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Prima di tutto occorre segnalare che, mentre la prima versione di EveryBlock era caratterizzata da una lista di 911 aggiornamenti relativi a news locali, recensioni di ristoranti, etc. di una specifica area geografica, il 'nuovo' EveryBlock contiene un campo in cui inserire post e aggiornamenti che possono essere automaticamente condivisi con gli utenti che vivono nella stessa zona.
Il nuovo sito tenta anche di incoraggiare le discussioni tra utenti, dando ai contributor più attivi speciali honors parzialmente basati sulla decisione degli altri utenti di ringraziarli per i consigli e commenti. Inoltre, gli stessi user possono ora crearsi un profilo personale inserendo foto, biografia, domande di interesse, etc.
Il lifting ha trasformato così la piattaforma in un vero e proprio social network, che offre anche la possibilità di seguire ("follow": vi ricorda qualcosa? ;-)) specifiche zone geografiche, in modo da essere sempre aggiornati. Inoltre, proprio come nel caso di Twitter, Facebook ed altre piattaforme social, EveryBlock offre la possibilità di postare messaggi diretti alle persone (geograficamente) vicine a sé.
Nonostante gli sforzi appena elencati per fare 'decollare' il progetto, l'idea del social dedicato alle pratiche di networking tra vicini di casa e persone che vivono in una stessa area non sembra dare ancora i risultati sperati: le statistiche di Febbraio mostrano come il sito abbia raccolto solo 220.000 visite uniche negli USA, cioè 450 al giorno per ognuna delle 16 città statunitensi coperte.
Probabilmente è l'idea di fondo della piattaforma che non regge: in effetti, gli stessi servizi di EveryBlock sono offerti in maniera indiretta (per esempio) da Facebook o Twitter, con la differenza che essi non offrono SOLO quelli.
Difficile indovinare il seguito del 'caso EveryBlock': se volete restare aggiornati ma non vivete in una delle 16 metropoli appena mostrate, potete seguire il blog dedicato, la pagina Facebook o l'account Twitter.
Long(?) life EveryBlock!