Arriva la generazione 2.0, ma niente paura
Prendendo spunto da un articolo del Guardian, mi rivolgo soprattutto agli internauti genitori, ma anche a chi in generale passa un po’ di tempo della giornata a contatto con i bambini. Non sono certo un esperto di pedagogia né uno psicologo infantile, e sicuramente non custodisco la verità assoluta, ma nel mio piccolo voglio condividere con voi la mia esperienza (non ho ancora dei piccoli tutti miei, ma tra cugini e nipoti non posso lamentarmi).
Avrete notato che fin da molto piccoli sono molto attratti dalle tastiere e dalle schermate colorate dei nostri pc, ma soprattutto sembra che nascano già pronti ad utilizzarli, tant’è che ci sentiamo dire sempre più spesso le parole “posso vedere una cosa col tuo computer?”. Qualche anno fa, forse ancora oggi, si temeva di far diventare subito dipendenti i bambini lasciandoli troppo tempo a guardare lo schermo di un televisore o di un PC, ma siamo nel ventunesimo secolo, in piena era 2.0 per giunta. E allora in un mondo fatto di Social Network, banda larga, Augmented Reality, informazioni ed interazioni in tempo reale, vi dico di non avere più paura, perché in fondo basta solo un po’ di buon senso!
Il computer offre moltissimi spunti di interazione: con un po’ di pazienza potreste creare un angolino del vostro desktop tutto per loro, con cui aiutarli a sviluppare la loro creatività e fantasia, potenziare l’apprendimento con giochini appositi (vi dicono qualcosa Magic English, PC Genius o meglio ancora il Computer Kid?), senza contare il fatto che sarete voi stessi a selezionare i contenuti e le informazioni che vedranno.
Un consiglio per voi
Provate a mettervi in braccio i vostri bimbi ed aprire Youtube, ad esempio. Ottimo aiuto per trovare spiegazioni visive alle tante domande che la loro curiosità li porta a farvi, dare un volto ai personaggi delle fiabe, essere sempre pronti con le loro canzoni preferite, le scene dei cartoni animati e così via (ricordo che non c’era verso di far addormentare mio cugino se prima non ascoltava la sigla di un cartone, e dovemmo registrarla per potergliela far sentire a qualsiasi ora perché all’epoca Youtube non esisteva ancora). Ad essere del tutto onesti, poi, risulta infinitamente comodo come babysitter elettronica quando avete bisogno di quei 10 minuti per fare altro ma non vi fidate di lasciarli da soli davanti alla televisione (e vi direi che fate bene, se posso permettermi).
Insomma, se lo si usa in modo giusto, quindi facendo in modo che sia un’esperienza attiva per loro e senza esagerare, il PC non è affatto il mostro cattivo che qualcuno pensa. Potrete far imparare qualcosa ai vostri piccolini mentre si divertono, e poi magari li vedrete correre per controllare se è vero, perché no?
Provate a fidarvi di noi che in fondo siamo rimasti un po’ bambini, e forse non siamo venuti su così male anche usando il computer da piccoli, e lasciateli essere bambini 2.0. Vedrete che dopo tutto quel parlare, ridere, immaginare, osservare e correre in giro, poi saranno loro ad insegnare qualcosa a voi…