Dobbiamo confessarvi che in questi giorni nel clan di NinjaMarketing il dibattito sul Fifa World Cup GERMANY 2006 è accesissimo: chi non si perde una partita, chi organizza nella piazzetta adiacente al nostro studio megaraduni in occasione di ogni match azzurro, chi odia il calcio, chi tifa Ghana per motivi ideologici, chi disprezza tutto il marcio che c'è dietro il calciomercato, chi approfitta delle partite per incontri 'malandrini'...
Di tutto di più: abbiamo scoperto che ognuno di noi vive l'evento in maniera del tutto personale.
Ma al di là di ogni strategia di marketing dei grandi marchi/sponsor della chermesse sportiva mondiale, questa mattina a Napoli è stato divertente vedere con che tempismo bande di allegri giovanotti hanno fatto della febbre da finale un 'momentum' di marketing!
Oltre alle solite trombe e bandiere di rito, la città è invasa da venditori di manifesti funebri che 'celebrano' la morte della nazionale francese sotto le reti degli azzurri.
L'idea non è originalissima ma ci ha fatto riflettere sulla necessità, per creativi e strateghi (e vi assicuriamo che i giovani venditori in questione incarnano a pieno queste due qualità), debbano distaccarsi dalla vecchia abitudine di seguire pedissequamente, negli anni, un rigido allinamento ad preciso ed unico concetto di comunicazione.
Sembrerebbe, invece, che nella società contemporanea premi più la capacità di essere sensibili ai continui mutamenti in corso, di essere attenti a ciò che il pubblico 'prova', di essere, praticamente, culturalmente attuali.
Noi il manifesto lo abbiamo comprato. Del resto la città intera (vetrine di negozi, finestre private, lunotti di auto e parabrezza di motorini) si univa al cordoglio dei 'vicini' francesi.
Meditate gente, meditate...