La Ridondanza Informativa è un concetto associato al numero esponenziale di informazioni disponibili, alla rapida diffusione dei contenuti, alla remixabilità e alla conseguente ri-diffusione degli stessi.
Secondo l’approccio di Paola Dubini e Mario Campana del centro Ask Bocconi (Art, science and knowledge Bocconi), internet è talmente diffuso come mezzo di comunicazione e informazione, da potersi considerare "uno dei tanti supporti cui il consumatore di contenuti può accedere".
Essenzialmente internet viene paragonato a tv, radio, quotidiani, periodici e libri, ma ciò che lo rende unico/diverso è l’interattività, che attraverso la facile condivisione dei contenuti, è la causa maggiore della ridondanza informativa.
La ricerca Bocconi "Costruirsi un’opinione: le mamme e la ridondanza informativa", intervistando 720 mamme utilizzatrici di tecnologie (tv, radio, quotidiani, periodici, internet e libri), ha profilato le loro abitudini di utilizzo di questi media:
Utilizzando questi dati, le mamme sono state classificate in 5 profili:
Mamma Partecipativa (22,6% del campione) è una mamma capace di governare la ridondanza informativa, utilizza sia le nuove tecnologie che le tradizionali, condivide e crea nuove informazioni.
Mamma Relazionale (22% del campione) è una mamma che si informa per prendere decisioni che condizionano la vita familiare, predilige le relazioni personali nella selezione della fonte e dei contenuti.
Mamma Ancorata al Contenuto (20,6% del campione) è una mamma che riduce la ridondanza informativa attraverso la selezione e l’attaccamento al contenuto e all’autorevolezza della fonte.
Mamma Iperselettiva (19,1% del campione) è una mamma che riduce la complessità, limitando la ricerca di informazioni e prediligendo le fonti generaliste.
Mamma che si Abbuffa (15,7% del campione) è una mamma che affronta la ridondanza informativa, ma che pur utilizzando sia le nuove tecnologie, che le tradizionali, preferisce quelle più generaliste.
Se da un lato la ridondanza informativa rende i consumatori più consapevoli nella selezione fonte/contenuto, dall’altro permette di soddisfare fabbisogni di informazione e conoscenza specifici.
La mamma all’interno della famiglia assume il duplice compito di decisore d’acquisto e suppoto informativo nelle scelte dei figli.
Se quindi è vero che non tutte le mamme possono definirsi alpha moms, è anche vero che "sono web 2.0 anche quando non usano internet".
Il report completo della ricerca “Costruirsi un’opinione: le mamme e la ridondanza informativa” è scaricabile gratuitamente cliccando qui (se il link non funziona, clicca qui).