Dimenticatevi Pamela Anderson e le altre bagnine di Baywatch, dimenticatevi Victoria Silvertstedt , le conigliette di Playboy, i capelli platinati e gli stereotipati sorrisi ammiccanti, qui si parla di Suicide Girl. Tatuaggi, piercing, capelli coloratissimi e dreadlocks, trucco appariscente e abbigliamento sopra le righe fra lo stile dark e il fetish, ecco, così sono state definite, le nuove icone di bellezza… non conventional, of course!
Ma andiamo con ordine. Suicide Girls, il nome usato per la prima volta da Chuck Palahniuk, uno dei più grandi scrittori contemporanei nel suo romanzo Survivor, è un sito creato da Suhl e Mooney nel 2001 per poter vedere, come candidamente dichiarano, delle belle ragazze punk nude. Il sito è dedicato a ragazze bellissime, alternative e lontano dagli stereotipi propinati dai media, ragazze che sanno quello che vogliono e sono padrone del proprio corpo, protagoniste di servizi fotografici softcore il più delle volte ideati da loro stesse. Ma soprattutto il sito è un enorme community con profili utenti, gruppi tematici, forum e sezioni dedicate alla cultura popolare ed alternativa, il tutto con un iscrizione a pagamento. Negli ultimi mesi però molte Suicide Girls sono andate via sbattendo la porta, perché è venuta a mancare la loro libertà e si sono (finalmente?!) accorte di essere trattate solo come oggetti di merchandising…
CurrentTv ne ha svelato i segreti in un documentario, intervistando una Suicide italiana, ma è andato oltre cercando di approfondire un fenomeno sempre più diffuso in tutto il mondo tra le giovani o giovanissime studentesse. Sono sempre di più le cam girls, in Italia ma anche in Francia e in Gran Bretagna come svelano recenti studi, ovvero ragazze che per qualche regalo o per mille euro al mese si spogliano davanti alla webcam dei propri computer. Queste le cifre del businnes: 12/15 euro per comprare il contatto mail o msn, circa 40 euro per avere il numero di cellulare, 3 euro al minuto per stare in un privè e da 1,50 a 2 euro al minuto per le telefonate erotiche. In molti casi però le ragazze sono disposte anche a passare dall’on line all’off line, incontrando le persone conosciute in chat.
Ovviamente differenti le motivazioni che spingono le ragazze (ma anche i ragazzi: sono sempre di più i cam boys) a vendere il proprio corpo o la loro immagine: c’è chi ha bisogno di soldi per poter studiare o pagare l’affitto e vede in questo l’opportunità di un lavoro facile che non prende molto tempo (basta visitare qualche guida on line su come fare soldi in internet lavorando da casa per sapere come diventare una cam girl) o chi lo fa solo perché desidera esibirsi ed essere guardata…
Personalmente credo che nessuna delle due motivazioni sia giustificabile né comprensibile, ma c’è chi pensa il contrario, chi pensa che ognuno sia libero di fare di se stesso e del proprio corpo ciò che desidera. Mi chiedo però: al giorno d’oggi questa è davvero una scelta indipendente o una cam girl è in realtà una vittima, forse condizionata dai finti valori e dai canoni che l’attuale società ci impone?