In questi giorni c’è un caso editoriale che sta sconvolgendo le tradizionali regole del settore: stiamo parlando del libro “Go the Fuck to Sleep” di Adam Mansbach. Ma partiamo dal raccontarvi come è nata l’idea di questo libro.
Una sera come tante l’autore, frustrato dai capricci della figlia di 2 anni che di andare a nanna non ne voleva proprio sapere, pubblicò su Facebook un post che diceva: “Attenti all'uscita del mio prossimo libro per bambini: Go the Fuck to Sleep”
Le risposte degli amici furono così appassionate e curiose che Mansbach decise poi di rendere lo scherzo un vero progetto editoriale, con l’aiuto del suo amico illustratore Ricardo Cortés. Go the Fuck to Sleep presentato come un libro per bambini e per adulti, uscirà il 14 Giugno e sarà pubblicato dalla casa editrice indipendente Akashic Books.
Ciò che però rende questo progetto un vero caso del settore è il fatto che proprio in questi giorni il libro risulti già bestseller e al primo posto nei pre ordini di Amazon. Ma come è possibile che questo piccolo libro indipendente di 32 pagine abbia già siglato un'opzione cinematografica con la Fox e che sia in vetta nelle classifiche del commercio editoriale online?
La risposta è una sola: la pirateria. Essa è male, non vi sono dubbi su questo, ma nel caso particolare, ha portato il libro alla pubblicazione.
La versione bootleg in PDF, diventata un vero e proprio ebook virale, non ha infatti sostituito l’opera originale, più che altro ha avuto una funzione di vera e propria promozione, una pubblicità gratis per i potenziali lettori e per gli attuali editori.
La pirateria può rivelarsi un bene per l’editore oppure è soltanto un danno?
Se "Go the fuck to sleep" non fosse una specie di libro per bambini, i genitori sarebbero così desiderosi di acquistarne una copia cartacea?E se non avesse le sue irresistibili illustrazioni?
Diffile rispondere a questa domanda. Gli editori dovrebbero però analizzare i meccanismi che si celano dietro la pirateria degli e-books, cercando di analizzare le storie di successo come questa in slow motion, al fine di comprendere quali siano le combinazioni di variabili che fanno si che la pirateria diventi un propulsore e non un deterrente per lo sviluppo di un prodotto.