La rete è riuscita a dare voce e ad amplificare l’entità di alcune tematiche, da sempre scottanti, ma che attraverso la velocità divulgativa del web enfatizzano i loro effetti.
Di forte appealing la tematica ambientale, che viene utilizzata spesso dalle aziende per caratterizzare la propria politica attraverso concetti abusati come etica, ecosostenibile, a impatto zero. Oltre alla nascita di molte web tv tematiche dedicate all’ambiente, a magazine, il web può essere utilizzato anche per gestire le proprie attività.
La rete può diventare lo strumento per generare prodotti creativi, che riescono anche a diffondere una consapevolezza e una forte coscienza collettiva.
Parliamo di Green Generation, un progetto realizzato da un network di attivisti, una società di produzione che crede nella forza creativa generata dal basso.
Il sito web dedicato al progetto che prevede la realizzazione di un film corale, di forte impatto comunicativo, basato sui contributi inviati dagli utenti per denunciare la propria realtà. La scelta di personalizzare il messaggio attraverso una protagonista particolare, Green joy, una bambina virtuale che comunica il suo messaggio di speranza, icona della forza ambientalista e della possibilità del cambiamento.
Green Joy è diventato anche un volto a cui chiedere l’amicizia su facebook, una pagina con oltre mille contatti. Un progetto come Green Generation enfatizza le potenzialità della rete, le possibilità di utilizzo efficace degli strumenti del web 2.0. Questo è un modo originale per le aziende per enfatizzare il contributo degli utenti, conoscere la loro creatività, utilizzare le idee per generare nuovi contenuti.
La sensibilizzazione su determinate tematiche non può più avvenire in maniera lineare e diretta, le informazioni per essere interiorizzate vanno generate, condivise.
Il vero cambiamento può avvenire solo attraverso la collaborazione che non si limita ad essere virtuale, è anche qualcosa che si realizza nell’osservazione della realtà quotidiana. La realizzazione di un film collettivo è solo una delle opportunità che offre la rete, perché green generation dimostra che oltre al citizen journalism, ai contenuti condivisi, la rete offre la possibilità per chi la sa cogliere di generare movimenti ideologici, e di velocizzare i tempi di condivisione.
La grande opportunità per chi saprà coglierla, sarà la possibilità di generare quella coscienza collettiva di cui parla Edgar Morin, che si basa su un sentire comune, che pone la sua enfasi in uno strumento che amplifica ogni nostra azione, esasperandone gli effetti.
In questo caso il risultato potrebbe essere la rapidità del cambiamento, iniziando non più dal bombardamento informativo, ma dalla possibilità che viene offerta a noi cittadini/ fruitori di dare valore a cosa realmente interessa alla nostra mente e tocca la nostra sensibilità.