Tempo di fine anno, tempo perfetto per stilare resoconti e pianificare nuove attività. Inauguriamo oggi una mini-serie di classifiche sul branding, sull'advertising e sul marketing: iniziamo con l'elencare i dieci brand da non perdere di vista nel 2011. Per aver ridefinito un settore (e sé stesse) o per non aver mai perso rilevanza agli occhi della propria audience, queste marche nel 2010 hanno guadagnato forza e capacità di creare/sfruttare trend di mercato o socioculturali.. senza mai perdere la loro connessione autentica alla customer promise. Quali sorprese ci riserveranno nel 2011? Quali sfide affronteranno e come? L'elenco non vuole essere esaustivo e se non trovate le marche che vi aspettate.. forse è perché le ritroveremo in altre classifiche di prossima pubblicazione qui su Ninjamarketing!
10 - Beats by Dr. Dre
Nel 2010 gli auricolari alto di gamma firmati Dr. Dre - che costano dai 99$ ai 450$ - hanno di fatto creato un nuovo mercato per questo prodotto di "lusso/nicchia", anche grazie alle iniziative di co-branding sportivo (ad es. con i Red Sox). Riusciranno nel 2011 a rimpiazzare del tutto i fili bianchi onnipresenti grazie ai prodotti Apple?
9 - Glee
In uno scenario dominato da colossi "seriosi" quali Lost, Mad Men, Dr. House e Grey's Anatomy, Glee ha fatto breccia grazie ad uno stile anticonformista e mai proposto prima in tv: ironia, provocazione ed audacia per rendere cool un gruppo di liceali sfigati e per sottolineare il valore nella diversità individuale. Il tutto basandosi sul genere musical e divenendo parte della cultura pop. Guest stars, live tour, flash mob, app per il karaoke e OST CD hanno ingrandito la torta dei ricavi per questo telefilm divenuto case study: riuscirà nel 2011 a mantenere viva la brand leadership ed a rinnovare l'interesse dell'audience senza ripetersi?
8 - Burberry
Burberry, sotto la guida del Chief Creative Officer Christopher Bailey, emerge nel 2010 come uno dei brand più visionari sulle potenzialità di marketing del regno della moda. Nel 2010, Bailey ha ripescato le vibrazioni aristocratiche del brand che aveva perso negli anni e le ha attualizzate con sensibilità moderna: si pensi ad Art of the Trench (un social network celebrativo dell'iconico capo) ed il live streaming della sfilata autunno/inverno in 3D. Quali tecnologie sceglierà nel 2011?
7 - Marvel
Se Iron Man vi fa venire in mente Robert Downey Jr. ed un paio di blockbuster che hanno incassato più di 630 milioni di dollari negli Usa, siete nella maggioranza. Ma per i lettori di fumetti, Iron Man fa parte di un quadro più grande chiamato "The Avengers": un quadro che Marvel Entertainment ha intenzione di sfruttare al massimo nei prossimi anni. Dopo una corporate app perennemente in testa alle classifiche di popolarità di download, nell'estate del 2011 usciranno due nuovi film, Thor e Captain America (distibuiti da Paramount Pictures) e relativi merchandising, cartoni animati, prodotti di consumo, giocattoli ed altre possibili brand extension. Dimostreranno la validità del ruolo di incubatore di franchise per l'industria editoriale? Nascerà il definitivo business model crossmediale?
6 - McCafè
Con i McCafè, il 2010 ha consolidato la strategia di integrazione a lungo termine del caffè nei menu McDonald's. L'ingresso nel segmento ha dimostrato l'abilità dell'azienda di reinventarsi e di rendersi appealing a diversi consumatori, intervenendo sull'atmosfera dei locali e massimizzando le occasioni di consumo durante la giornata. Con l'introduzione a novembre della bevanda caramel mocha negli Usa, come risponderà Starbucks nel 2011?
5 - X-Factor
La controparte statunitense di uno dei format più diffusi e visti al mondo vende all'asta i diritti di product placement tra Coca Cola (presenza storica nella scenografia di American Idol) e l'eterna rivale Pepsi per l'edizione del 2011. Il prezzo d'offerta? Tra i 50 ed i 100 milioni di dollari. Ma qual è il vero valore d'esposizione derivante dal product placement nei programmi più seguiti? Può convertire i non utilizzatori? Quali saranno i futuri sviluppi legislativi in merito? E che ruolo avranno nel 2011 i talent format?
4 - Nintendo
Nintendo ha riscritto le regole del mercato dei videogame, trasformandolo da un mondo sedentario e solitario ad uno salutare e sociale. Al contempo, i videogiochi Wii hanno ampliato il target per età coinvolgendo anche coloro che non avevano mai manifestato interesse nei confronti dei videogiochi. In breve, nel 2010 Nintendo ha del tutto ridefinito la categoria merceologica di cui era pioniere, affermandosi come leader dell'interactive gaming. Ma cosa succederà nel 2011 quando si tratterà di contrastare e differenziarsi da Kinect per Xbox e Playstation Move?
3 - Android
Come non studiare la piattaforma smartphone che si espande più velocemente di tutte? A settembre 2010, Android ha raggiunto il 21,4% di quota nel mercato degli smartphone in Usa (fonte AdAge). Con lo sviluppo dei cellulari Droid da parte di Motorola, HTC e Verizon Wireless, chi emergerà vincitore in un campo di battaglia già saturo di iPhone e Blackberry?
2 -Groupon
Esploso nella seconda metà del 2010, il fenomeno Groupon porta con sé implicazioni non indifferenti sulle strategie e tattiche di pricing . Il 2011 sarà l'anno nel quale dovremo abituarci a fare i conti con una rinnovata concezione del potere contrattuale degli acquirenti... il definitivo (ed ultimo?) indizio del passaggio di controllo dei brand dalle imprese ai consumatori.
1 - Foursquare
L'altro ieri, il web era popolato da un sottobosco fatto di nickname, avatar e lurkers. Ieri, Facebook ha reso cool l'interazione online attraverso la propria reale identità per condividere con i propri amici cosa si fa, si pensa, si mangia, si vede e si compra. Oggi, nel 2010, Foursquare ha aggiunto l'elemento del "dove" succede tutto questo. L'emulazione da parte di Facebook Places ed il numero crescente di brand che richiedono partnership con Foursquare (History Channel, People, Mazda) porterà il location-based advertising e le sue frontiere al centro del dibattito nel 2011.
Conclusioni?
Questi dieci brand hanno in comune la capacità di guardare con spirito critico al business, di anticipare i bisogni dei consumatori anche in tempi difficili, di dedicarsi alla costruzione della marca a lungo termine. Nel 2010 hanno fatto e mantenuto promesse autentiche in grado di risuonare col mercato, utilizzando un'ampia schiera di strumenti creativi ed efficienti per rafforzare relazioni ed esperienze di consumo. Per seguire questi brand nel 2011 e trovare ispirazione nel loro modo di offrire valore:
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