Biosbook: crea il libro della tua vita su un social network tutto italiano

Un progetto originale e, siamo lieti di sottolinearlo, tutto italiano. Si tratta di Biosbook, letteralmente, il “Libro della Vita”. Un social network in cui il nostro percorso di vita prende forma attraverso immagini e commenti, racconti e ricordi, che possono essere arricchiti da amici e parenti con i quali abbiamo condiviso gli eventi che ci vedono protagonisti.

Il libro è composto da Capitoli, che raccontano gli episodi quotidiani o remoti della nostra storia, correlati da immagini ed integrati dai nostri commenti e da quelli dei nostri amici. Il Diario invece, è uno spazio predisposto a raccogliere pensieri, stati d’animo, riflessioni, appunti, raccolti in note che possiamo decidere di mantenere private. I genitori, inoltre, possono raccontare la storia della primissima infanzia dei loro figli nel Biosbook dei bambini, che attraverso i Capitoli, il Diario, una speciale bacheca e una pagina che ne visualizza i dati di altezza e peso, documenta la crescita dei piccoli. Un Profilo personale, che accoglie la descrizione di noi stessi e ciò che parenti e amici dicono di noi, e una Bacheca su cui scambiare messaggi ed informazioni con tutti coloro che entrano a far parte della nostra rete di amicizie e parentele, completano le funzionalità di Biosbook.

Il progetto nasce da un’idea di Simonetta Pedarra e Fabio Faraglia, e si sta facendo strada dopo avere già attirato l’attenzione di testate giornalistiche come “Il Messaggero” e “La Gazzetta del Mezzogiorno”.

Un media-contenitore trasversale in cui ricordi, storie e racconti, esperienze, relazioni ed emozioni, vengono condivisi per creare una sorta di biografia partecipata, potenziata dalle enormi possibilità offerte da un social network.

Sei un creativo del sud? Vola con Easyjet alla Portfolio Night di Milano!

Pochi giorni fa vi abbiamo parlato della Portfolio night di Milano del 26 Maggio, un’occasione unica per gli aspiranti creativi di presentare i propri elaborati e conoscere i direttori creativi delle più importanti agenzie italiane.

Quest’anno però l’Art Director Club Italiano ha pensato anche ai creativi del sud Italia mettendo in palio 10 voli andata e ritorno da Roma offerti dalla compagnia easyjet.

Per aggiudicarsi il volo easyjet a/r per Milano bisogna acquistare il ticket per la Portfolio Night a questo link, e realizzare un elaborato creativo inviandone una copia digitale entro il 23 Maggio a Maurizio Ratti (maurizio.ratti@adci.it).

Si può proporre un poster, un annuncio stampa, un ambient oppure se si è un copy si può presentare anche un radiocomunicato.

Il Brief

Grazie ai suoi prezzi così compeitivi, easyJet permette a tutti di viaggiare in qualunque momento dell’anno. Convinciamo dunque il target a prendersi un week-end e a volare in una delle oltre 40 mete proposte. Si può promuovere il week-end in generale, o spingere una meta in particolare. Restando ovviamente sempre legati alla compagnia aerea.

Core target: 25-45

Valori: young, fun, playful, accessibile ed economico, easy.

Nota: non dire che easyJet è low cost

Gli elaborati saranno valutati dal consiglio direttivo dell’ADCI che sceglierà i vincitori del contest.

L’edizione milanese della Portfolio Night avrà luogo il 26 maggio 2011, ore 16, presso Nabar di via C. Darwin 20, Milano. In contemporanea nel resto del mondo in oltre 20 città si terranno altre Portfolio night con l’obiettivo di celebrare la nuova generazione di giovani talenti creativi e guidarli nell’avvio delle proprie carriere nell’industria della pubblicità.


3 Dreams of Black, il nuovo video di Chris Milk in html5

 

3 Dreams of Black ” è un video interattivo nato grazie alla fusione del genio di Chris Milk (già autore di “The wilderness downtown” e “the Johnny cash project”) con le nuove tecnologie html5 e webGL .

Si tratta di un video creato per il pezzo musicale Black, dell’album Rome, presentato da Danger Mouse e Daniele Luppi, con la partecipazione di  Jack White, il tutto  condito con la straordianaria voce di Norah Jones.


Il video rappresenta un viaggio attraverso luoghi assolutamente onirici nati dalla combinazione di disegni in 2D e animazioni che si alternano a sequenze interattive in 3D.

In diversi momenti del video il protagonista diventa lo spettatore stesso, contribuendo attivamente all’evoluzione del sogno.

A tal proposito alcune delle migliori creazioni degli utenti saranno integrate e diventeranno parte di altre esplorazioni di “3 Dreams”.


L’ambizioso progetto è stato realizzato in collaborazione con  Google Creative Labs. E proprio perchè “3 Dreams of Black” è un esperimento realizzato con le tecnologie web di ultima generazione, è necessario un browser che supporti WebGL, come Chrome, e sistemi operativi Windows Vista / Mac OS X 10.6 o versioni più recenti.

Ora, non ci resta che costruire i nostri sogni!

Sulla vicenda che ha coinvolto il brand Patrizia Pepe sono stati scritti fiumi di caratteri. Diamo un'occhiata ai dati relativi alla crisi e alla notte bianca. Dati dai quali emerge - come vedrete - anche il ruolo di Ninja Marketing nella generazione del buzz in rete.

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Patrizia Pepe, i dati della crisi e della notte bianca

Sulla vicenda che ha coinvolto il brand Patrizia Pepe sono stati scritti fiumi di caratteri: adesso che le acque si sono calmate, ci sembra giusto parlare anche di come l’atteggiamento dell’azienda sia mutato, anche alla luce dell’ultima iniziativa che, attraverso due post sul blog aziendale, ha reso noti tutti i dati relativi al bad word of mouth sul web. Dati dai quali emerge – come vedrete – anche il ruolo di Ninja Marketing nella generazione del buzz in rete.

Il perché di una scelta “open”

A spiegarlo in un commento a corredo di uno dei post è una delle responsabili della comunicazione di Patrizia Pepe, in risposta ad un utente. “Abbiamo fatto una bella analisi di coscienza, alcune riflessioni, e ci siamo consultati con Amici professionisti nei vari settori (soprattutto quello di Data Analisys e di Comunicazione), con i quali collaboravamo già per altre attività.
Poi abbiamo concordato una strategia che fosse coerente con il Brand e con quello che abbiamo fatto fin ora, ma soprattutto potesse essere di aiuto a noi e a chiunque altro avesse potuto trovarsi nella stessa situazione.”

Un po’ di dati

Con un’infografica che mostra tutti gli aspetti della crisi – dalle interconnessioni del network che ha generato il buzz alla classifica dei post più condivisi – Patrizia Pepe mette a nudo il periodo che oscilla dall’11 al 25 aprile, evidenziando specialmente il ruolo di Twitter. Come vedete, i post di Ninja Marketing sull’argomento sono tra i più retwittati.

Sono state più di 800 le persone che hanno menzionato @PatriziaPepe in questo arco temporale, costruendo una trama di interconnessioni molto fitta, come si evince dal grafo.

I post e i tweet più popolari

Significativo che il tweet più “popolare” sia quello che riguarda le scuse del brand, twittato dal nostro account ufficiale segno, probabilmente, che la crisi ben poco ha toccato il sistema del “fashion” su web e molto invece quello del social media marketing.

Anche in questo caso il post di scuse dell’azienda è al primo posto, sia tra i più menzionati che tra i più cliccati: una delle spiegazioni può essere data dal fatto che molto si sono premurati di parlare della bad case history, e pochi della completezza dell’informazione rispetto alla vicenda e alla sua conclusione, per cui il traffico maggiore è stato intercettato proprio dal blog aziendale di Patrizia Pepe.

I dati della notte bianca

La notte bianca di Firenze dello scorso 30 aprile è stata definita dallo staff di Patrizia Pepe “un’occasione sociale”, e si collocava all’interno di quelle iniziative volte ad incrementare un’e-partecipation “positiva” e a riabilitare la brand reputation – o dovremmo dire la social reputation – del brand. In questo caso i dati relativi a Twitter registrati sono stati: dal 27 di aprile al 2 di maggio sono stati prodotti 303 tweet e 183 RT.

Fonte: Patrizia Pepe Digital team (responsabile  dell’elaborazione dei dati)

La mucca viola

Che cosa hanno imprese internazionali come Apple, Curad, Google, Ikea, Logitech, Starbucks che voi non avete? Perché queste aziende continuano a stupire con il loro successo, mentre le grandi marche di una volta arrancano a fatica? Le P tradizionali come prezzo, promozione, pubblicità, posizionamento e altre che gli uomini di marketing usano non funzionano più. Oggi, all’elenco, c’è da aggiungere un’altra P: quella di Purple Cow, la Mucca Viola. Che non è una funzione di marketing cui ricorrere a prodotto finito. La Mucca Viola è qualcosa di fenomenale, inatteso e assolutamente incredibile che è dentro il prodotto. Seth Godin spiega come mettere una Mucca Viola in tutto ciò che create per arrivare a una soluzione che non passi inosservata.

 

Autore: Seth Godin (Autore), S. Bertoncini (Traduttore)
Rilegato: 212 pagine
Editore: Sperling & Kupfer (3 febbraio 2004)
Collana: Varia. Economia
Lingua: Italiano
ISBN-10: 8820036215
ISBN-13: 978-8820036218
Peso di spedizione: 222 g

 

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Coca Cola festeggia 125 anni coi i suoi fan [VIDEO VIRALE]

Abbiamo già parlato del 125° compleanno di Coca Cola, al quale il nostro Danilo Ausiello aka Buck ha dedicato un post, “125 anni di Coca Cola: i 10 spot più belli di tutti i tempi“.

Ad Atlanta, città sede dell’azienda, si è svolta pochi giorni fa una celebrazione in grande stile, e grandi misure! L’intero grattacielo sede della compagnia è stato utilizzato come superficie di proiezione delle immagini più rappresentative della storia della bibita più famosa al mondo.

Coca Cola ha sempre saputo sfruttare efficacemente il legame coi consumatori, diventando un vero e proprio lovemark, ovvero un marchio che, utilizzando la definizione di Kevin Roberts, CEO Worldwide di Saatchi & Saatchi, porta con sè un valore emotivo e culturale capace di ispirare sensazioni positive e persistenti nel tempo.

E anche questa volta l’azienda americana non è stata da meno: sul grattacielo sono state proiettate anche immagini dei fan di Coca Cola provenienti da Facebook, Twitter, Flickr e altri social network.

Anche i fan di Pepsi devono ammetterlo, Coca Cola sa davvero come farsi amare…

Gli Angeli cercano te per un flash mob a Roma!

Ricordate mica degli Angeli ad alta quota che intonano un medley di canzoni sulla tratta Roma-Milano? Bravi, ma non era mica finita li. Il mistero è continuato e a dir la verità è stato anche svelato.

http://www.youtube.com/watch?v=IQwudqldGl8&feature=player_embedded

Dopo tanta attesa gli “Angeli” sono usciti allo scoperto e grazie agli appassionati di cinema e mistero, dopo attente verifiche sulle somiglianze è stato svelato l’ossessivo dubbio che tanto aveva colpito gli assidui frequentatori della rete: lo spot è legato all’Acqua Paradiso.

Intanto la campagna virale ha raggiunto lo scopo con 30 mila visualizzazioni, circa 150 articoli sul web, servizi televisivi e radiofonici in un vero e proprio tam tam mediatico un fenomeno come pochi negli ultimi tempi. Ma quello che rappresenta l’evento più in grande stile del periodo, adesso aspetta nuovi protagonisti: VOI!

Intanto è già attivo su Facebook un canale di reclutamento di angeli ma per prendere parte al flashmob, occorre innanzitutto registrarsi al sito e seguire un pò di indicazioni per sapere il dove e il quando: se vuoi trasformarti in un angelo, dovrai dimostrare di avere un nome o cognome che contenga la parola ANGEL (Es. Angelo, Angela, Angelica oppure De Angelis, Angelici, Angelucci, etc..)

In ogni caso, tutti si possono iscrivere e per partecipare occorrono alcuni dettagli. Ecco quali sono:

1) TUTTI I PARTECIPANTI DOVRANNO ESSERE VESTITI DI BIANCO (maglia, pantalone, gonna, scarpe, cappelli, etc.. quello che volete!!)

2) PROCURATEVI DELLE ALI (lavorate di fantasia su come farle, di carta, di stoffa, di piume… un po’ di sano art attack!)

Come Internet sta (forse) uccidendo il pianeta [INFOGRAFICA]

Internet lo usiamo tutti ormai. Ma questo uso potrebbe causare danni al nostro pianeta? O forse ne ha già causati troppi? Ogni mese Google, per dare una risposta alle nostre ricerche, produce 260.000 kg di CO2 ed il processo consuma 3.900.000 kWh di energia.

Ecco l’infografica con gli altri dati:

Disponibile su WordStream

Charis Tsevis: l'evoluzione della mosaic art nel graphic design.

Charis Tsevis è un premiato visual designer che vive e lavora ad Atene, in Grecia. Ha conseguito un Diploma di Graphic Design alla Akademie fur das Grafishe Gewerbe a Monaco di Baviera, e un Master in Visual Design alla Scuola Politecnica di Design, Milano. E’ inoltre un professore part time di editorial design e typography del AKTO College of Art and Design a partire dal 1996. Ha tenuto diversi seminari e simposi presso la Conferenza internazionale sulla Tipografia e Comunicazione Visiva, Marketing Week Expo e all’ Adobe D-Day, ha pubblicato molti articoli e documenti sul design, la psicologia della Gestalt, l’estetica e cybercultura. Ha anche scritto due libri sul Digital Imaging in Adobe Photoshop.
La sua lista clienti comprende aziende come Toyota, IKEA, Best Buys e media come Time, Fortune, Los Angeles Times, Wired, Panorama, Focus e molti altri.

Un pò di storia

Il mosaico è una composizione pittorica ottenuta mediante l’utilizzo di frammenti di materiali (tessere) di diversa natura e colore come pietre, vetro, conchiglie. Il mosaico nasce prima di tutto con intenti pratici più che estetici: argilla smaltata o ciottoli venivano impiegati per ricoprire e proteggere i muri o i pavimenti in terra battuta.
Le prime testimonianze di mosaico a tessere a Roma si datano attorno la fine del III secolo a.C., per impermeabilizzare il pavimento di terra battuta. Successivamente, con l’espansione in Grecia e in Egitto, si sviluppa un interesse per la ricerca estetica e la raffinatezza delle composizioni. Dopo la caduta dell’Impero Romano d’Occidente, il mosaico conosce le sue espressioni più fulgide. Nel Rinascimento, il mosaico non è più mezzo creativo autonomo ma diventa virtuosismo: l’unico interesse è per l’apparente eternità del materiale musivo per rendere immortale l’opera pittorica.
Il Novecento è il secolo che segna la rinascita del mosaico, in seguito alle esperienze di Impressionismo e Divisionismo (con cui ha in comune il frazionamento del colore), con l’avvicinamento a Espressionismo e Astrattismo (per la semplificazione della forma e alla netta scansione cromatica), ma soprattutto grazie alla nascita del Liberty e dell’Art Déco, che lo solleveranno definitivamente dal ruolo di arte secondaria.
In particolare, si ricordano Antoni Gaudì e Gustav Klimt per l’uso innovativo di questa tecnica ormai millenaria.

Ma ora passiamo alle opere di Charis Tsevis, che prendendo ispirazione dalla sua passione per il mosaico, è riuscito a creare uno stile unico e originale. Secondo Tsevis infatti, l’idea base è che ogni immagine rappresenta un mosaico: tutto ciò che i nostri occhi vedono è un mosaico di stimoli diversi, e un’artista deve essere in grado di raccogliere i diversi elementi per disporli in modo da comunicare un messaggio specifico.
Vediamo se riconoscete qualcuno 😉







Se volete vedere tutte le opere di Charis Tsevis e avere più informazioni su di lui, qui sotto trovate i link.

Il bambino che preferisce i Led Zeppelin allo Zecchino D'Oro [VIRAL VIDEO]

Un rituale del viaggio in auto: la scelta della musica “giusta”; e quando ci sono dei bambini a bordo – si sa – la scelta è inevitabilmente affidata a loro. Quindi ci si ritrova in strada cantando a squarciagola il verso del coccodrillo o pensando alle tagliatelle preparate dalla fantomatica nonna Pina.

Come reagireste se vostro figlio, di soli 20 mesi, vi chiedesse di ascoltare un pezzo di buon rock, ma non un brano qualsiasi, qualcosa come Whole Lotta Love dei Led Zeppelin?

E’ quello che accade in questo video: il padre chiede al piccino di scegliere una canzone e, dopo aver scartato le canzoni dello Zecchino d’Oro che tanto piacciono ai più piccoli, la scelta cade sul pezzo della band britannica, che ha segnato la storia del rock. Non solo la ascolta rapito ma la canta anche! Insomma, “piccoli rockettari crescono” e chissà che in questo bimbo non si nasconda una grande rock star del futuro? Il papà ne sarebbe indubbiamente fiero!