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  • Cosa significa davvero fare branding e quali sono le regole nel 2023

    Il brand è l’anima di qualsiasi azienda e fare branding nel modo giusto significa comunicarne i valori, non solo i prodotti

    20 Gennaio 2021

    In cosa consiste fare branding e perché è importante avere una brand strategy che funzioni? Vediamo insieme le regole e le tendenze da non perdere per fare branding, in modo creativo ed efficace, nel 2023. Alla fine di ogni anno, oltre a stillare la classica lista dei buoni propositi, fantastichiamo su cosa accadrà nell’immediato futuro. Quali saranno le tendenze dei prossimi mesi, gli eventi da ricordare e quelli da depennare con un mega pennarello indelebile. Cosa succederà nel mondo, in generale, e nel favoloso universo del web e del digital marketing, in questo tanto atteso 2021? Riponiamo parecchie aspettative in questo anno, probabilmente sarà un periodo di transizione e cambiamenti, in cui dovremo ricalibrarci ancora e definirci, per una nuova era.  Possiamo confermarvi, senza ombra di dubbio, che i riflettori saranno puntati sul brand e su come fare branding, nel modo più creativo ed efficace possibile.

    Il valore del brand

    Non è un mistero, stiamo dando sempre più importanza all’esperienza d’acquisto oltre che al prodotto acquistato. Autenticità, fiducia, trasparenza e servizio clienti, sono diventati tutti elementi decisivi per i consumatori di oggi.  In effetti, le statistiche sui brand raccolte da Havas Group dimostrano che il 77% dei consumatori supporta i marchi che raccontano e condividono i propri valori. Acquistiamo un prodotto non solo per il suo effettivo utilizzo, ma per i valori percepiti e definiti dal brand in questione. Come un’azienda non è solo i prodotti che vende, anche il marchio non è solo la somma degli elementi visibili, ossia logo, colore e font, ma anche la personalità e i valori dell’azienda stessa. In sostanza, il brand è l’insieme di tutti quei valori percepiti da parte dei consumatori, di un prodotto o un servizio fornito. E se volessimo dirla alla Jeff Bezos, il CEO di Amazon, il brand è ciò che gli altri dicono di noi quando non siamo nella stanza. LEGGI ANCHE: Quando i brand toccano i fili dell’alta tensione: La Molisana e altri illustri scivoloni

    Come creare e definire il proprio brand

    Abbiamo detto che il marchio si riferisce al modo in cui le persone percepiscono l’azienda. Creare ed elaborare un brand significa lavorare attivamente per definire la percezione unica e coesiva dell’azienda prestando particolare attenzione a tutti gli elementi, come il web design, la tipografia e i colori. Affinché un’attività abbia successo, dobbiamo concentrarci sul marchio, sulla sua identità di marca e sul processo di branding. Tutti e tre questi ingredienti sono essenziali. fare branding

    Perché è importante fare branding

    Costruendo e definendo il marchio, costruiamo anche il nostro business. Ciò può influenzare il modo in cui il pubblico di destinazione percepisce la nostra attività, aumentare la consapevolezza del brand e generare nuovi affari.  Può mostrare al pubblico di destinazione perché la nostra azienda sia la scelta migliore distinguendoci dai nostri competitors e rendendo la nostra attività memorabile su tutte le piattaforme. Il marchio diventa il fattore più influente quando i clienti devono decidere tra due o più prodotti Il brand può anche rafforzare il rapporto tra l’azienda e i suoi clienti. La lealtà e il riconoscimento in un marchio possono anche trasformare i clienti in brand ambassadors e influencer che sosterranno e condivideranno servizi e prodotti.  I clienti non sono gli unici a diventare più fedeli, ma anche i dipendenti andranno fieri di far parte di un’azienda di cui riconoscono i valori. Fare branding significa dare un’identità all’azienda, favorendo una connessione più intima tra il luogo di lavoro e i lavoratori. LEGGI ANCHE: Come e perché creare le web personas per il tuo sito web

    Definizione di Branding

    Il branding è il processo di creazione di un’identità distinta e unica per un’azienda nella mente del pubblico di riferimento e dei consumatori. Al livello più elementare, il branding è costituito dal logo, dal design visivo, dalla mission e dal tono di voce di un’azienda. Ma l’identità del marchio è determinata anche dalla qualità dei prodotti, dal servizio clienti e persino dal prezzo dei prodotti o dei servizi.

    4 passaggi per fare (bene) branding

    Ora che abbiamo chiarito cosa sia un brand e l’importanza di fare branding nel modo giusto, vi sveleremo 4 regole fondamentali da tener presente per creare e definire la strategia migliore.

    1.Identificare il target di rifermento

    La ricerca del pubblico di destinazione è uno dei primi passi da fare. Affinché le persone amino il nostro brand, devono essere in grado d’identificarsi e connettersi con esso. Di conseguenza dobbiamo conoscere il nostro target e decidere a chi vogliamo rivolgerci. Le domande che dobbiamo fare per trovare il nostro pubblico di destinazione e comprenderlo meglio sono:
    • chi utilizzerà il nostro prodotto
    • chi è il nostro cliente perfetto
    • perché abbiamo dato vita alla nostra attività

    2.Definire la propria dichiarazione d’intenti, valori e vantaggi

    Se non definiamo chi siamo come azienda, l’intero processo di branding risulterà disorganizzato. Una dichiarazione d’intenti ci aiuterà a determinare i nostri obiettivi, e questo è, in primis, lo scopo di ogni attività, trasmettere al pubblico di destinazione il proprio valore. Dobbiamo far comprendere alle persone perché la nostra attività è stata creata e perché clienti e potenziali clienti dovrebbero dar attenzione proprio al nostro brand. Concentrandoci sui valori della nostra azienda e sui vantaggi che può offrire, possiamo assicurarci che il brand da noi creato sarà unico. Inoltre, chiarirà anche ai nostri clienti perché dovrebbero scegliere la nostra azienda invece di preferire altri brand.

    3.Costruire una brand identity

    Ci sono due elementi fondamentali per costruire una brand identity: risorse visive e voce del marchio. La brand identity aiuterà il pubblico di destinazione a riconoscere il nostro marchio e, soprattutto, a ricordarlo. brand identity

    3.1 Progettare le risorse visive

    Ogni elemento del brand, come il logo, il claim, la voce e le immagini devono comunicare la nostra dichiarazione d’intenti, valori e vantaggi. Dobbiamo decidere combinazioni di colori, caratteri e icone che utilizzeremo per comunicare tutto ciò che le persone dovrebbero sapere sull’attività. Il colore, in particolare, è estremamente potente. Secondo Reboot, utilizzando un colore distintivo possiamo aumentare il riconoscimento del marchio fino all’80%.  La scelta non sarà dettata semplicemente da gusti personali ma dobbiamo considerare invece le connotazioni universali associate a ogni colore. In questo modo, possiamo evocare sentimenti e idee specifiche.  Se non troviamo un font che ci rappresenti pienamente, possiamo anche optare per un carattere unico e personalizzato.

    3.2 Identificare il tono di voce

    È importante decidere il nostro tono di voce, ossia il modo in cui comunicheremo con i clienti. Risponderanno meglio a un marchio giocoso e bizzarro o più professionale? Dobbiamo assicurarci di utilizzare lo stesso tono di voce in modo coerente e su tutte le diverse piattaforme. La voce del tuo marchio corrisponderà anche alle nostre risorse visive. Ad esempio, se abbiamo utilizzato una combinazione di colori audaci, l’abbineremo a un tono di voce più informale e giovanile.

    4. Integrare in modo coerente il marchio

    Dopo aver creato il marchio, è il momento di applicarlo sulle diverse piattaforme. Deve essere integrato completamente per garantire che i clienti vedano il marchio ogni volta che interagiscono con la nostra attività. Dal sito web al servizio clienti, il marchio deve essere sempre visibile.  Il sito web è probabilmente la piattaforma in cui avverrà la maggior parte dell’interazione tra marchio e clienti. Quindi andremo a utilizzare solo elementi che fanno parte del marchio: colori, logo ma anche tono di voce. LEGGI ANCHE: Social media marketing: 25 previsioni che segneranno il 2021

    Suggerimenti per fare branding

    Essere coerenti

    Uno dei passaggi fondamentali per il successo del marchio è applicare in modo coerente elementi come schemi di colori, tipografia e tono di voce su tutte le piattaforme. Sia che il pubblico di destinazione stia visitando il nostro sito web, scartando il packaging di un prodotto o interagendo con noi sulle pagine social, dobbiamo mostrare il nostro marchio nello stesso identico modo. Prestando attenzione alla coerenza, ci assicureremo che le persone riconoscano facilmente il marchio e ci percepiranno come un’attività affidabile. In effetti, secondo Lucidpress, le aziende che hanno rappresentato i loro marchi in modo coerente hanno ottenuto un aumento del 33% delle loro entrate.  Ma anche la flessibilità è importante. Un brand deve svilupparsi gradualmente, ma se ci rendiamo conto che il marchio attuale non ha un grande impatto, dobbiamo essere flessibili e apportare le modifiche necessarie.

    Essere originali

    Conoscere le strategie dei nostri competitors è importante, ma non dobbiamo essere ossessionati da quello che gli altri fanno, altrimenti finiremo per assomigliarvi. Nessuno vuole essere la copia sbiadita di un altro brand. Più unico e originale sarà la nostra attività, più resteremmo impressi nella mente delle persone.

    Creare la giusta strategia di marca

    Dobbiamo creare una strategia di marca fatta apposta per noi e i nostri obiettivi. Prefissato un traguardo, saremo in grado di raggiungerlo passo dopo passo, tenendo sotto controllo ogni mossa e cambiando strada quando è necessario per trovare il giusto equilibrio e per far crescere la nostra attività.

    Personificare il marchio

    I marchi di successo hanno una la propria personalità e identità. Poiché l’obiettivo di fare branding è promuovere le relazioni tra l’azienda e il suo pubblico di destinazione, dovremmo pensare al nostro marchio come a una persona reale. Ovviamente se stiamo facendo personal branding, sarà più semplice dar personalità al marchio in quanto possiamo trasferire in esso tutto ciò che fa parte di noi: esperienze, interessi e valori.

    Creare delle linee guida per definire il brand

    Sia che stiamo lavorando con un’agenzia di branding, un designer o utilizzando dei modelli, è importante creare delle linee guida per il definire e concretizzare il nostro brand. Stiamo parlando di un documento che contiene tutte le informazioni importanti sul marchio, come la storia, le tavolozze di colori, la tipografia, le variazioni del logo, che tono di voce utilizzare, ecc… Un documento di riferimento a cui tutti i dipendenti possono accedere per comprendere meglio cosa sia il nostro brand e, di conseguenza, i valori dell’azienda. Dopotutto, saranno loro a trattare direttamente con i clienti. Quindi, è importante che conoscano la storia e la voce del brand. LEGGI ANCHE: Come guadagnare e mantenere la fedeltà dei clienti sul lungo periodo

    Fare branding: le tendenze per il 2023

    Così come i brand si rinnovano, anche le tenenze cambiano di volta in volta. I marchi devono reinventarsi per restare attuali ed essere impattanti col tempo. Grafiche, elementi visivi e non, tutte le caratteristiche di un marchio che una volta sembravano moderne e all’avanguardia diventano improvvisamente obsolete e antiquate.  Ecco una lista dei trend da tenere sott’occhio per questo 2021, idee e ispirazioni per continuare a fare branding, nel modo giusto, anche nei mesi a venire. LEGGI ANCHE: I primi rebranding del 2021: Burger King, Pfizer, Coursera e SEMrush Guardando tutte le tendenze per il nuovo anno, vedremo un chiaro spostamento verso la personalizzazione e la connessione. Mai prima d’ora il lato umano del brand è stato così rilevante: la relazione marchio-cliente riguarda meno le transazioni e più l’interazione e le emozioni.  Le persone parlano con i brand sui social media, attendono le e-mail inviate dai loro brand preferiti, e fanno clic sui loro annunci ogni volta che li vedono.

    Less is more

    Il minimalismo sarà il trend più visto quest’anno, ma questa non è certo una novità. Le tendenze dei prossimi mesi vedranno loghi con linee sottili e pulite, spazi vuoti, icone e illustrazioni piatte, mentre i font saranno classici e molto semplici.

    Linee geometriche semplici

    Essere minimal significa soprattutto rifarsi alla semplicità e alle linee geometriche di base, quelle semplici e intuitive. Motivi geometrici che ci riportano alle origini, ma con una nuova visione. Un’altra tendenza è quella di utilizzare simboli classici, monogrammi e abbreviazioni. I motivi geometrici, inoltre, possono essere utilizzati per creare un’estensione del marchio: grandi blocchi di grafica ripetuta per creare un aspetto ipnotico, come quello di una carta da parati. I modelli però non sostituiscono i loghi o le immagini principali. Vanno collocati al posto giusto, come in un annuncio, o su una t-shirt, o ancora lo sfondo di una pagina web. I motivi geometrici stimolano e, nello stesso tempo, distraggono il cervello umano, rendendoli perfetti per quei brand che vogliono che il logo sia il protagonista di tutta la scena. Inoltre se il nostro logo è minimal, potremmo persino essere in grado di usarlo come un pattern.
    Brand design by oktagon

    Disposizione insolita

    Un’altra tendenza per rinnovare il proprio brand è quella d’infrangere le regole dalla composizione. L’asimmetria ma anche l’equilibrio visivo sono due aspetti da tenere a mente quando si parla di composizione.

    Design fuori dal comune

    fare branding
    Branding design by Wintrygrey
    Se il nostro pubblico di riferimento fa parte di un mercato giovane, allora anche il nostro modo di fare branding avrà un’unicità distintiva, sarà insolita e bizzarra. L’uso d’immagini uniche, divertenti o stravaganti, è un ottimo modo per non passare inosservati. Non dobbiamo aver paura di sperimentare. Gli animali antropomorfi sono una scelta molto popolare, soprattutto se indossano abiti eleganti e formali, per accentuarne l’assurdità. Ma distinguersi significa non solo fare quello non che fanno gli altri, ma soprattutto sentirsi liberi di provare uno stile originale che se si adatta alla personalità del nostro marchio. Altri trend prevedono inoltre la sovrapposizione tra elementi e testo, ma anche distruzione del testo e l’uso di caratteri insoliti. 

    Fare branding, cioè dare un volto al brand

    Siamo essere umani, animali socievoli e curiosi, a cui piace vedere, specialmente nei post sui social media, altri esseri umani. Ultimamente i designer di branding si stanno rendendo conto di questo e stiamo vedendo molte più immagini di persone che rappresentano il marchio, in particolare volti espressivi e con personalità. Il trend più in voga è quello di usare una rappresentazione illustrata di una persona reale. Ciò non solo consente un migliore controllo sul risultato finale, ma apre anche opportunità per diversi stili artistici, che possono comunicare il tipo di marchio che siamo.
    Brand design by bubupanda

    La bellezza dell’imperfezione

    Ci sono persone che amano l’imperfezione, per loro è essa stessa la vera perfezione. Il design del marchio intenzionalmente imperfetto, solitamente combinato con illustrazioni e tipografia scritta a mano, risuona bene con un pubblico più giovane e anticonformista. Questa tendenza del marchio nasce come risposta al design pixel-perfect del passato e per molti di noi, quel tipo di perfezione, genera sospetto e finzione. Ovviamente prima di spostarci verso questo trend, dobbiamo sempre tener presente il nostro target di riferimento e considerare se è il caso di adottare un tale cambiamento.

    Andare oltre i colori convenzionali

    Il marchio tradizionale postula che schemi di colori semplici e coerenti siano i migliori perché i consumatori imparano ad associare il marchio ai quei colori chiave. Tutto ciò è vero, ma allo stesso tempo limita le potenzialità del nostro brand.  Cosa succederebbe se esprimessimo la nostra identità di marca con schemi di colori più complessi, utilizzando colori diversi per dare significato a ciascuno dei nostri prodotti? La soluzione sarà quella di espandere la tavolozza dei colori del nostro marchio a una varietà di colori nuovi, più potenti. Nel 2021, saranno i colori intensi e significativi a esprimere ciò che rappresenta un brand. Ecco perché vediamo sempre più marchi testare combinazioni di colori non convenzionali e tinte non naturalistiche, sia per variazioni che intensità. Queste tonalità d’impatto funzionano sia separatamente che insieme, e possono raccontare molto di più su un marchio o un prodotto rispetto a un colore solito e già visto.
    Branding design by Virtuoso

    Fare branding è schierarsi apertamente e prendere posizione

    Lo sappiamo e lo abbiamo ripetuto più volte, non è un bel periodo per nessuno. Le persone lo sanno, prendono posizioni in ogni campo, si fanno un’idea e lo stesso vale per le aziende. Soprattutto per i mercati più giovani come Gen Z e Millenials, i consumatori si aspettano che i marchi che seguono assumano una posizione sociale, ambientale o economica.  Ecco perché una delle tendenze del marchio del 2021 è quella di schierarsi a favore o contro qualcosa, prendere posizioni su questioni importanti, e idealmente sarà la stessa posizione del nostro pubblico di destinazione. Come far trapelare la nostra posizione?  Ci sono diversi modi. Nei materiali di branding, in modo che le persone sappiano di cosa ci occupiamo. Parlarne sui social media funziona, attraverso gli influencer, per esempio. Anche il design del marchio dovrebbe riecheggiare la nostra posizione, ad esempio, presentando immagini ecologiche e ambientali nel logo e sul sito web, o pubblicando delle foto per dimostrare il nostro attivismo.

    Un viaggio coinvolgente

    In questo 2021, le persone si aspettano di ricevere non solo un prodotto ben progettato, ma si aspettano anche di fare un viaggio, un’esperienza.  Grazie alla crescente quantità di acquisti online, l’esperienza dell ’unboxing è ora più cruciale che mai. Marchi e designer riflettono sull’intero processo di apertura di un pacchetto e ne fanno un’esperienza unica, assicurando che anche il più piccolo dettaglio affascinerà il cliente mentre apre la scatola, scarta e scopre i prodotti.
    fare branding
    Via Burly Fellow

    I vantaggi del branding

    Investire nell’identità del proprio marchio non è solo un divertimento, ma ha molti vantaggi reali che possono aiutare la vostra azienda a crescere e ad avere successo su larga scala. I vantaggi di un marchio forte includono:
    • Aumento delle vendite.
    • Fidelizzazione e riconoscimento dei clienti.
    • Contribuire a creare una missione o uno scopo aziendale chiaro e stimolante.
    • Contribuire a creare una forte cultura aziendale in cui i dipendenti amino ciò che fanno.
    • Attrarre talenti di alta qualità per far crescere ulteriormente l’azienda.
    • Sviluppare una forte brand equity che ci aiuti a distinguervi dalla concorrenza.
    La costruzione di un marchio forte richiede tempo, ma lo sforzo vale la ricompensa.

    E non dimentichiamo che per fare branding…

    Qualsiasi sarà la tendenza che adotteremo per fare branding, non dobbiamo mai dimenticare che il nostro brand non sarà mai statico, ma è qualcosa di vivo e dinamico. È un elemento fondamentale che ci aiuterà a far crescere la nostra attività, e dopo aver creato una brand identity, il lavoro non è di certo finito. Richiede attenzione, coerenza e, come in ogni cosa, passione. Fare branding nel modo giusto significa creare fiducia nel pubblico di destinazione e ci permetterà di essere supportati, e creare una connessione vera con le persone.