Premere un interruttore e “fare luce”: un gesto talmente assimilato e comune da essere divenuto automatico. Cosa accadrebbe, invece, se le nostre case fossero costantemente al buio? Innegabile che la nostra stessa qualità di vita ne risentirebbe drasticamente, senza parlare, poi, delle ripercussioni sulla salute e sulla sicurezza.
Eppure c’è per chi, questa, è un’amara realtà!
È stato stimato che a Manila ci sono ben 3 milioni di abitazione che quotidianamente devono confrontarsi con un tale degrado.
Per questo motivo è nato Isang Litrong Liwanag (“Un litro di luce”): un progetto di illuminazione sostenibile creato in collaborazione con la Filippine Myshelter Foundation (creata da Illac Diaz), che mira a portare l'eco-lampadina Solar Bottle a chi, come nelle Filippine, vive ancora al buio.
Il merito di aver ideato questo geniale sistema di illuminazione, è degli gli studenti dell’ Institute of Technology (MIT) del Massachusetts. Il funzionamento è semplicissimo: le bottiglie di plastica vengono riempite di acqua e candeggina e vengono posizionate in buchi ricavati nel tetto. In questa posizione il contenuto delle bottiglie, colpito a 360° dai raggi solari, genera una rifrazione orizzontale che illumina emettendo una luce equivalente ad una lampadina da 55 watt.
L’invenzione si basa sui principi dell’ Appropriate technology: il movimento che sostiene e incentiva l’uso di tecnologie semplici ed eco-sostenibili in grado di soddisfare le esigenze primarie nei Paesi in via di sviluppo, al fine di donare loro l’accesso a quei servizi essenziali per spezzare il ciclo della povertà.
A dimostrazione che una risposta alla crisi mondiale e al degrado del Pianeta può esistere. Basta volerlo davvero.