Mercoledì Facebook annuncerà un nuovo prodotto: sarà la video chat?

Negli ultimi giorni si sprecano i rumor in rete circa il lancio da parte di Facebook di un servizio di video chat grazie alla partnership con Skype. Si tratta di voci di corridoio che circolano da diversi mesi in effetti. Basta dare un’occhiata a Mashable o TechCrunch. Eppure finora ai rumor non sono mai seguiti i fatti.

La video chat è un servizio già integrato nel nuovo social network del rivale Big G, Google + (vedi anche: “Google+: il nuovo social network di Big G sfida Facebook“), che in queste ore sta facendo tremare il social network di Palo Alto, soprattutto in seguito al rallentamento nel nord America come documenta Inside Facebook.

Una fonte di TechCrunch pare confermare che si tratterà della video chat in-browser.

L’annuncio di un prodotto definito “awesome” dalle fonti ufficiali, è promosso in questi giorni con i poll ad, indice dell’importanza che si dà alla cosa:

 

Se si tratta della tanto attesa video chat lo scopriremo mercoledì e sarà proprio il team di Facebook ad annunciarlo live dal quartier generale. Se volete essere i primi a conoscere la novità non vi resta che rispondere all’evento e sintonizzarvi su Facebook Live.

L'uso del Mobile tra i Teenager [INFOGRAFICA]

Il successo per un prodotto vincente passa attraverso molte operazioni di marketing&engineering: dall’analisi dei costi di produzione alla promozione e commercializzazione, passando per l’ideazione di un buon progetto di design ed usability. Alla fonte  di questo processo, però, è fondamentale progettare il prodotto in base al target di riferimento.

Nel caso dei mobile device, il pubblico dei teenagers (dai 12 ai 20 anni) gioca un ruolo centrale. Lo sa bene Sony Ericsson, che ha commercializzato l’Xperia Play, ovvero il Playstation Phone. La complessità attuale dei mobile device potrebbe portare in inganno, lasciando credere che questi strumenti siano utilizzati principalmente da businessmen e professionisti. Ciò è in parte vero, ma non dimentichiamoci che chi fa un uso massivo del mobile web sono i giovani fino ai 24 anni, come dimostrano questi dati Nielsen (anno di rilevamento – 2010).

Text usage by age

I soggetti tra i 13 ed i 17 anni inviano più sms di tutti gli altri messi insieme.

Internet usage by age

Nel 2010, il 50% dei teenager ha utilizzato il mobile internet.

E’ dunque ragionevole tenere d’occhio questa fascia d’età per la progettazione di nuovi Mobile Device e nuovi OS. Per comprendere meglio questo fenomeno, vediamo e commentiamo insieme un’infografica più dettagliata sull’utilizzo del Mobile da parte dei teenager.

How Teens Using Their Cell Phones?

Tra gli altri dati, è importante sapere che:

  • Il 75% dei soggetti tra i 12 ed i 20 anni ha un mobile device;
  • Un terzo di loro invia più di 100 sms al giorno;
  • La mobile experience, la comunicazione via cellulare e la fruizione di contenuti mobile si amplificano dai 14 ai 17 anni;
  • In media, le ragazze inviano 2,5 messaggi per ogni messaggio inviato da un maschietto;
  • Il fenomeno dei sexting (invio di materiali di nudo o di testi espliciti via mobile) è fortunatamente molto contenuto;
  • Un terzo del campione ha messaggiato al volante; un mezzo parla al cellulare mentre guida;
  • Circa un quarto dei teenager sono connessi ai social network via mobile;

Cosa ci dice l’infografica?

Ora che conosciamo bene il target di riferimento, possiamo avviare una progettazione più consapevole del prodotto stesso. I teenager, ad esempio, prestano un’attenzione particolare al text messaging: i mobile device che hanno un’architettura sms funzionale e sono provvisti di tastiera qwerty (touch o fisica) saranno favoriti. Un altro punto importante è la sicurezza alla guida: sul motorino o sull’automobile, i giovani non avvertono il rischio dell’utilizzo del cellulare (o lo avvertono e non gli danno rilevanza). Sarebbe opportuno fornire, con ogni device, un auricolare dedicato. Siamo certi che verrebbe utilizzato, specie di questi tempi, in cui il cellulare fa anche da lettore mp3.

Noi non sappiamo se i 12 anni sono l’età ideale per dare ai nostri figli uno smartphone: dipende dalle esigenze del teenager e dello stesso nucleo familiare (reperibilità, movimenti durante la giornata, esigenze scolastiche). Siamo però sicuri che, in ogni caso, i ragazzi in questa fascia d’età vadano tutelati e valorizzati anche dal punto di vista Mobile 😉

Biophilia: un Album App per Bjork

“I’ve always been interested in science. My favorite subject in school was math, so I was quite often alone in classes with boys and chess nerds. When I was a kid, my rock star was David Attenborough.” (“Sono sempre stata interessata alla scienza. La mia materia preferita a scuola era la matematica, quindi a scuola frequentavo spesso solo ragazzi e i nerds che giocano a scacchi. Quando ero una ragazzina, la mia rock star era David Attenborough”)

Ha risposto così al Rolling Stones la cantante islandese Bjork alle domande sul suo nuovo progetto musicale – e non solo – Biophilia, presentato ieri al Manchester International Festival. Per chi non lo sapesse David Attenborough è uno scienziato e naturalista britannico, celebre per i suoi documentari Life Series andati in onda sulla BBC che indagano la natura e la vita sulla Terra.

Un progetto colossale che integra scienza, tecnologia, mobile, arte e musica in maniera del tutto inaspettata e spettacolare. Dietro Biophilia c’è anche il lavoro e il genio di registi come Michel Gondry, dell’artista e designer di media interattivi Scott Snibbe e di due esperti sviluppatori come Max Weisel e Theodore Gray.

Il Live Show

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Tenutosi il 30 giugno al Campfield Market Hall di Manchester, un ex mercato vittoriano, il concerto ha ricreato l’atmosfera degli esperimenti dell’Ottocento, quelli dove un pubblico di curiosi si riuniva nel crepuscolo per vedere i prodigi fantastici dello scienziato di turno. La cantante si è esibita circondata da strani strumenti ibridi creati per l’occasione, 4 arpe pendoli calate dal soffitto che sfruttano la gravità per creare musica e una gabbia con all’interno una Bobina Tesla che generando fulmini interagiva con la musica e i visual sui maxi schermi posti al centro del palco. Intorno a Bjork un coro di 24 donne islandesi in vestiti cangianti.

L’Album App

Biophilia è un nuovo paradigma nell’ambito musicale: le canzoni saranno rilasciate, oltre che nel consueto formato cd e audio su iTunes, come apps, una per ogni canzone, per essere venduti come moduli di una applicazione più ampia per l’intero album per iPad e iPhone (gli sviluppatori non hanno ancora deciso se riprogrammare le applicazioni per i dispositivi Android).

Insieme alla grafica animata, alcune delle quali sono state mostrate su schermi video durante il concerto, le applicazioni conterranno non solo un’analisi dettagliata delle canzoni – tra cui sia il testo che la notazione musicale di nuova concezione -, ma anche escursioni ludiche attraverso la musica, visual che riproducono fenomeni scientifici e le potenzialità per essere usate come strumenti musicali stessi. L’ascoltatore potrà sentire una canzone, vedere la sua struttura, suonare o completamente smontarla e trasformarla in qualcosa di nuovo.

Scott Snibbe ha commentato così “Quello che Bjork sta facendo è paragonabile alla nascita del cinema o alla nascita del melodramma. Stiamo entrando nell’era dell’interattività. La fruizione passiva a senso unico dei media, diventerà un puntino nella storia umana. Bjork aveva un completo e unico concetto, dove è stato tutto interconnesso. La musica non è stata dominante, l’immagine non è stata dominante, l’interattività non è stata dominante. Tutto ha funzionato insieme così come accade nei film e nell’opera”.

L’applicazione infatti visualizza l’album come una galassia, e ogni canzone come una costellazione. Per esempio, la bobina di Tesla che viene accesa sul palco durante il live per la canzone Thunderbolt, trova il suo equivalente digitale di una applicazione che permette agli utenti di emettere suoni e disegnare fulmini o vortici o punti o poligoni con un touch o muovendo il device.

Guardate in questo video cosa accade durante i live e pensate all’effetto che può avere un’app interattiva che riproduce tutto ciò:

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Per capire la portata di questo lavoro vi anticipiamo che ogni traccia contiene dieci “livelli”: la canzone, un gioco interattivo basato sul tema delle canzoni, animazione musicale, una partitura animate, testi animati, un’ interpretazione grafica della partitura, un saggio accademico sulle curiosità all’interno della canzone, materiale d’archivio da National Geographic e BBC, contenuti esclusivi specifici per ogni canzone e uno speciale fotografico. Ci sono dieci brani, dunque ci sono 100 livelli navigabili in questa applicazione. Inoltre, Björk ha specificato che tra i livelli si può navigare anche in modo non lineare.

Biophilia si preannuncia come una mobile experience molto interessante, oltre che una vera opera d’arte.  Segnatevi il 26 settembre, data di uscita dell’album, e intanto se potete andate a vedere un suo concerto: sarà sicuramente emozionante, 😉

Extraordinary fiction, la vera vincitrice ai Cannes Lions 2011

E’ stato un anno importante quello sintetizzato dalle vittorie ai Cannes Lions 2011. Che per la prima volta ha cambiato denominazione, eliminando la parola advertising dal titolo per concentrarsi al suo posto sulla creatività. Qualche considerazione sparsa, prima di commentare brevemente i protagonisti, the winners, il meglio del meglio.

Il rinnovato percorso creativo di Google inizia nel 2010, quando con una mossa inaudita appare tra gli inserzionisti del Super Bowl col toccante spot “Parisian Love“. La pietra fondante dello storytelling creativo che dura ancora oggi, nonostante le resistenze iniziali del management (è stesso Eric Schmidt a raccontare quest’anno a Cannes la sua prima reazione dopo aver ricevuto la richiesta di acquistare air time e dopo aver visto lo spot: “Hell has frozen over“). E in così poco tempo, Google dimostra al mondo di avere creatività (anche in house) da vendere. Dal Google Creative Sandbox ai Chrome Speed Tests passando per The Wilderness Downtown, l’imponenza di Big G si farà sentire sempre più anche in ambito comunicativo.

http://www.youtube.com/watch?v=-dpBIjdcikY&feature=channel_video_title

Non si può non sottolineare come alcune campagne (American Rom, Homeplus Subway, Decode Jay-Z) abbiano raccolto premi in più categorie, ad esempio travalicando al contempo Direct e Media. Un tempo l’eccezione, oggi un’aspettativa comune. Segno forse del fatto che è oggi impossibile non essere multidisciplinari, crossmediali, digitali, transmediali e così via. Dalla media neutrality all’idea inclusivity, ovvero dalla neutralità del mezzo alla pervasività di una grande idea in grando di fagocitare il concetto di medium al suo interno? I confini si sfumano e vedremo cosa succederà nel 2012 alla definizione delle categorie: si moltiplicheranno o si ridurranno ad una, Best idea(l)?

Di riflesso alle evoluzioni socioeconomiche dei paesi emergenti, cambia anche la mappa geografica della creatività: nel 2011, il grand prix va per la prima volta nella storia alla Cina, alla Corea ed alla Romania.

Dal punto di vista dell’ispirazione, che definirei centrale visto che la tagline del Festival è Inspiring Creativity, i seminari ed i workshop hanno avuto un ruolo secondario quest’anno (che sia stato intenzionale?). L’ispirazione da Cannes 2011 è riassumibile in poche parole: ogni idea, anche da piccole agenzie e da piccoli mercati, può avere una chance alla gloria (e come non essere orgogliosi dei ragazzi CRIC) soprattutto se iscritta a più categorie.

Direct Lions – Promo&Activation Lions: American Rom

A metà tra hoax e re-packaging, la campagna ha lavorato di psicologia inversa. La rabbia patriottica ha colpito il 67% della popolazione rumena ed ha innescato logiche virali e di condivisione sui social media. A vincere su A Hunter Shoots a Bear, le Musical Fitting Rooms, Save as WWF è stata la strategia di irriverenza di Kandia Dulce che ha cucito la tecnologia all’interno dell’idea piuttosto che adattare un’idea alle possibilità tecnologiche.

PR Lions: Break Up

La comunicazione nel banking è un campo minato, dove i passi creativi si alternano tra comunicazione lineare (apri qui il tuo conto) a fuochi d’artificio (che banca!). Sullo sfondo, un mercato percepito fisiologicamente come freddo ed impersonale. La soluzione vincente, secondo la giuria a Cannes, sta nel mezzo: antropomorfizzare al massimo le banche, a tal punto da immaginare a letto insieme… sedotte e abbandonate da NAB – National Australian Bank. Di nuovo, un hoax come tattica per attirare l’attenzione: ci spingiamo sempre più ai confini del branded entertainment per guadagnare la “volontaria sospensione dell’incredulità” da parte dell’audience. Cinque millioni di dollari di earned PR media in un solo giorno grazie alla copertura mediatica di stampo giornalistico. Il topic più discusso in Australia nel periodo, con un incremento di mention positive online del 320%. E’ dunque così, dobbiamo essere “presi in giro” per sentirci coinvolti e curiosi nei confronti di un brand? Da sottolineare la mossa geniale di permettere ai visitatori del blog di “lasciare” anch’essi la propria banca attuale.

Titanium&Integrated – Outdoor Lions: Decode Jay-Z with Bing

Chapeau alla campagna che più di ogni altra a Cannes sembra aver catturato lo spirito del nostro tempo comunicativo. Il mondo come piattaforma di gioco e di interazione, laddove gli elementi di significato si adattano al significato degli spazi di vita quotidiana o addirittura li creano se non esistono. Brillante.

Media Lions: Homeplus Subway Virtual Store

http://www.youtube.com/watch?v=nJVoYsBym88
Se Maometto non va alla montagna… la montagna porta un QR code a Maometto. La campagna non è così innovativa nelle sue componenti, a ben vedere: e-commerce, affissione, mobile. Ma è un ottimo esempio di brand butlering e di quanto quest’ultimo possa influenzare enormemente le abitudini di acquisto di un mercato.

Press Lions: Heaven and Hell

Una adv notevole sia per l’impatto visivo che quello empatico. Un’immagine tanto bella quanto affordable, nel senso che a prima vista la si comprende e la si percepisce come qualcosa di vissuto sulla propria pelle. E come se non bastasse, c’è anche il tocco persuasivo del before vs. after.

Cyber Lions: The Wilderness Downtown – Old Spice Response – Pay with a Tweet

Trittico di grand prix in una delle categorie più fluide del 2011. I primi due esempi di tecnologia narrativa, il terzo uno strumento promozionale ideato da 2 creativi R/GA per distribuire gratis i libri sui social media. Forse, quest’ultimo, è uno degli esempi più lampanti per giustificare il cambio di nome del Festival, data la mancanza dell’aggancio client-agency.

Design Lions: The Cosmopolitan Digital Experience

Lo spazio cittadino come piattaforma di incontro tra arte e tecnologia: sicuramente un approccio fresco per l’hotel marketing, specie quello estremo di Las Vegas. Media performance per un’esperienza immersiva che, di nuovo, trasforma gli esseri umani in una perenne audience “cinematografica”.

Film Lions: Write the Future

http://www.youtube.com/watch?v=dBZtHAVvslQ
Ancora una volta, in una delle categorie più seguite, emerge l’incapacità delle migliori campagne ad essere ingabbiate in una sola categoria: in questo caso, Write the Future viene definita, da W+K Amsterdam, una messaging platform. Una bella idea filmica, brillantemente eseguita e realizzata, che diventa ben presto il centro gravitazionale di conversazioni online.

Film Craft: After Hours Athlete

http://www.youtube.com/watch?v=K9uwjUKkLsQ
Un notevole esempio di copywriting che ci ricorda l’importanza delle parole nel ritagliare stili di vita: in questo caso, la più vasta schiera di atleti anonimi per i quali lo sport è un’attività secondaria. Della serie storica Avis, “we try harder“.

Creative Effectiveness Lions: Sandwich

Simile a The Megane Experiment e le attività Levi’s a Braddock, anche la campagna per le patatine Walkers prosegue nella stessa direzione: ricreare un’esperienza social-teatrale, con un vero e proprio cast di attori, che sconvolga la quotidianità: lo straordinario nell’ordinario. Ieri era un flash mob in stazione, oggi è la city domination.

Extraordinary fiction, è forse questo il filo conduttore che lega insieme le vittorie del 2011. La comunicazione si avvicina sempre di più al linguaggio finzionale tipico del cinema e lo fa per mettere in scena esperienze fugaci di rottura del quotidiano, meglio ancora se calate nei contesti urbani/local/territoriali. Esperienze viscerali, comportamentali e riflessive al contempo equilibrate e giustificate dalla presenza del brand-regista.

Virus Stuxnext, la minaccia globale è open source [VIRAL VIDEO]

Se siete abituati alle armi con grilletti ed esplosivo, dimenticatevi tutto questo. Le nuove armi di distruzione di massa sono fatte interamente di codici! E’ il caso del virus analizzato da questo video, che da giugno dello scorso anno fa tremare nazioni e regimi.
Stuxnext è un virus letale che i più grandi organismi internazionali e non stanno cercando di debellare dai PC delle multinazionali di tutto il mondo.
Questo virus ha la capacità di insinuarsi nei sistemi IT delle aziende, senza distinzione per grandezza o settore merceologico
. Tutti sono a rischio dalle grandi aziende petrolifere alle aziende che gestiscono gli aeroporti, dalle centrali nucleari alle grandi aziende leader nel settore tecnologico.
Il punto forte di questo virus è la sua “invisibilità”: finchè non viene attivato è dorminete e non viene rilevato da alcun sistema di protezione.
Possiamo chiaramente immaginare quanto possa valere sul mercato nero quello che nel video viene chiamato “Zero Day”, una sorta di “giorno del giudizio” in cui il virus verrà attivato, provocando falle immense nei sistemi di protezione dati delle grandi multinazionali e costringendole alla chiusura; con le ovvie consegueenza su tutti noi.

Ancora non si sa nulla sulle aziende già state vittime del virus: si vocifera che alcune aziende iraniane, leader del settore nucleare, abbiano misteriosamente chiuso a causa di Stuxnext. Così come si vocifera sull’origine, ancora sconosciuta, di questo virus letale: chi incolpa Israele, chi gli USA, chi le aziende del settore tecnologico.

Non si sa da chi sia stato creato, ma soprattutto non si sa chi sarà il prossimo ad utilizzarlo. Non è per nulla difficile trovate il codice del virus on line, così come modificare ed adattare il virus a proprio piacimento.
Insomma Stuxnext è la prima open source weapon e questo non ci fa stare affatto tranquilli.

Scopri i segreti del "Brand Entertainment" con il free webinar dedicato a Freaks!

Senza sosta: i #ninjawebinar continuano imperterriti uno dopo l’altro!

Ecco il prossimo appuntamento:

Giovedì 7 luglio
Ore 18

Luciano Massa, General Manager di Show Reel, inFreaks! La web series: come nasce un progetto di Brand Entertainment da 8 milioni di contatti

Scopriremo i segreti del Brand Entertainment e, in particolare, del fenomeno Freaks!, la web series che si nutre di word of mouth (o sarebbe meglio parlare di word of mouse) e che vede protagonisti gli altrettanti fenomeni di YouTube tra cui Guglielmo Scilla (willwoosh) e Claudio di Biagio (nonapritequestotubo).

In particolare, Luciano Massa si concentrerà su:

* Chi sono le YouTube Celebrity

* Il piano marketing e di comunicazione della serie

* Chi è il target e perché ha avuto successo

Una case history vincente per spiegare una strategia non-convenzionale che, sulla scia degli Stati Uniti & co., sembra stia prendendo sempre più piede in Italia, riuscendo ad accostare e a far interagire impresa e consumatore in un’ottica nuova, fresca, alternativa.

 

 

Come partecipare a questo webinar?

Il primo step è quello dell‘iscrizione che trovate a questo indirizzo: https://www3.gotomeeting.com/register/996136102

Registrandovi al webinar e fornendo tutti i dati richiesti, riceverete una mail di conferma in cui troverete un link personalizzato su cui andrete a cliccare il giorno della web-class.

N.B. Ricordate che l’iscrizione non assicura la vostra partecipazione allo stesso. Il 7 luglio dovrete infatti essere veloci e puntuali per aggiudicarvi uno dei 100 posti a disposizione per seguire la lezione di Luciano Massa. Solo i 100 più rapidi riusciranno nell’impresa!

Come sempre, il nostro consiglio è quello di collegarvi alla web-aula in anticipo. I “cancelli” verranno aperti alle 17.45 ma voi potete aspettare “in coda” da prima per essere sicuri di poterne far parte.

Se non siete tra i 100 fortunelli, non disperate: potrebbe capitare che qualcuno lasci improvvisamente l’aula. A quel punto, se perseverate, potreste prendere il suo posto e seguire – magari non tutto, ma almeno buona parte del webinar.

Al momento non è possibile rilasciare, a seguito della lezione, la registrazione o le slides della stessa.
Questo sarà possibile  in autunno, quando prenderà piede il master online firmato Ninja Academy: gli iscritti avranno infatti accesso ai materiali in differita, oltre ad avere un posto sicuro e riservato per i vari moduli/webinar.

Siete ancora lì? Che aspettate?
Iscrivetevi subito e gratuitamente al webinar in “Freaks! La web series: come nasce un progetto di Brand Entertainment da 8 milioni di contatti” a cura di Luciano Massa: giovedì 7 luglio, ore 18.

Segnate in agenda anche il prossimo appuntamento in programma:

“Open Innovation: perdi il controllo e diventa parte del flusso co-creativo”
a cura di Camillo Di Tullio aka Dr_Who: giovedì 21 luglio, ore 18.

Stay tuned e, come sempre, be as fast as Ninjas!

Un fantastico esempio di campagna su facebook è quella di Skittles, che ha capito come sfruttare a pieno le potenzialità di facebook e ha portato il marchio a più di 18 milioni di fan<p>

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Una campagna Facebook di successo: Skittles, Mob the rainbow

Un fantastico esempio di campagna su facebook è quella di Skittles, che ha capito come sfruttare a pieno le potenzialità di facebook e ha portato il marchio a più di 18 milioni di fan, al terzo posto assoluto nel settore, solo dopo Coca-cola e  Starbucks.

Ma cosa vuol dire diventare fan di una pagina facebook? Vuol dire interazione! E, in questo caso, anche relazioni. Mob the rainbow è un progetto in continua evoluzione che porta a mobilitare i fan del marchio dai social network al mondo reale. Qualche esempio? Ve ne portiamo 3, ma ce ne sarebbero molti altri.

Il primo progetto dal titolo “San Valentine the Rainbow” aveva come scopo raccogliere messaggi d’amore e spedirli ad una persona che solitamente non riceve molto affetto il resto dell’anno. Skittles ha quindi mandato il suo cupido armato di chitarra a consegnare il messaggio, il tutto ovviamente documentato e caricato on line.

Per il secondo progetto dal titolo “Poll the Rainbow” i fan sono stati coinvolti sin dalla fase iniziale. Sono stati loro, infatti, a scegliere cosa realizzare. 46.000 voti in 72 ore e il risultato ha portato alla realizzazione di un vero e proprio albero pieno zeppo di dolci sorprese dai colori dell’arcobaleno.

Il terzo progetto è nato come una sfida, 100.000 “mi piace” in cambio di una borsa di studio da 10.000 $. È bastata una settimana per raccogliere più di 150.000 consensi e consegnare la borsa di studio a James Fulp, un meritevole e giovane ragazzo appassionato di bowling.

I numeri di questa campagna? Decisamente sorprendenti! Le persone attive nelle singole mobilitazioni oscillavano da 40.000 a 140.000 e molte le visualizzazioni dei video virali creati. La campagna ha fatto crescere il numero di fan da 3,5 milioni a 5 milioni (solo nel primo progetto), nei sei mesi successivi la pagina ha registrato 10 milioni di fan e oggi come detto viaggia verso i 20 milioni.

Numeri davvero impressionanti che fanno capire quanto importante sia rendere partecipi e attive le persone nelle campagne facebook e farle sentire parte importante dell’azienda.

Il progetto è stato pensato e realizzato dall’agenzia statunitense EVB, approfondimenti qui.

Guarda il video.

Criminali del Comic Sans, avete i caratteri contati!

Il Comic Sans, insieme a qualche altro font, è stato reso molto famoso per il suo utilizzo esagerato e soprattutto inadatto alla situazione o al messaggio che si vuole comunicare. Talmente famoso da diventare quasi un meme vero e proprio, ed essere etichettato molto spesso come font infantile da contrapporre all’Helvetica.

Okay, adesso smetto di usarlo e passo alla notizia, ma dovevo dimostrarvelo: il fatto è che, proprio perchè lo vediamo ovunque, è diventato un po’ odioso, da proprio fastidio alla vista (per me, almeno, e non credo di essere l’unico). Quindi è nato un sito web per debellare questa piaga del Comic Sans… se avete degli amici, parenti, colleghi o superiori che lo mettono ovunque, mandate loro un messaggio per avvisarli che ci sono tantissimi altri font, più belli e più adeguati!

Il sito si chiama appunto Comic Sans Criminal, ed è semplicemente fantastico. In un’unica lunga pagina vi offre una vera e propria presentazione partendo dal raccontarvi la storia del font, di come sia diventato popolare tra i bambini delle scuole e sia stato poi usato da ospedali, uffici, chiese, ristoranti per stampare informazioni serie! Andando avanti, vi suggerisce gli usi corretti del Comic Sans, cioè se il vostro pubblico ha meno di 11 anni, se state disegnando un fumetto anche se ci sono font miglior, oppure quando chi vi ascolta è dislessico e ha detto esplicitamente di preferirlo (in effetti è scientificamente provato che sia più semplice da leggere per chi ha problemi di dislessia).

Se rientrate tra i “peccatori”, potete continuare ad usarlo ovviamente, ma sappiate che potreste diventare all’improvviso odiosi per alcune persone… vi conviene? Non credo, pentitevi! Potreste cominciare ad esempio a stampare la dichiarazione qui sotto, compilarla ed appenderla nei pressi del vostro pc.

“Io sottoscritto ……………., prendo atto del fatto che il font da me scelto può dare indicazioni sbagliate sul tono di una stampa, e di conseguenza prometto di valutare seriamente quando il Comic Sans potrebbe essere la scelta sbagliata prima di usarlo in futuro.”

Splitscreen, due cuori e una mappa [VIRAL VIDEO]

Le vie dell’amore sono infinite, ma avere una mappa sottomano ogni tanto non guasta! Ai protagonisti di questo bellissimo video è servita per il loro lungo percorso che chilometro dopo chilometro li ha portati sino al romantico incontro su un ponte di Londra.
Il video è stato girato interamente utilizzando la fotocamera di un Nokia N8, ed è il vincitore del primo premio al Nokia Shorts 2011, nuova categoria inaugurata proprio quest’anno all’interno dell’International Film Festival di Edimburgo.

A dispetto delle piccole dimensioni della camera, i corti in concorso sono davvero molto belli! Bella e innovativa la stessa iniziativa di Nokia, che in questo modo strizza l’occhio ad un tipo di arte filmica che probabilmente prenderà sempre più piede (considerata la grande diffusione di questi dispositivi) e soprattutto realizza un’iniziativa che non può che rafforzare in positivo la sua brand identity.

Qui potete vedere tutti gli altri video in gara.

Umbria App: sviluppo del turismo enogastronomico via mobile

Noi di Ninjamarketing ci siamo occupati molto spesso di app dedicate al mondo del Food e del Beverage.  Due mondi che sembrano viaggiare paralleli nel nostro paese, dove sia la cultura del cibo che quella del vino sono radicate, e rappresentano il fiore all’occhiello della nostra immagine del mondo.

In un periodo di contingenza mondiale, il settore del enogastronomia italiana non ha subito forti scossoni. Anzi, la crisi non ha spezzato l’appetito dei cacciatori del gusto, diventati sempre più selettivi ed esigenti. Per iniziativa dell’Associazione Nazionale Città del Vino, il Censis Servizi ha realizzato un “Osservatorio sul turismo e vino in Italia” da cui si evince che, nel 2010, “il giro d’affari del turismo enogastronomico è stato di circa 4 miliardi di euro e circa il 6% degli italiani, pari a 3 milioni di person, si sono messi in viaggio in cerca di sapori d’eccellenza. Per il 2011 le previsioni sono di un aumento fino all’11%.” (fonte ilSole24ore)

Una crescita sostanziale che mette nelle condizioni i professionisti del settore di attuare nuove soluzioni mirate all’ampliamento dell’indotto, e quindi del business, dell’enogastronomia italiana. Il mobile, altro settore che ha fatto il botto quest’anno, sembra essere la gallina dalle uova d’oro per chi sa andare alla ricerca di soluzioni innovative per il proprio business. È il caso questo della cantina Roccafiore, la prima in Italia a mettere a disposizione una app per gli appassionati enonauti. Una brand app che oltre ad offrire utili informazioni sui prodotti tipici della propria cantina ricca di vini pregiati, dei sapori e colori dell’Umbria, è ricca di funzionalità mirate a rafforzare il brand. Presanta uno store locator per trovare i punti vendita di prodotti Roccafiore più vicini, è provvista di un e-commerce per la vendita online, gift card, e anche il quiz “Chi vuol essere Sommelier” dove chiunque potrà mettere alla prova le proprie conoscenze enologiche. L’app sarà disponibile dal 14 Luglio e verrà presentata in uno dei festival musicali più importanti della scena nazionale e internazionale, l’Umbria Jazz Festival.

L’Umbria nel campo mobile può essere considerata una regione davvero all’avanguardia. Il 22 Aprile scorso infatti, per volontà della Regione Umbria, è stata realizzata un’app chiamata appunto Umbria app.

La Regione Umbria è una delle poche a non essersi fatta trovare impreparata di fronte ai cambiamenti che il mondo della comunicazione sta attraversando, sviluppando un’app dove pubblicare i migliori  prodotti dell’offerta culturale e turistica umbra, territorio da sempre attivo e straordinariamente convincente in ogni sua iniziativa (vedi Umbria Jazz e Festival del Due Mondi di Spoleto).  Al momento, all’interno dell’app è possibile apprendere informazioni su Umbria Jazz, Musei, Parchi e Festival di Spoleto. In particolare il canale dedicato ai musei, permette di visitare virtualmente gli spazi espositivi con l’aiuto di assonometrie, foto e schede delle maggiori opere presenti nel territorio umbro.
Un’app che sta riscuotendo un enorme successo, soprattutto da parte di utenti cinesi e americani che hanno fatto registrare il più importante numero di download, seguiti dagli italiani (fonte Musei Umbria).

Ecco il link per scaricare Umbria App: