
Stiamo parlando della Fiera Cavalli di Verona, il più grande evento fieristico dedicato al mondo dei cavalli e dell’equitazione che, in occasione della fiera (3-6 novembre 2011), ha deciso di coinvolgere i suoi fan con un concorso mettendo in palio gadget e biglietti omaggio.
La pagina Facebook, che ha di recente festeggiato i 12.000 fan, è ricca di contenuti e aggiornamenti e ci aspettiamo aumentino proprio in occasione della fiera, magari con foto e video delle manifestazioni.
Entrando nella tab del concorso “ride my passion”, creato grazie ad un’ apposita app Facebook, vediamo che sono più di 500 le foto caricate e le più votate registrano dai 200 ai 400 like. L’app, ben creata dal punto di vista grafico e strutturale, dà accesso ad una sezione nella quale è possibile vedere tutte le foto caricate, votare, accedere al proprio profilo del concorso e consultare info e premi.
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00josukehttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngjosuke2011-11-03 12:55:042011-11-03 12:55:04Fieracavalli, promuovere una fiera di settore con Facebook
Dopo molti giorni di attesa e slittamenti, finalmente a Honk Kong, Google, in collaborazione con Samsung, ha “scongelato” il sua prodotto più atteso dell’anno : il sistema operativo android 4.0 meglio conosciuto come “Ice cream Sandwich”. Spetterà al nuovo smartphone Samsung Galaxy Nexus – presentato assieme a ICS – il ruolo di padre fondatore di una nuova generazione di “androidi”.
Il nome del neonato sistema operativo, per quanto apparentemente bizzarro, rende molto bene l’idea di quella che è la novità in assoluto più interessante tra quelle portate dalla azienda di Mountain View: Ice cream sandwich rappresenta infatti la fine del dualismo SO tra tablet e smartphone Android, proponendosi come giusto collante tra le due realtà.
Le sorprese non terminano qui
ICS si mostra come un serbatoio di novità su tutti i fronti. Android 4.0 infatti è stato creato, come sostengono i suoi sviluppatori, nel tentativo di integrare alla perfezione caratteristiche base degli smartphone android – personalizzazione, interattività e funzionalità – con nuovi strumenti di comunicazione e condivisione più potenti ed efficaci. Vediamo meglio nel dettaglio.
Nuova interfaccia utente
L’interfaccia ICS nei colori ricorda molto il suo predecessore Honeycomb, nei fatti è sostanzialmente diversa. Scopriamolo insieme cosa c’è di nuovo:
– aumento del numero di animazioni che consentono all’utente una migliore interattività con il device
– multitaskingpotenziato tramite una icona applicazioni recenti: permette agli utenti di passare da una applicazione ad un’altra aperta di recente con notevole velocità e facilità oltre che terminarla
– fotocamera e notifiche accessibili anche in modalità lockscreen
– icone di notifica ora presenti nei terminali con schermo largo sulla barra di sistema (nei devices più piccoli restano in cima allo schermo)
– nuovo fonts “Roboto” “modern, yet approachable and emotional” , potrebbe sembrare poco rilevante, ma in un semplice font, il team dietro ICS ha tentato di riassumere il cuore del progetto e l’idea alla base del suo design.
– widget ridimensionalbili in modo che gli utenti possano espanderli per mostrare più contenuti o ridurli per non affollare lo screen
– risposta veloce per le chiamate in entrata: quando c’è una chiamata in arrivo l’utente può rispondere anche direttamente tramite messaggio di testo senza la necessità di rifiutare la chiamata o sbloccare il terminale. Basta un semplice tocco
– migliorate tastiera e supporto vocale: introdotto uno “spell-checker” che localizza e sottolinea eventuali errori o parole mancanti. Possibilità di installare dizionari o altri servizi da terze parti
– Speech-to-text in real time: introdotto un nuovo sistema vocale – chiamato Voice Typing –che traduce immediatamente in testo intere frasi della lunghezza e del linguaggio preferite, comprensive di intervalli e punteggiature;
Comunicazione e condivisione
Quello che però ha più destato curiosità tra i presenti all’evento è stata la parte relativa alla sezione comunicazione e condivisione: si intravede nuovamente qui la volontà degli sviluppatori di creare uno smartphone sempre più mobile.
Disegnato per la gente che ama “vivere in strada”, ANDROID 4.0 integra infatti una ricca fornitura di strumenti per la comunicazione sociale e tasti di condivisione in ogni applicazione di sistema, rendendo più facile parlare, messaggiare o condividere foto e messaggi di stato con chiunque, in ogni luogo o momento della giornata.
Molto innovativa è l’integrazione di contatti e profili in una unica People app, una applicazione che racchiude in un’ unica schermata tutte le informazioni dei nostri contatti, come profili facebook, numeri, aggiornamenti di stato dai vari social network e in più anche un bottone per connettersi sui social network integrati.
Multimedia
Anche su questo fronte gli sviluppatori di Ice Cream Sandwich si sono mossi bene con la creazione di una fotocamera ricca e versatile, dimostrando quanto gli utenti siano sempre più interessati a dispositivi all-in-one . L’applicazione che gestisce la fotocamera può contare infatti su alcune nuove feature rilevanti tra cui:
– messa a fuoco continua
– zero shutter lag: lo shutter lag è il ritardo che si manifesta tra la pressione del pulsante di scatto della foto e il momento in cui la foto è realmente catturata; questo lag comporta naturalmente una scarsa messa a fuoco e una conseguente predisposizione a ottenere foto “mosse”. Android ha provveduto ad annullare questo ritardo nel suo nuovo SO
– maggiore velocità di acquisizione delle immagini;
– zoom stabilizzato
– possibilità di fare un fermo immagine e salvarlo in galleria alla massima risoluzione anche mentre la fotocamera continua a registrare un video;
– face unlock o sblocco facciale: è questa la vera novità di ICS, Android rileva la conformazione del volto e, dopo aver stabilito quale persona sta usando lo smartphone, consente lo sblocco del telefono a seconda che il volto di questa corrisponda o meno a quello del propietario del terminale
– tap to focus: tappando sullo schermo l’utente manualmente decide su cosa o chi mettere a fuoco.
– modalità Panorama: l’utente inquadra una prima immagine e poi gira lentamente la fotocamera per ampliare la prospettiva. La camera raccoglie l’intera raccolta di immagini scattate in continuo e le include in una singola grande foto panoramica.
– live effects : attraverso una serie di trasformazioni grafiche, possiamo modificare i nostri video durante la registrazione aggiungendo simpatici effetti – possiamo ad esempio cambiare lo sfondo o distorcere i volti
– catturare screenshot (per la gioia di tutti i blogger android): sarà possibile tenendo premuto i tasti volume giù + tasto d’accensione, a prescindere dal device
Android Beam
– Android Beam per tecnologia NFC : consente agli android di scambiarsi file come musica, contatti e documenti semplicemente accostando i due terminali compatibili. L’app assomiglia indubbiamente a Bump ma sfrutta una tecnologia molto più fruibile rispetto alla ben nota applicazione, NFC che sta prendendo sempre più piede nelle strategie Google, e che sarà alla base anche di Google Wallet, ne abbiamo parlato qui.
Conclusioni
Potenzialmente l’ice cream sandwich si presenta come uno dei migliori concorrenti di IOS5 sul mercato degli smartphone non tanto per la sua natura innovativa – bigG ha migliorato ma non stravolto Android Honeycomb – ma perché avendo una natura open source, a differenza di altri brand come Blackberry e del neonato Nokia Windows 7, possiede una fascia di mercato enorme da ricoprire (gli smartphone con Android hanno un range di prezzo compreso tra i 100 e i 600 € ).
Non ci resta pertanto che attendere come android 4.0 si evolverà ma soprattutto come si espanderà tra i costruttori di smarthphone – e dunque anche in altri device meno performanti del Galaxy Nexus – per poter sancire definitivamente la natura “universale” di questo sistema operativo.
Nel frattempo gustiamoci il nostro “dolcissimo” Ice Cream Sandwich guardando questo video di presentazione pubblicato su androiddevelopers.com, che ci mostra sia il nuovo Nexus che alcune cose sul nuovo SO
Come vi sembra android 4.0 Ice cream sandwich? Pensate che possa realmente contrastare il nuovo IOS 5 del colosso Apple?
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Maaku Nanto Seikenhttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngMaaku Nanto Seiken2011-11-03 12:30:162011-11-03 12:30:16Ecco tutte le novità di Android Ice Cream Sandwich
Mangatar è un social game gratuito per creare avatar in stile manga in pochi minuti, da utilizzare su social networks, blog e forum. Il progetto, tutto italiano, è tra i 15 semifinalisti che partecipano al Venture Camp di Mind the Bridge che si terrrà a Milano in questi giorni.
Mangatar è un social game gratuito per creare avatar in stile manga in pochi minuti.
Il sito offre un’ampia possibilità di personalizzazione: è possibile scegliere la forma degli occhi, del viso, la bocca, le espressioni, i capelli… praticamente tutto quello che serve per creare un personaggio il più possibile simile a voi stessi. Dopodiché avrete a disposizione il vostro Mangatar da usare su Facebook, Twitter, Forum, stamparlo su adesivi o farne un dipinto.
E’ possibile vedere i Mangatar degli altri utenti nella Gallery (in cui si intravedono molti personaggi noti) e votarli:
Ho provato anche io a cimentarmi 🙂
Il progetto, tutto italiano, è tra i 15 semifinalisti che partecipano al Venture Camp di Mind the Bridge un’iniziativa volta a individuare le startup italiane più promettenti e metterle in relazione con potenziali investitori (le semifinali si terranno a Milano il 4 e 5 novembre).
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Katsumihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngKatsumi2011-11-03 12:00:022011-11-03 12:00:02Mangatar: crea il tuo avatar in stile manga!
Pochi giorni dopo le affermazioni negative sul destino di Google+ da parte dell’ingegnere Steve Yegge, Vic Gundotra, Senior Vice President di Google, e Sergey Brin, Cofounder di Google, hanno partecipato al Web 2.0 Summit. Alla domanda relativa alle parole di Steve Yegge, Gundotra ha risposto che l’azienda ha una cultura del libero dibattito, mentre Brin ha dichiarato di aver smesso di leggere dopo le prime righe perché “se si desidera ottenere qualcosa bisogna limitarsi ad un paragrafo o poco più”.
Nonostante tali affermazioni, anche se Google+ sin dalla sua nascita ha annunciato quasi giornalmente nuovi aggiornamenti, in seguito alle affermazioni di Yegge e alle numerose reazioni che tali affermazioni hanno suscitato, sembra che ultimamente G+ si stia dando da fare più del solito.
Nickname e brands pages
Dopo aver preso posizione sull’utilizzo esclusivo di nomi veritieri e aver cancellato molti falsi profili, con le relative numerose proteste, Google+ ci ripensa e al Web 2.0 Summit Vic Gundotra ha annunciato l’inversione di rotta. Sarà presto possibile, quindi, iscriversi utilizzando un nickname.
Gundotra ha anche sottolineato l’intenzione diimplementare i profili aziendali, e alla domanda su come G+ possa competere con i più importanti social network, Facebook e Twitter, ha risposto: “Noi giochiamo ad un gioco diverso. Questo può richiedere un certo periodo di tempo.”
What’s Hot
Gli utenti di G+ condividono e ricevono miliardi di articoli ogni giorno su una vasta gamma di argomenti, da ogni parte del mondo. Le Cerchie permettono di avere una visione personale su queste attività, focalizzandosi sugli updates delle persone appartenenti alle proprie cerchie.
A volte, però, si vuole conoscere anche l’opinione di altri, si vuole sapere cosa ne pensa il mondo in generale, sia che si tratti di news, di video o di foto. A questo scopo Google sta implementando “What’s Hot” on Google+”, dove si potranno visualizzare i contenuti interessanti provenienti da tutto il mondo.
Fate parte di quelle persone che per lavoro o per semplice soddisfazione personale visualizzano sempre le statistiche dei propri post? Google+ sta sperimentando un ottimo strumento di monitoraggio dei post: Ripples. Basterà selezionare il post che ci interessa analizzare e selezionare “View Ripples” e iniziare a visualizzare l’attività di quel singolo post, zoomare determinati eventi, identificare i top contributors e molto altro.
Siete dei taggatori seriali e vorreste dare un tocco in più alle vostre foto? Se non siete esperti di fotoritocco, Google+ sta mettendo a punto un nuovo “Creative Kit”, che permetterà in modo semplice e veloce di modificare le proprie foto.
A partire dal 27 Ottobre Google+ è disponibile a tutti coloro che utilizzano Google Apps al lavoro, all’università o a casa. E’ possibile attivare manualmente Google+ per la propria organizzazione. Una volta attivato Google+ gli utenti dovranno solamente iscriversi a google.com/+ per iniziare. Per i clienti che utilizzano Google Apps for business o la versione free di Google Apps che hanno scelto di attivare automaticamente i nuovi servizi, Google+ diventerà automaticamente disponibile per tutti gli utenti.
Gli utenti di Google Apps avranno accesso allo stesso insieme di funzionalità disponibili a tutti gli utenti di Google+, e ad altre ancora. Oltre a condividere pubblicamente o con i propri amici, sarà possibile condividere con tutti i membri dell’organizzazione, anche se non sono state aggiunte tutte le persone dell’organizzazione all’interno di una cerchia.
Con l’utilizzo degli Hangouts with extras sarà possibile lavorare insieme ad uno stesso progetto in tempo reale attraverso le chat di gruppo, alle web conferencing e alla condivisione dello schermo.
App
Google ha lanciato una nuova versione di Google + per Android – con un nuovo look, una nuova interfaccia utente e il supporto per Ice Cream Sandwich – ed ha attivato una pagina di supportoattraverso la quale accedere all’applicazione web di Google+ per i dispositivi con sistemi operativi meno recenti – Android (1.5 e versioni successive) o iPhone/iPod Touch (iOS 3 e versioni successive) – e un’applicazione web di base per Blackberry (6.0 e versioni successive), Nokia/Symbian e Windows Mobile.
Sono inoltre previste per il futuro applicazioni specifiche per i tablet.
Come mai, nonostante tutti questi sforzi, l’utilizzo di G+ non decolla?
https://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.png00Ida Perrihttps://www.ninjamarketing.it/wp-content/uploads/2018/06/nm-logo-new.pngIda Perri2011-11-03 11:00:002011-11-03 11:00:00Google+ continua ad innovarsi per non chiudere
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