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8 tipi di contenuti che non dovresti più postare sui tuoi canali social

Less is more è ormai riconosciuto come un principio cardine anche nel digital marketing, a cui bisogna attenersi per ottenere risultati efficaci online e per essere ricordati dai potenziali clienti.

Se, dunque, siamo tutti d’accordo che pubblicare contenuti minimal, lineari, chiari e non ingolfare i feed dei social sia la scelta più giusta per i marketer, oggi parliamo di un principio altrettanto valido e imprescindibile: good is more.

Ti è mai capitato d’imbatterti sui social in un post scritto veramente male? Oppure in un’immagine sfocata, una grafica incomprensibile o, peggio, piena di colori e scritte che confondono senza informare?

Bene quelli sono i contenuti che non dovresti mai pubblicare sui tuoi canali social.

Vuoi sapere quali sono nello specifico? Vediamoli insieme.

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1. Contenuti eccessivamente promozionali

Vendere! è un imperativo non ammesso sui social media. Ciò che pubblichi sulle tue pagine social dovrebbe raccontare qualcosa sul tuo brand e sulla tua azienda e non incitare, sterilmente, i tuoi follower ad acquistare da te. L’emozione è il sentimento da cui parte la voglia di seguirti, condividere, e,in seguito acquistare da te.

Cerca di seguire lo schema del 5 – 3 – 2. Di cosa si tratta? Ogni 10 contenuti che pubblichi:

  • 5 dovrebbero essere condivisi da altre pagine.
  • 3 dovrebbero essere contenuti creativi che hai prodotto tu stesso.
  • 2 dovrebbero puntare all’umanizzazione del tuo brand: contenuti divertenti o rilassanti che parlino della tua azienda in modo estremamente personale.

2. Post virali, ma irrilevanti

Sicuramente può sembrare molto divertente ripubblicare un contenuto super virale, un meme divertente che spopola sui social per un breve o lungo lasso di tempo. Ma è probabile che il tuo pubblico abbia già visto questo contenuto su altre pagine ed esso non aggiunga niente di efficace alla tua attività social.

Concentrati, più che altro, ad intercettare il flusso di preferenze del tuo pubblico e fornisci contenuti più pertinenti possibili. Magari rivisita quello stesso contenuto riproponendolo in una chiave che lo leghi al tuo brand.

3. Contenuti negativi o dispregiativi

Se un cliente esprime una nota negativa sulla tua azienda la cosa migliore che puoi fare è essere gentile. Rispondere in maniera sgarbata o offensiva, probabilmente, ti darà soddisfazione per i primi cinque minuti, ma poi minerà la tua immagine sui social.

Cerca sempre di riportare la conversazione sui toni pacati che vuoi che caratterizzino il tuo modo di fare business e tenta di risolvere la questione offline, lontano da occhi indiscreti.

Discutendo con calma del problema o del disservizio potresti addirittura riconquistare la fiducia del tuo cliente.

LEGGI ANCHE: Breve guida agli errori più comuni dei brand sui social media

4. Post con errori grammaticali e ortografici

Leggi e rileggi benissimo i tuoi post prima di pubblicarli. Un errore grammaticale può significare per la tua azienda un vero e proprio strafalcione social-e e anche un semplice errore di battitura potrebbe trasformarsi in una gogna mediatica.

5. Contenuti incoerenti con il brand

I social media rappresentano un’estensione del tuo brand. I contenuti che pubblichi sui social dovrebbero mantenere un tone of voice sempre coerente con quello che la tua azienda ha assunto negli anni.

Sui social sii creativo, ma rimarca stile e temi tipici del tuo brand per mantenere i tuoi post coerenti e riconoscibili.

6. Lo stesso messaggio su tutti i social media

Pubblicare lo stesso, identico contenuto su tutte le piattaforme social che utilizzi può essere un grave errore.

Tutti i social network sono diversi: LinkedIn ha un tono più formale e professionale, Instagram è più visivo, Twitter predilige contenuti brevi e Facebook più lunghi e informativi.

Cerca di tenere bene a mente queste caratteristiche e personalizza i tuoi contenuti per ogni piattaforma su cui vuoi pubblicare il tuo post.

7. Contenuti non accreditati

Non c’è nulla di male nel ricondividere contenuti già pubblicati da altre azienda, ma quando lo fai accertati che ciò che stai pubblicando sia un contenuto effettivamente accreditato.

Le citazioni in virgolette hanno il loro perché, ma solo quando ne viene riportato l’autore, altrimenti che senso hanno?

Allo stesso modo, molte immagini sono protette da copyright e legalmente non puoi utilizzarle. Online ci sono moltissimi archivi di immagini libere da diritti che puoi utilizzare liberamente per il tuo scopo.

LEGGI ANCHE: 7 errori che i brand dovrebbero smettere di fare subito sui social network

8. Contenuti con hashtag

Gli hashtag possono essere strumenti davvero utili per far arrivare i tuoi contenuti al pubblico giusto.

Ma eccedere, anche in questo caso, può essere deleterio: il tuo post diventerà illeggibile e diluirai l’importanza degli hashtag più pertinenti.

Martina Masullo

Ho 28 anni e sono laureata in Corporate Communication and Media all'Università degli Studi di Salerno e collaboro con le cattedre di Sociologia dei processi culturali e Media classici e media digitali. Giornalista pubblicista e social media editor, ho coniugato due delle mie più grandi passioni: quella per il giornalismo e quella per i social media. Pertanto, amo tutto ciò che può essere comunicato e cerco di farlo al meglio, con emozione. Credo nel contagio delle (buone) idee e nella loro capacità di smuovere montagne.

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