Nomadi Digitali, i numeri dietro al Digital Lifestyle [INFOGRAFICA]

Chi sono i Digital Nomads e come si sono evoluti? Ecco tutti i numeri di questa nuova categoria di operatori.

Domani appuntamento con Ninja Marketing all'Università di Ferrara! [EVENTO]

Il prossimo appuntamento da segnare in agenda? Il 14 Dicembre. Cosa accade? L’Università degli Studi di Ferrara, con un ottimo Corso di Laurea Triennale in Economia, insegnamento di Marketing ormai quasi volto al suo termine, vi invita ad uno dei suoi tanti seminari in aula, per l’occasione aperto al pubblico!

Chi sarà questa volta in aula? Ebbene, il prossimo ad animare l’aula presidiata dal Docente ricercatore Fulvio Fortezza, sarà Mirko Pallera!

Sorpresi?! Speriamo di no, in fondo sapete che ci sta molto a cuore trasmettere la nostra visione ai futuri guerrieri della comunicazione.

Altri saranno i seminari organizzati dal Prof. Fortezza, come quello con zooppa e vivereconlentezza.it; ma perchè scegliere i seminari come metodo di insegnamento? Facile, per dare senso di concretezza e stimoli ulteriori, ma anche provocazioni, ai giovani laureandi in maniera da offrire loro anche un rapporto reale e non solo accademico con il marketing.

Proprio questo proverà a fare Mirko Pallera presentando il suo nuovo libroCreate! Come progettare un’idea contagiosa (e rendere il mondo migliore) in uscita a febbraio 2012.

Non a caso Fulvio Fortezza ha scelto di intraprendere la professione di docente di Marketing, infatti la sua passione va ben oltre i soliti schemi e proprio per questo e per dare valore ai suoi insegnamenti, dal 2007 con Fabio Forlani crea “Experyentya – studio associato di ricerca e consulenza di Marketing.

Un laboratorio di ricerca, di incontro e di scambio di idee e di conoscenze di marketing che vuole essere un vero e proprio collegamento solido e costante tra il mondo delle PMI e quello dell’università, l’applicazione concreta di quanto si studia nell’ambito della ricerca manageriale e di marketing.

 

Experentya lavora con le piccole e medie imprese dei più svariati settori commerciali, tra queste: l’Associazione ZeroRelativo, Conad Centro Nord, DGM Fashion Group, FIAM Italia, Pesonetto, e tante altre che con qualche suggerimento di marketing, possano svilupparsi e cambiare “le regole del gioco”.

Inoltre, una grande caratteristica caratterizza questo laboratorio quella di avere sempre nuove idee grazie alla collaborazione costante con giovani talenti, i giovani più promettenti delle aule di Ferrara ed Urbino.

Siete stati anche voi attratti da questo mondo di marketing misto ad apprendimento e concretezza? Allora venite a farvi un giro il 14 Dicembre a Ferrara oppure visitate il blog di Experyentya o chiedete maggiori informazioni a:  info@experyentya.it!

Allora… in bocca al lupo Experyentya e buon apprendimento a voi!

Direttamente da esperti del settore, alcuni consigli su come progettare un sito web in modo che tutto sia al suo posto e funzioni bene, raccolti in un'infografica.

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I segreti per progettare un sito web perfetto [INFOGRAFICA]

La moda delle infografiche sta raggiungendo livelli che definirei quasi fastidiosi, per qualsiasi cosa sembra si debba fare un’infografica (vero che è un mezzo immediato e d’impatto per raccogliere delle informazioni e comunicarle, ma come in tutte le cose, l’esagerazione non va mai bene). Però, di tanto in tanto, ne viene fuori qualcuna ben fatta ed utile allo stesso tempo, come questa realizzata da ROI Media (esperti di SEO e consulenti), che ci regala dei preziosissimi consigli su come progettare un sito web per farlo rendere al meglio.

In alto a sinistra trovate un vero e proprio assemblaggio di componenti, ognuno con il suo bel cavetto e la sua etichetta, che indica la necessità di creare una sinergia tra tutte le tessere del nostro mosaico. Ci sono l’aspetto grafico, la facilità di navigazione, l’usabilità, i contenuti, gli immancabili Social Media, la Search Engine Optimization (meglio conosciuta come SEO), l’analisi dei dati e delle statistiche e, last but not least, anche il footer. Quest’ultimo in particolare viene trascurato spesso, ma per un lavoro completo e perfetto bisogna curarlo tanto quanto gli altri elementi.

Insomma, il web design può essere definito come una materia umanistica ma anche scientifica: sicuramente servono le grafiche accattivanti ed eleganti, ma senza uno studio approfondito di quello che si vuole realizzare il sito potrebbe avere dei grossi difetti di fondo. Seguire un progetto assicurerà anche l’usabilità, perchè i nostri “navigatori” devono sempre sapere dove si trovano e poter raggiungere facilmente le altre pagine.

Ora, prima di lasciarvi all’infografica, vi riporto una curiosità: lo sapevate che ci sono quasi 526 milioni di siti? E quanti di questi secondo voi sono fatti bene?

(Potete cliccare sull’infografica per ingrandirla)

“Solo perchè il footer è alla fine della pagina non vuol dire che dovete risparmiare sul design. (Smashing Magazine)”

Spoome, il social network che unisce i professionisti dello sport

Spoome è il professional network che riunisce tutte le figure del mondo sportivo: atleta, giornalista, manager e fan.
L’idea è nata intercettando i problemi tipici dello sport che impediscono ai professionisti del settore di essere informati e di interagire nella rete di contatti importanti.

Abbiamo parlato con il ceo, Massimo Bilancia, che ci ha raccontato come l’e-solution di Spoome realizza l’innovazione più importante nello sport professionale, risolvendo i suoi limiti di sempre.

Il mercato in cui si inserisce Spoome

“Il problema principale è che i canali di comunicazione sono tradizionalmente filtrati e bisognava trovare un modo per sbloccare l’accesso alle opportunità. Molti, troppi atleti non sanno come gestire le loro risorse, ma con Spoome diamo una risposta, cioè un’occasione.

Il suo ingrediente segreto contiene passione e interazione, valori in cui crediamo e che vogliamo trasmettere quando entriamo in contatto con i nostri professionisti.
I primi risultati raccolti ci stanno dando ragione: è questo il cambiamento in atto nel mondo sportivo”.

Spoome infatti ha individuato, da un lato, un forte gap tecnologico, perché oggi l’interazione tra altleti e giornalisti sportivi, per esempio, ancora avviene con mezzi obsoleti e non garantisce l’immediatezza comunicativa quando si riesce finalmente ad entrare in contatto con un nome. Dall’altro, ha analizzato la difficoltà dell’emergente di presentarsi ai manager, a causa di tutte le intermediazioni che troppo spesso decidono le sorti di un professionista, a discapito del talento come fattore davvero distintivo.

Lo scopo alla base di Spoome, invece, è che la personalità sportiva e tutte le sue migliori qualità affiorino immediatamente.

“Questa risorsa infatti non si limita ad essere un social network dedicato allo spot in senso vago, ma è un prodotto esclusivo, studiato da professionisti che confrontano le domande di mercato, a volte rimaste anche latenti, con tutta l’offerta disponibile e i canali tecnologici capaci di rispondere concretamente. Questo per noi significa non lasciare mai l’utente da solo, perché non solo arriviamo a lui con la nostra infrastruttura, ma li affianchiamo con una strategia comunicativa efficace, così ognuno può scegliere se usufruire in autonomia dei canali messi a disposizione da Spoome o se essere guidato dalle proposte interattive studiate ad hoc.
Spoome è là dove c’è sempre stato un vuoto”.

Ma la Vision di questa startup sembra suggerire valori che vanno ben oltre il mercato. Non a caso esiste un collegamento tra il valore educativo dello sport, che Spoome trova al centro di molti curriculum scolastici internazionali, e i classici luoghi in cui spesso si fatica ad incoraggiare ciò che spesso è visto solo come un hobby.

“Lo sport è per molti un lavoro, per altri una passione, ma resterà per tutti una metafora di vita. Sarà sempre un modello sano di competizione e collaborazione, capace di educare intere generazioni nonostante tutti i cambiamenti che la società subisce di continuo. E’ per questo che deve essere accessibile a tutti, ad ogni livello.

Spoome ha tutto il potere di essere una social innovation perché punta innanzitutto a trasmettere la cultura del lavoro sportivo, che è lavoro appunto, cioè qualcosa che deve essere accessibile per tutti. Siamo consapevoli che sognare autonomamente non porta da nessuna parte. Dobbiamo essere in molti a volere la stessa cosa perché il sogno si avveri”.

La Mission di Spoome perciò è crescere insieme alla rete, con l’obiettivo di diventare leader di mercato.

Il Team e il suo lavoro

“Pensavo a Spoome da diversi mesi, quando ancora non era ciò che è oggi.
Volevo creare un servizio gratis, facile da usare ma conforme ai bisogni del mercato target. Soprattutto, nascendo come informatico, pensavo ad un prodotto tecnologicamente avanzato e professionale. Ho iniziato a lavorarci per qualche mese quando, nell’estate 2011, senza essere riuscito a trovare gli alleati giusti, Domenico Tedone entra prepotentemente nel progetto. Ero soprattutto alla ricerca di qualcuno che seguisse il design e con lui Spoome ha trovato la spinta decisiva per essere un prodotto d’eccellenza.

E’ stato poi il turno di Gerardo Iasparra, che ha portato le competenze specifiche sulla logistica dell’azienda e la creazione di valore business sostenibile. Abbiamo iniziato a confrontarci e a lavorare. Le nostre diverse esperienze professionali si sono immediatamente fuse in sinergia nel team, con competenza, passione e motivazione. Abbiamo capito che si poteva fare, qui ed ora e questo è stato il primo risultato”.

Facendo un primo bilancio dalla sua nascita, i risultati più importanti di Spoome sono positivi.

In questi ultimi quattro mesi, il team di Spoome ha rilasciato una versione beta privata, aperta agli utenti che si sono preiscritti alla prejoin. Attualmente il team sta testando attraverso strumenti di benchmarking la tenuta del servizio. Inoltre, per migliorare la user experience del servizio, sta analizzando il feedback ottenuto dai beta tester.

Al centro di tutto ciò sono in atto, di pari passo, l’applicazione di un design innovativo e lo studio di marketplace.

Per quanto riguarda il rapporto con la community, sono stati aperti alcuni canali di conversazione, tra i quali un gruppo di discussione facebook, in cui ci si confronta con gli utenti e si vuole creare insieme il valore social di Spoome.

“E’ questione di recuperare anche l’aspetto più spirituale dello sport, che ha un’anima. Trasmettere una nuova logica del business relazionale è tra gli obiettivi centrali di questo periodo, perché ormai il lancio completo della piattaforma si avvicina”.

Le prossime milestone del business plan

“Tra qualche mese lanceremo la beta pubblica e soprattutto scaleremo anche su mobile. Stiamo già iniziando a lavorare alle app, sia per Android che per iPhone e Windows Phone 7. Entro un anno saranno rilasciati tutti i servizi per gli utenti, perfezionati i profili esistenti e ampliato il pacchetto di alert, in base ai vari segmenti di mercato. Per fare questo, la squadra di Spoome, come si può immaginare, si sta allargando. Chiederemo soprattutto la presenza di sviluppatori e di partner adatti a condividere la strategia di crescita. Ne vedrete delle belle.”

Ma Spoome si prefigge anche un valore etico. Vuole che l’atleta torni ad avere il ruolo di protagonista.

“Con Spoome, atleta è sinonimo di talento vero e genuina passione, non freddo business”.

L’idea alla base del progetto, quindi, è di unire l’espansione delle opportunità sportive all’evoluzione del web, che obbliga a rivisitare le regole del mercato.

E, a quanto pare, questa startup ha tutte le intenzioni di non restarne fuori.
Continueremo a seguirla.

Territori COOP: promuovere la sostenibilità attraverso lo storytelling [CASE STUDY]

Nel settore alimentare, l’Italia è zona di eccellenze e buone pratiche conosciute e stimate a livello internazionale: come riuscire a utilizzare e valorizzare questa leva di differenziazione, patrimonio di tutta la nazione?

Al problema ha risposto con efficacia e successo Territori COOP, un progetto sviluppato in 10 regioni Italiane da COOP Centrale Adriatica (una delle maggiori realtà commerciali del paese) e Hic Adv nell’obiettivo di creare un ponte diretto tra produttori e consumatori finali, sensibilizzando questi ultimi ai processi produttivi e raccogliendo la voce dei fornitori per raccontare il brand di una GDO.

Tradizioni locali, filiere corte, biodiversità e sostenibilità socio-ambientale: sono questi i temi che l’azione ha voluto mettere in primo piano, troppo spesso sostituiti dall’importanza data alla semplice leva del prezzo dei prodotti.

Un viaggio durato 10 mesi e che ha coinvolto 123 fornitori, imprese di piccole dimensioni o organizzazioni strutturate come cooperativa che possono così avviare alla grande distribuzione i prodotti “vicini, buoni, tipici, nostri”. Il tutto adottando un approccio narrativo, che raccontasse la realtà e le bontà locali: dal progetto Percorsi COOP sono stati creati molti contenuti (121 storie, per un totale di 80 videointerviste, 30 video in motion graphics e migliaia di foto) organizzati e diffusi:

  • tramite un magazine bimestrale in edizione regionale;
  • attraverso un sito web creato appositamente (www.territori.coop.it)
  • con l’ambientazione nei 217 punti vendita Coop del Distretto Adriatico.

Proprio nell’homepage del sito, leggiamo:

Abbiamo incontrato i nostri fornitori locali e raccolto le loro esperienze. Vogliamo condividere con voi queste storie, ripercorrendo tutta la filiera attraverso un cammino trasparente.

Scegliendo una regione e selezionando la categoria alimentare, si accede alle storie dei prodotti e dei fornitori COOP che ci fanno conoscere cosa mettiamo nel carrello tutti i giorni: prodotti “di origine raccontata”, dunque.

Il progetto è risultato uno dei più innovativi e originali dell’anno sviluppato dalle imprese commerciali Italiane, vincendo L’Ethic Award 2011 (categoria retailer locale e territorio-comunità) organizzato da GDOWeek – Gruppo Sole 24 Ore e il Premio Innovazione Amica dell’Ambiente 2011 di Legambiente.

Territori COOP è dunque una bella azione, che ha saputo dare forma ai valori caratteristici della cultura aziendale attraverso una comunicazione creativa e di successo.

Gmail, Schemer e Find my Face: Google+ avanza inarrestabile

Ultimamente Google è in grande fermento; novità per Google, Youtube e Google+ sono ormai quotidiane. La nascita di Google+ ha fatto sì che tutto in casa Google si stia rinnovando per integrarlo negli utilizzi quotidiani che facciamo dei servizi di Google, trovandoci così “accerchiati” da G+.

Google+ e Gmail

La prima novità riguarda Gmail. I contatti di Google+ sono stati integrati a quelli di Gmail.
Ora quando apriamo una mail da qualcuno che abbiamo all’interno di una nostra cerchia possiamo visualizzare i post più recenti che questa persona ha condiviso e se, invece, ancora non fa parte delle nostre cerchie, possiamo aggiungerla direttamente da Gmail.

È possibile utilizzare le cerchie di Google+ all’interno di Gmail anche per filtrare la posta, creando così delle nuove “etichette” basate sulle nostre cerchie.

L’integrazione tra Google+ e Gmail permette anche l’aggiornamento automatico delle informazioni dei nostri contatti. Se un nostro contatto di Gmail è presente anche tra le nostre cerchie, le informazioni del suo profilo di G+ andranno ad aggiornare automaticamente le informazioni presenti sul contatto Gmail inserendo e/o aggiornando quei dati che magari ci mancavano. E se in futuro qualcuno di questi dati su Google+ cambierà l’aggiornamento su Gmail sarà automatico.

Le immagini ricevute via mail, inoltre, potranno essere condivise direttamente, con un semplice clic, sul nostro profilo G+ senza doverle salvare su pc e poi condividerle.

Eventi

La seconda novità riguarda Schemer, un “suggeritore di cose da fare” integrato con Google+, ovviamente. La versione Beta (per ora accessibile solo su invito) è stata rilasciata la settimana scorsa e lancia la sfida agli eventi di Facebook.

Gli utenti possono inserire un elenco delle attività che vorrebbero fare e cercare i suggerimenti che altre persone hanno inserito al riguardo. Si possono anche invitare i propri amici a partecipare alle diverse attività inserite, creando così degli “eventi”.

Schemer suggerisce le attività da svolgere in base alla rilevanza che determinate attività possono avere per noi. È più probabile, infatti, che andremo a ricercare per prime le attività in cui sono coinvolti i nostri amici o quelle che si tengono in località vicine alla nostra città. Per questo motivo l’integrazione con Google+ è fondamentale per creare un elenco di attività più vicine ai nostri gusti. Con il tempo poi Schmer imparerà a conoscerci e sarà in grado di suggerirci attività in linea con le nostre scelte passate.

Riconoscimento facciale per le immagini

L’ultima novità in casa Google+ riguarda la funzione Find my Face che suggerirà le persone da taggare nelle nostre immagini attraverso il riconoscimento facciale.

Find my Face funzionerà solo con le facce degli utenti che attiveranno la funzione. Per modificare le impostazioni della privacy del vostro profilo Google+ andate a questo link: https://plus.google.com/settings/plus.

I social media sono la vostra passione? A Gennaio 2012 partirà il 1° Ninja Master Online! 10 moduli riguardanti le principali tematiche di Marketing Non-Convenzionale e Social Media in puro Ninja Style, il tutto assolutamente online! Per maggiori informazioni consultate il programma. Non esitate troppo ad iscrivervi, approfittate dello sconto early booking fino a metà Dicembre iscrivendovi qui!

Usb per i vostri regali di Natale: ecco a voi 5 idee!

Usb per i vostri regali di Natale: ecco a voi 5 idee!

Noi della redazione TechStyle di Ninja Marketing, viste le festività in arrivo e la difficile scelta di regali originali per i vostri amici, vi proporremo nelle prossime settimane dei gadget geek per essere davvero originali.

Seguiteci anche su Twitter, con l’hashtag #ninjaugurigeek, dove vi consiglieremo anche altri prodotti sui quali non scriveremo gli articoli.

Oggi vi proponiamo 5 tipi di pendrive usb: un regalo utile per chi è alle prese con il salvataggio di foto, video e documenti.

Usb Tribe – Collezione natalizia Frosty

Usb per i vostri regali di Natale: ecco a voi 5 idee!

Il Natale è alle porte, e la corsa ai regali sta per iniziare. Per l’occasione, Usb Tribe lancia una nuova linea di chiavette Usb dedicata agli animali polari, ideali per i regali natalizi ma anche per il resto della stagione fredda.

I nuovi protagonisti sono un husky, un gufo, una volpe, una renna e un orso polare, tutti da collezionare.

Usb per i vostri regali di Natale: ecco a voi 5 idee!

A partire da 9,90 €, le chiavette sono davvero bellissime e ben realizzate! Maikii, giovane azienda italiana nata 3 anni fa, oggi è diventata leader in Italia ed è tra i primi 3 player europei nel mercato delle chiavi usb.
Si divide in due rami aziendali: il primo si occupa di chiavi Usb e gadget che vengono vendute tramite GDO e negozi , mentre il secondo si occupa di chiavi Usb personalizzabili per aziende (l’ultima novità è la linea per i gadget aziendali natalizi Christmas).

ADATA S107 – la pendrive resistente all’acqua

Usb per i vostri regali di Natale: ecco a voi 5 idee!

Dotata di interfaccia 3.0, questa chiavetta è resistente all’acqua e agli urti. Utile per chi dimentica questi oggetti nei pantaloni, che finiscono in lavatrice. 🙂
Non male i prezzi: circa 15 euro per 8 giga, 23 euro per 16 giga e 45 euro per 32 giga.

Mix tape Usb

Usb per i vostri regali di Natale: ecco a voi 5 idee!

Nostalgici delle vecchie musicassette, ecco la chiavetta che fa per voi! 2 giga, 20 dollari.

Crypteks, usb iper protetta

Usb per i vostri regali di Natale: ecco a voi 5 idee!

Pendrive a doppia protezione, se ritenete i vostri dati preziosi e segretissimi. Progetto presente anche su KickStarter (dove è possibile la pre-ordinazione), con questi prezzi: 8 giga circa 100 euro e 16 giga circa 120.

Mini Cooper Usb Drive

 

Usb per i vostri regali di Natale: ecco a voi 5 idee!

Un mito la Mini Cooper, molto bella la pendrive. 4 giga a 20 dollari.

6 App per fare cose impensabili con il vostro iPhone

Tenere d’occhio i fantasmi, controllare il sonno e decifrare il pianto dei neonati. L’iPhone permette queste ed altre cose davvero insolite!

La scorsa settimana vi avevamo parlato di come l’iPhone, con i giusti accorgimenti, riuscisse davvero a fare il caffè, proprio come vorrebbe il famoso modo di dire. I device Apple non smettono mai di sorprenderci, proprio perchè, oltre allo strumento tecnologico in sè, quando si acquista un device Apple si entra in un vasto mondo di App: setacciando gli angoli più remoti di iTunes abbiamo scovato delle App davvero originali che ci permettono di fare cose che (almeno noi) non avremmo mai pensato! Ve le presentiamo tutte in questa insolita top 6

Monitorare il traffico aereo con Plane Finder AR

Plane Finder AR

A meno che non inventino presto le auto volanti questa rimarrà un’ App utile solo ai piloti. Plane Finder AR è una potente App che mostra i voli commerciali nell’area inquadrata dalla fotocamera, grazie alla capacità di leggere il protocollo identificativo ADS-B (Automatic Dependent Surveillance – Broadcast). C’è da dire che il programma è davvero completo: proprio come una torre di controllo, è possibile scoprire il numero del volo, la registrazione dell’aereo, la velocità, l’altitudine e la distanza relativa!

Scoprire se si russa durante il sonno: iSnort

iSnortiSnort

C’è un dubbio che tormenta molte persone: non sanno se di notte russano o si lanciano in assurdi monologhi. Con iSnort potranno scoprire la verità! Ad una prima impressione sembra un registratore come molti altri, ma può essere settato per orario di partenza e durata (da un minuto a 2 ore), ed in riproduzione potremo verificare la tranquillità del nostro sonno (o la regolarità del nostro ronfare) grazie al diagramma del volume 🙂

Fare stregoneria 2.0: il Voodoo sui cristalli liquidi

Virtual Voodoo Virtual Voodoo

Per punire tutti quelli che ci fanno arrabbiare; Virtual Voodoo ci mette a disposizione una bambolina virtuale da trafiggere con tutti gli spilli a nostra disposizione; per rendere il tutto più realistico, si può applicare una foto della vittima alla faccia del pupazzetto.

Ascoltare le voci nell’aldilà con Ghost Radar

Ghost Radar Ghost Radar

Sempre rimanendo in un’ambito molto macabro, vi presentiamo Ghost Radar. Questa App ha diverse funzionalità: in modalità Radar potrete verificare la presenza di fantasmi rilevando i campi elettromagnetici; selezionando “Vox”, invece, potrete ascoltare cosa i fantasmi hanno da dirvi, ma è solo in modalità “Word” che l’app tradurrà i lamenti ultraterreni per voi. Dopo potrete analizzare la situazione visualizzando il “Report dell’analisi”.

Misurare le vostre prestazioni sessuali

Passion Passion

Chi l’avrebbe detto che l’iPhone sarebbe stato il giudice dei vostri rapporti amorosi? Passion utilizza le caratteristiche dell’iPhone (come il microfono e l’accelerometro) per le misurazioni del caso. Bisogna avere il device sul letto e, una volta terminata l’esecuzione, l’App dà un punteggio da 1 a 10, sulla base di quello che ha rilevato. Non mettiamo in dubbio che la misurazione delle proprie prestazioni a letto sia una cosa importante per molti uomini/donne, ma non pensiamo che l’iPhone sia il giudice più adatto. Testeremo l’App per voi e vi faremo sapere 😀

Tradurre il pianto del vostro bambino

Cry Translator Cry Translator

Nemmeno i più piccini sfuggono alle App di iTunes; quando un bebè piange, la maggior parte dei genitori (specie i maschietti) non sa qual’è il suo bisogno. Cry Translator traduce i gemiti del bambino per noi, identificando le sue richieste. Quest’App ha ricevuto la medaglia d’oro al salone internazionale delle innovazioni di Ginevra 2010, ma ha ricevuto appena due stelle dagli utenti che l’hanno acquistata.

Cosa ne pensate? Sono le App che avete sempre sognato? Si tratta solo di roba inutile? Aspettiamo feedback! Intanto, di seguito trovate i link alle App di cui abbiamo parlato.

Phone Finder ARiSnortVirtual Voodoo

Ghost Radar iTunesPassionCry Translator

Omovies: il festival aperto a tutti [EVENTO]

Al Sud ce n’è soltanto uno: Omovies – Festival di Cinema Omosessuale e Questioning.
Va in scena nel cuore universitario di Napoli, precisamente all’Academy Astra di Mezzocannone, dal 15 al 21 Dicembre (fuori è Natale, e i vicoli si accendono).
Quest’anno come madrina c’è Vladimir Luxuria ed è la quarta edizione: le prime tre sono state un successo.

Attenzione, cautela, pericolo di crollo: scritto così – “cinema omosessuale” – suona a dirla tutta un po’ autoghettizzante. Cos’è, precisamente, il cinema omosessuale? Esiste davvero? Possono gli orientamenti sessuali dei personaggi, o la semplice identità di un autore, determinare l’appartenenza ad un genere cinematografico? “Io e Annie” è quindi uno splendido esempio di “cinema etero”? Spike Lee un eroe del “cinema di colore”?

Scherzi del linguaggio, in un territorio pieno di insidie.

E’ per questo che Omovies vola intelligentemente metri più in alto dei soliti schematismi per svelare, grazie alla luce del Cinema, un territorio nuovo, una visione finalmente moderna del mondo gay. In programma una curatissima selezione di film d’autore, ma anche qualcosa in più: proiezioni, dibattiti ed ospiti illustri per riflettere tutti insieme sulle global issues dell’universo omosessuale. Temi suggestivi e complessi come la lotta ai pregiudizi, il lesbismo, l’omogenitorialità e l’identità sessuale.

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Non sarà proprio marketing ma poco ci manca: raccontare storie, sensibilizzare, rilanciare immagini ed identità. E assomiglia proprio al marketing che a noi piace tanto: quello che rende il mondo un posto migliore.

Gli ideatori della rassegna sono i ragazzi di i Ken, piccolo gruppo di operatori e animatori culturali, portatori sanissimi di un’omosessualità mai richiusa su se stessa, che non si compiace del suo esser minoranza ma che piuttosto, dal cuore di Napoli, cerca di parlare a tutti, sempre più forte e sempre più chiaro. Da anni rifiutano i meccanismi facili del folklore e dell’eccentricità allegra per investire, invece, nella cultura e nell’intelligenza.
Ed è con questo spirito che tra mille difficoltà (certi eventi, tra istituzioni distratte e miopia del mercato, diventano miracoli) rilanciano anche quest’anno Omovies: sede ideale di visioni, parole e scoperte. Buone per tutti. 

Il programma completo dell’evento lo trovate qui: www.omovies.it
Per sostenere insieme a noi di Ninja Marketing quest’iniziativa scrivete a: info@omovies.it

L'appuntamento con "Le idee contagiose della settimana" è stasera alle 20 durante Senza Fili sul canale 143 di Sky, mobile UMTS di 3Italia e in streaming dal sito www.la3tv.it).

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Le idee contagiose della settimana vi aspettano questa sera in tv e live streaming!

Che giorno è oggi? Martedì! E chi va stasera in onda? Ninja Marketing! Se non avete saputo rispondere a queste due facili domandine, vi consiglio vivamente di continuare a leggere! 😎

Questa sera, come ogni martedì, alle 20, durante l’appuntamento con Senza Fili, andrà in onda infatti la nostra rubrica “Le idee contagiose della settimana“.

Per chi non conoscesse Senza Fili, vi ricordiamo che Senza Fili è la trasmissione condotta da Gianpaolo Gambi (da Lunedì a Venerdì alle 20.00 e in replica alle 09.00) e Petra Loreggian (da Lunedi a Venerdì alle 15.00 e in replica alle 07.30) che va in onda su La3, la TV-Web di 3Italia visionabile al canale 143 di Sky, mobile UMTS di 3Italia e in streaming dal sito www.la3tv.it.

A questa sera Guerrieri! 😉