Dire che la chirurgia plastica è virale sembrava quasi un ossimoro fino a qualche tempo fa. Mai evocare al tempo stesso la medicina, seppur estetica, e la propagazione di un virus! Eppure la chirurgia plastica è oggi un’idea che si propaga e si diffonde veramente come il più veloce dei virus. La maggior parte delle donne e degli uomini ci pensano e se non ci pensano hanno un’opinione al riguardo, ma nessuno ne ignora le potenzialità incredibili.
Come reclamizzarla? Come pubblicizzare le doti di un chirurgo estetico? La Grey Italia ha avuto un’idea molto interessante per il chirurgo Stefanos Vourtsis, ovvero affidarsi al marketing virale ed all’engagement.
L’idea è stata infatti quella di proporre un divertente concorso di bellezza on line dove si presentano due splendide miss, una bionda ed una mora, come nelle migliori tradizioni. Al visitatore del sito www.clickthemiss.com il compito di ritoccare con un click la fisicità delle ragazze in un gioco interattivo che porta a curve sproporzionate, labbra gonfie, orecchie a sventola … fino ad un sorprendente finale.
Il claim recita “Aiuta la bellezza nel modo giusto” e la metafora appare chiara: non abuso ma uso di chirurgia. Non eccesso, fino a creare un mondo di transformers plastificati, ma proporzione. Tutto questo detto con ironia, con il sorriso sulle labbra come il coinvolgimento virale sa fare.
Non è facile affrontare questi temi con la pubblicità perché è invece semplice scadere nel cattivo gusto o nell’abuso dell’immagine del corpo delle donne. Come pure non è facile pubblicizzare i professionisti in modo adeguato: qualche anno fa questo genere di promozione era vietata in Italia e da quando è consentita c’è una certa rigidità e difficoltà a comunicare dei messaggi interessanti.
Click The Miss - Milano - Grey Italia from Ninja Marketing on Vimeo.
In questo caso non solo la campagna strappa un sorriso ma c’è anche uno spunto di riflessione sociale sul fenomeno della chirurgia plastica, al punto che molti siti e riviste dedicati al mondo femminile hanno salutato con gioia il nascere di un filone consapevole della pubblicità estetica. Il sito è stato lanciato da un evento live (ripreso anche da Repubblica.it) in un piacevole sabato milanese dove le due miss hanno simulato una divertente campagna elettorale trai passanti divertiti, invitandoli ad andare sul sito www.clickthemiss.com
A seguire l’intervista a Francesco Emiliani, direttore creativo esecutivo di Grey Italia.
Come nasce la scelta creativa di promuovere la chirurgia estetica attraverso logiche viral e di engagement?
Viviamo in un mondo volgare, popolato da annunci strillati, ragazze messe nella parte infima dell'intelletto, bassezza culturale che nemmeno un bisturi di un chirurgo potrebbe sistemare e così abbiamo pensato di stimolare una parte sempre meno praticata, quella del sorriso. La scelta del virale è nata soprattutto grazie al valore che il sito del chirurgo sta avendo negli ultimi tempi. E' un professionista che ha capito l'importanza del mezzo e del messaggio. E così ci è sembrato naturale affidarci alla logica viral. Seguendo comunque le indicazioni del cliente che erano proprio nella via di valorizzare il web. Una comunicazione sicuramente sofisticata e certamente non trash. Merito di tutti coloro che hanno lavorato: dal regista Mauro Vecchi alla casa di produzione Cow&Boys, al musicista Vittorio Cosma. insomma, bravi e belli tutti.
Che risultati sta avendo la campagna?
I risultati sono stati molto buoni, soprattutto calcolando che l'evento si è verificato in un sabato milanese molto affollato. La notizia è uscita come reale, ne hanno parlato quotidiani, blog, social network. La gente per strada era coinvolta e coinvolgente e le ragazze due bravissime attrici. Poi il tutto era finalizzato al gioco sul sito, dove comunque la permanenza media era sopra i 2 minuti. La cosa interessante da segnalare è che sul brief hanno lavorato esclusivamente creative donna (compresa la producer che ha seguito tutta la produzione). Quindi erano di parte, clamorosamente coinvolte e sono molto orgoglioso che loro abbiano portato questo progetto al termine. Hanno davvero creato un progetto, con un bellissimo claim finale, "Aiuta la bellezza nel modo giusto". Appunto.
In un periodo in cui il pubblico sembra scrutare con più attenzione il ruolo del corpo della donna nell'advertising, quanto è possibile percorrere questo tema con un tone of voice ironico?
Io credo per definizione alla esagerazione o al minimalismo della reclame. Tendiamo sempre a far sorridere di più o a far riflettere maggiormente o far sorridere in modo aperto. E' il nostro lavoro che cambia nel corso degli anni e dei tempi. Purtroppo credo che il corpo della donna sia sicuramente meno oltraggiato dalla pubblicità che da altre situazioni esterne al nostro dorato mondo. Basta leggere i quotidiani, guardare la tv, etc…
Nel mio lavoro ho sempre cercato di non usarlo in modo bieco e finalizzato solo a far "entusiasmare" il pubblico maschile. L'ironia ci salva sempre e dovrebbe salvarci sempre. Io credo che il più bel complimento che si possa fare ad una donna, almeno per me, è poterle dire "io con te sorrido, rido". Monica Vitti ci ha fatto innamorare con Antonioni ma l'abbiamo amata quando sapeva farci muovere tutti i muscoli della faccia con le sue interpretazioni solari e gaudenti. Purtroppo in pubblicità sono spesso le "bruttine" che hanno il compito di farci sghignazzare. Noi ci abbiamo provato con due bellezze vere e proprie, addirittura con due Miss. Speriamo di esserci riusciti, almeno un pochino.