Chi di voi non ha mai pensato che non sarebbe poi tanto male capire cosa ci circonda, quali sono le nostre prospettive, come vediamo il mondo attraverso gli occhi degli uomini che vivono la realtà.
L'idea di costruire un sito che faccia storia perché ci parla della storia che ci unisce tutti è un'idea che ondeggia nella testa di un sacco di creativi e studiosi di mezzo mondo e tanti si sono buttati in questa impresa, secondo loro, inenarrabile.
E via con una serie di prelibatezze tecniche e scelte di contenuto di altissima portata filosofica, per autodichiararsi alla fine di tutto centro semantico del nuovo mondo e vero specchio dei tempi che corrono. In molti casi si è cercato di fare il passo più lungo della gamba, investendo in know how esageratamente specializzato, ma che non possedeva in nessun senso le concezioni 2.0 ormai essenziali per esistere ed essere un riferimento nel mondo web.
Un po' ce lo aspettavamo, ma non eravamo poi tanto convinti, che un sito del genere non fosse il frutto delle riflessioni dei centri di cultura internazionali, né dei dipartimenti delle università, ma semplicemente un tassello della strategia a largo raggio di un'azienda con grandi creativi.
Lee, storica azienda di jeans, ha chiesto ai propri users di inviare un'immagine e un breve testo in grado di raccontare la storia dei nostri tempi. Le immagini migliori sono pubblicate sul sito makehistory.eu e in palio per quelle premiate ci sono €50.000 e la possibilità di vedere le proprie foto pubblicate su riviste e utilizzate all’interno dei flagship store Lee.
Il progetto Make History rientra nella campagna generale "Unconventional" pensata per attirare, coinvolgere e soprattutto stabilire un dialogo serrato e costante con le tendenze giovanili.
Una nuova forma d'advertising user generated, in cui gli utenti divengono le direttrici principali per comprendere il senso della realtà, per assaporare i gusti in voga e soprattutto per iniziare a guardare verso il futuro con l'occhio di chi ne conosce gli spazi.
Nella gallery si susseguono ragazzi cinesi che giocano a basket sognando Jao Ming, donne portoghesi che sorridono guardando l'Oceano, anziani inglesi che sorseggiano coca cola degustandone le sensazioni gustative, operai italiani che sposano badanti rumene per amore solo per amore.
In pochi scatti la vita che viviamo.