Mentre alcuni grandi distributori sono ancora seduti in un angolino a valutare se i social media abbiano un qualche ruolo nella loro attività, uno dei più grandi retailer globali ha acquisito una celebre società specializzata nell'innescare il buzz sui social media.
Tesco ha acquistato, o forse è meglio dire investito, 60 milioni di dollari in BzzAgent: una community di volontari che recensiscono prodotti di largo consumo. BzzAgent incoraggia a descrivere i prodotti attraverso Facebook, Twitter e YouTube. L'azienda ha 800.000 volontari e collabora con marchi quali Unilever, L'Oreal, Procrer&Gamble, Nestlè...
Con l'acquisto di BzzAgent, Tesco chiaramente vuole collegare meglio i social media alle leve operative di marketing. L'accesso ad alcuni dati sui consumatori è fondamentale per conoscere non solo le preferenze che spingono gli acquirenti all'acquisto, ma anche per valutare il filo conduttore tra i prodotti più venduti, allo scopo di analizzare le "scelte valoriali" alla base del consumo attuale.
Ma le alleanze strategiche di Tesco non sono nuove alle cronache. Qualche anno fa la geniale trovata di collaborare strategicamente con dunnhumby le è valsa non pochi vantaggi in termini di fidelizzazione e conoscenza dei cosiddetti "clienti essenziali".
Tesco chiaramente riconosce l'importanza dei social media nell'influenzare il comportamento dell'acquirente e nessuna impresa commerciale al mondo è andata così oltre a tal punto da introiettare nella proprietà istituzionale le logiche del buzz.