Bill Clark tenta di fornirci una guida agevole di accorgimenti, senza alcuna pretesa di esaustività, dai quali non possiamo prescindere prima di investire in una startup. Clark è CEO di Microventures, società di crowdfunding statunitense che permette agli investitori di impegnare piccole somme di capitale per finanziare startup del settore ICT. Il suo articolo, apparso su Mashable pochi giorni fa, è stato tradotto con l'aiuto di due semplici web tool Investopedia e Investor Words, utilissimi per la traduzione e la comprensione di termini tecnici di pertinenza del mondo finanziario statunitense. Iniziamo subito a vedere cosa Bill ci consiglia di fare.
1. Conoscere il settore dove investi
Quando stai cercando di investire su una startup, assicurati di farlo in un settore di tua conoscenza. Se sei un esperto del mercato ICT, non farti coinvolgere dall'ultima affascinante idea del settore biotech. Non lasciarti influenzare dal colloquio di vendita ma fa si che sia la tua esperienza e la tua conoscenza del settore a farti prendere la decisione prima di un eventuale investimento.
2. Scegliere il team giusto
Investire in una startup significa soprattutto investire nel team. Quando nel processo di sviluppo di una startup qualcosa non sta funzionando e si avverte la necessità di un cambio di direzione, avere un buon team può fare la differenza tra successo e fallimento. Assicurati inoltre che i fondatori abbiano esperienza della materia di ciò che stanno per creare. Hanno avuto successo nello sviluppo di altre startup oppure sono al loro primo business venture? Quanto bene funzionano insieme? Hai approfondito le loro storie personali? E ricorda un cattivo team può costruire un cattivo business.
3. Valutare la strategia di monetizzazione
La startup in questione ha già una strategia su come andrà a fare soldi? In certi casi difatti, alcune startup si sono preoccupate prima di allargare il numero degli utenti e poi delle strategie su come diventare profittevoli. Prima di investire in una startup ti occorre individuare quali strade seguire per far pagare il servizio, ad un prezzo ragionevole, ai tuoi futuri utenti. Ricorda quindi, che a prescindere dalla stadio di sviluppo della startup, è necessaria la presenza di una strategia di monetizzazione del servizio verrà offerto agli utenti.
4. Studiare i tuoi competitor
Cerca di capire quali attori sul mercato sono in competizione con la tua startup e se le caratteristiche del servizio offerto sono già presenti. Quanto velocemente la competizione sul mercato può creare qualcosa di simile a ciò che tu stai offrendo? E cosa succederebbe qualora ciò accadesse?
5. Esaminare la lista dei consulenti
Se la startup si avvale di un supporto consulenziale capisci in che modo stanno aiutando il processo di sviluppo. Le consulenze sono mirate? La startup ne ha davvero bisogno oppure sono solo un nome su una slide? Controlla bene quanto sarà lungo il periodo di consulenza. E ricorda non è la fine del mondo se la startup non si avvale di una consulenza specializzata ma se i nomi dei consulenti sono presenti sul pitch assicurati del loro supporto attivo.
6. Controllare il cap table
Controlla il cap table e verifica quanto capitale è stato già emesso e a quali investitori. Verifica inoltre la presenza di option pool ed in che modo queste possono influenzare gli azionisti. In questo modo potrai farti un'idea di quanto vale la startup.
7. Analizzare la situazione finanziaria
E' importante analizzare la situazione finanziaria in quanto essa ci permetterà di comprendere a fondo la situazione patrimoniale, il passivo che può essere stato trascurato e ogni potenziale fonte di reddito. Bisogna inoltre comprendere in che modo sono stati spesi i soldi ricevuti dai precedenti round di finanziamento. Ogni startup ha una sua storia finanziaria, leggila, comprendila e assicurati di aver capito ciò che essa racconta.
8. Pianificare i futuri round di finanziamento
In che modo verranno adoperati i futuri round di finanziamento? Una startup deve avere la certezza di cosa e come andrà a spendere in futuro. E'importante acquisire ulteriori dettagli sulle spese che verranno sostenute per finanziare lo sviluppo, il marketing e la progettazione. Osserva in che modo viene consumata la maggior parte dei soldi e comprendi quale settore necessita di una maggiore spesa. C'è bisogno di assumere un altro programmatore? Quanto ci costa? Esiste veramente un piano di marketing? Oppure si tratta solo di numeri buttati a caso perchè suonavano bene.
9. Prendere nota del burn rate
Assicurati di capire quanto tempo durerà il capitale raccolto dai round di finanziamento. L'ideale sarebbe di farlo durare per più di 15 mesi in modo tale da non preoccuparsi del prossimo round e di concentrarsi sullo sviluppo della startup.
10. Guardare oltre i documenti legali
Imparare a guardare oltre la forma societaria, lo statuto e le riunioni degli azionisti e assicurati che la startup stia rispettando tutte le prescrizioni etiche e legali in modo tale da avere la certezza di non investire in loschi affari.
In chiusura del suo articolo Bill Clark ci fa notare come questi 10 punti rappresentino solo una base di partenza per analizzare la salute di una startup e che ogni investitore dovrebbe affidarsi ad un suo set di criteri per scegliere dove investire i propri soldi. Inoltre consiglia vivamente a chi dovesse affrontare il suo primo investimento, di farlo in partnership con altri business angels in modo da acquisire escperienza e competenze per affrontare in autonomia i futuri investimenti.
La redazione Ninja Startup si augura di aver reso un buon servizio a tutti coloro che in futuro avessero voglia di intraprendere la via del venture capital. Stay tuned!