La lotta dei magazine per soli uomini per accaparrarsi pubblicità è appena iniziata. MediaWeek sostiene infatti che molte categorie pubblicitarie stiano progressivamente abbandonando le riviste maschili per dirigersi verso i mezzi di comunicazione interattivi.
Secondo Mediaweek Monitor i magazine maschili riporteranno un declino ben del 4 % nelle inserzioni pubblicitarie nel mese di giugno.
Tra le categorie chiave che stanno abbandonando il mezzo, il settore automobilistico, quello degli alcolici, e l’elettronica, sostiene Chris Mitchell, vicepresidente ed editore di Condé Nast's Details.
Questo nonostante - secondo quanto afferma TNS Media Intelligence - gli investimenti pubblicitari in aprile abbiano subito un incremento del 7.7 % e del 23,1%, rispettivamente nel settore automobilistico ed in quello di vino, birra ed alcolici.
"Sono tantissimi i punti a convergere", sostiene Steve Lanzano, MPG executive vp e general manager. "Molti libri ormai vanno direttamente online oppure anticipano l’edizione cartacea perché i giovani ottengono tutte le informazioni che vogliono attraverso internet. E soprattutto, non hanno intenzione di aspettare un mese per leggerle sul magazine".
Per stare al passo con le abitudini dei lettori, molti magazine stanno già rendendo i loro contenuti disponibili su altri media.
Integrare i magazine con le offerte digitali – già una priorità per la maggioranza dei publishers – potrebbe essere uno dei modi per accrescere i business.
Peter Hunsinger, vp ed editore di GQ dichiara "La sfida è creare la formula di contatto onnipresente che i pubblicitari richiedono".