Prende il via oggi la due giorni milanese dello IAB Forum, l'evento annuale dell'associazione italiana che rappresenta gli operatori del mercato della comunicazione digitale interattiva.
Ospite d'onore sarà Chris Anderson, direttore della rivista Wired e autore del testo “The Long Tail”, uno dei lavori dedicati alle teorie che governano i modelli di business in Rete più importanti degli ultimi anni. Lo stesso Chris Anderson che pochi mesi fa, aveva annunciato la morte del web, causata dal cambiamento delle abitudini degli utenti nell'utilizzo di Internet.
Il sorpasso dell'advertising on line
Ed è proprio questo nuovo utilizzo della banda larga che a fine 2011, secondo le previsioni, permetterà all'advertising online di superare la raccolta pubblicitaria dei quotidiani e quella dei periodici (presi separatamente).
Ebbene si, la notizia che sicuramente sarà al centro dei dibattiti del Forum, viene fuori dal Nielsen Economic and Media Outlook, il rapporto semestrale che evidenzia i dati macroeconomici e di investimento pubblicitario.
Il Sole 24 Ore, poi, partendo dalla ricerca Nielsen, ha rielaborato i dati, stimando per la fine del prossimo anno una spesa di quasi 800 milioni di euro per gli spot online. Ben 100 milioni in più rispetto al 2010, per una crescita pari al 15%, che in periodi di crisi economica, non è affatto da sottovalutare.
I dati, evidenziano come la raccolta via Web supererà quella di quotidiani e periodici grazie soprattutto agli "spot search". Dove per search si intende la promozione legata alle attività di ricerca. In due parole, Google Ads.
Infatti, come riportato dal quotidiano economico: “...su un mercato complessivo della pubblicità online pari a 680 milioni di euro, in crescita del 12,6% sul 2009, oltre la metà (il 54%, 370 milioni) deriva dalla search e il rimanente 46% dal display (per semplificare i vecchi banner, ma non solo)...”.
Su questo punto, Roberto Binaghi, presidente di IAB Italia, in un'intervista ha dichiarato "Gli sforzi degli operatori si devono concentrare proprio sui trend più caldi del momento, che sono appunto: i social network e l'accesso ad Internet dai dispositivi mobili, che rappresentano il nuovo mercato. Le previsioni dicono che nel giro di qualche anno gli accessi alla rete mobile supererà quello delle reti fisse, nel mercato cinese sono già 750 milioni gli utenti connessi via smartphone".
Nuovi scenari
In un contesto dominato dalle multinazionali, si aprono quindi nuove prospettive da cogliere al volo, soprattuto per le PMI, cuore pulsante del tessuto imprenditotiale italiano. Attraverso il web, infatti, è possibile raggiungnere un pubblico decisamente più vasto rispetto alla pubblicità su carta, con un investimento minore di quello necessario per veicolare il messaggio attraverso i media tradizionali (Tv e radio).
Perchè, tenetelo bene a mente... le spese sostenute in pubblicità non sono un costo, ma un investimento!
E' possibile seguire la diretta dello IAB Forum su Webcast24