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  • Perché i social media possono far calare l’autostima negli adolescenti

    Gli studi condotti finora evidenziano alcune connessioni tra i livelli di autostima dei ragazzi e il rapporto che hanno con le loro identità digitali

    7 Febbraio 2019

    Riviste e pubblicità sono state a lungo criticate per aver sostenuto standard pericolosamente irrealistici di successo e bellezza ma, con il tempo, la consapevolezza su questo tema si è diffusa. I modelli che ci sorridono dai tabloid o dai cartelloni sono truccati, ritoccati e photoshoppati. Lo sappiamo, meglio di un tempo. In questi anni, tuttavia, gli stessi standard impossibili hanno un’ambientazione più intima, più vicina a noi, veicolati  non solo da celebrità e modelli, ma da compagni di classe e amici. I social media influiscono sull’autostima dei ragazzi forse di più di quanto potesse fare un tempo la pubblicità. Attraverso le piattaforme social, gli adolescenti possono “curare” le loro vite, proprio come un curatore con una mostra d’arte. I feed risultanti vengono letti come highlight, mostrando solo i momenti migliori e più invidiabili. Quello che invece rimane nell’oblio sono gli sforzi, le lotte e gli aspetti meramente ordinari della vita quotidiana.

    Feed, realtà e percezione

    Il binomio social media e autostima ha un centro: le immagini che scorrono nei feed social stanno causando angoscia e problemi di percezione in ragazzi e adolescenti. social media e autostima La ricaduta di questi standard non realistici diventa più pericolosa quando i ragazzi, ad esempio, si allontanano da casa per andare all’università. Devono affrontare standard più alti, lavoro più duro e un ambiente senza genitori. La pressione di apparire perfetti per impressionare i nuovi coetanei, per non parlare degli amici e della famiglia a casa, può essere ancora più grande.  Dopo una recente ondata di suicidi al college, i ricercatori della Stanford University hanno coniato la frase “sindrome dell’anatra”. Il termine si riferisce al modo in cui un’anatra sembra scivolare senza sforzo attraverso uno stagno mentre sotto la superficie le sue zampe lavorano freneticamente e invisibilmente, faticando per far rimanere l’animale a galla. Diversi studenti deceduti avevano proiettato un’immagine perfetta sui social media. I loro feed erano pieni di citazioni ispiratrici e immagini filtrate che mostravano ragazzi attraenti e felici. Ragazzi che sembravano eccellere senza fare mai il minimo sforzo. Sui social media la loro autostima sembrava alla stelle ma dietro quella “cortina digitale” stavano lottando duramente.

    Social media e autostima: nascondere l’imperfezione

    Per i ragazzi che provano ansia o depressione, i feed attentamente modificati possono fungere da schermo fumogeno. Mascherano seri problemi dietro la pretesa di perfezione e rendono più difficile per i genitori o gli amici comprendere quando hanno bisogno di aiuto. È improbabile che i social media siano la causa di bassa autostima, ma possono rendere ancora più difficile una situazione già di per sé complicata. LEGGI ANCHE: La tecnologia sta cambiando il modo in cui i bambini pensano e apprendono, secondo le ricerche Gli adolescenti che hanno creato alias virtuali idealizzati possono sentirsi frustrati e depressi. La frustrazione deriva dal percepire il divario che esiste tra chi fingono di essere online e chi sono davvero. Un problema conseguente è che per alcuni adolescenti i social media non sono solo connessi con problemi di autostima, ma possono diventare carburante per sentimenti negativi. I ragazzi che lottano con l’insicurezza leggono nelle immagini dei loro amici proprio ciò che sentono di non possedere.

    Body image e percezione

    Mentre i genitori hanno dovuto affrontare e tentare di crescere con successo i ragazzi da sempre, nessuna generazione precedente ha mai dovuto farlo di fronte alle sfide dei social media. Selfie. Pollici in su. Cuori. Check-in e Tag. Emoji. Storie. Che piaccia o no, Facebook, Instagram, Snapchat e gli altri sono qui per rimanere. E i genitori di oggi devono essere consapevoli dell’impatto che i social media possono avere sull’autostima di ragazzi e adolescenti. Uno studio intitolato Bambini, adolescenti, media e immagine corporea ha rilevato che molti adolescenti che sono attivi online si preoccupano di come vengono percepiti. Alcune delle statistiche hanno mostrato che:
    • il 35% è preoccupato per le persone che li taggano in foto in cui sono poco attraenti.
    • Il 27% si sente stressato su come appare nelle foto pubblicate online.
    • Il 22% si è sentito male se le sue foto sono state ignorate.
    • Il 41% degli intervistati ammette di utilizzare i social media per apparire “più cool”.
    social media e autostima I social media possono creare non solo uno standard impossibile per lo stile di vita delle celebrità, ma possono indurre i ragazzi a giudicare se stessi in relazione ai loro coetanei. Ogni post sembra progettato per incoraggiare un certo sentimento di invidia. Può essere scaturita dal divertimento, dal bell’aspetto o dall’incredibile stile di vita di amici e compagni. Mentre gli adolescenti di un’epoca precedente dovevano affrontare questa competizione durante l’orario scolastico, immagini distorte di questo tipo sono letteralmente scaraventate in faccia ai ragazzi tutto il giorno, tutti i giorni. Questo costante bombardamento e l’incapacità di posizionarlo nella giusta prospettiva influiscono perciò sull’autostima di molti adolescenti. LEGGI ANCHE: Le competenze digitali si sviluppano sin da bambini, lo rivela uno studio

    Rinstagram e Finstagram: la doppia vita degli account Instagram

    “Rinstagram” e “Finstagram”.  Ovvero Real Instagram e Fake Instagram  sono il doppio volto (e la risposta) degli adolescenti – ma non solo- che cercano in qualche modo di salvaguardare la propria autostima e la propria naturalezza. Gli utenti  hanno il loro vero Instagram (Rinsta) che ha alti numeri di follower e offre una narrativa visiva più raffinata e performativa. Pensa al classico account Instagram: selfie filtrati, foto piacevoli di cibo e bevande, paesaggi, bellissime foto di vacanze. Il loro Finsta (ovvero l’account fake) è un secondo account riservato agli amici più stretti. Con follower notevolmente più bassi, questi account vengono usati per condividere immagini più sincere delle loro vite, spesso intenzionalmente poco attraenti, nel tentativo di potersi rilassare, proprio come farebbero tra amici fidati. E in genere, senza avere i propri genitori intorno (che li seguono sui social sì, ma solo sugli account “ufficiali”). social media e autostima Un vantaggio dei Finsta è che consentono di focalizzare l’attenzione sull’uso dei social media in modo positivo. Gli adolescenti possono allontanarsi dall’ossessione di postare foto perfette e ottenere complimenti più rapidi e sinceri, concentrandosi sulla presentazione di se stessi e delle proprie idee in un modo meno curato e più autentico. L’uso di questi account può potenzialmente dare agli adolescenti un maggiore controllo sulla loro identità digitale, proteggendosi dagli utenti che visualizzano e magari interpretano erroneamente i loro post. Permette inoltre di avere una visuale più veritiera su ciò che fanno i loro amici, specialmente dopo aver combinato le informazioni dai loro account “ufficiali” con quelle più autentiche dei Finsta. LEGGI ANCHE: Troppa tecnologia: i bambini preferiscono gli schermi alle persone Gli adulti possono essere inclini a pensare che i Finsta siano creati per nascondere comportamenti scandalosi e/o apertamente sessuali. Tuttavia, non è necessariamente così. Crescendo nell’era dei social media, i membri di questa fascia d’età sono acutamente consapevoli delle pressioni su di loro per creare e mantenere il profilo online perfetto. I Finsta sono spesso utilizzati strategicamente dagli adolescenti proprio per alleviare questa pressione.

    Social media, autostima e adolescenti: cosa fare nel concreto

    Cosa possono fare i genitori per aiutare i bambini e gli adolescenti a costruire una corretta autostima in relazione ai social media? In primis, incoraggiare le interazioni e le relazioni umane. Ecco alcune strategie che gli esperti raccomandano ai genitori per affrontare con i ragazzi l’uso dei social: 1. Prendi sul serio i social media. Non sottovalutare il ruolo che i social media svolgono nella vita degli adolescenti e come influenzano la loro autostima. Il potere di un’immagine visiva è forte e disorientante. Molti adolescenti non hanno mai conosciuto un mondo pre-social e per loro le cose che accadono online – brutte notizie, rotture, simpatie o commenti negativi – sono molto reali. Quando parli di social media assicurati di ascoltare davvero e fai attenzione a non prenderti gioco o minimizzare le esperienze dei tuoi figli. social media e autostima consigli genitori 2. Incoraggiali a pensare in modo creativo. Quando parli con tuo figlio dei social media, incoraggialo ad avere una navigazione critica. Un ottimo modo per iniziare è provare a chiedere cosa pensa sia stato ritagliato o modificato nelle immagini “perfette” dei suoi amici e perché. Ciò può portare a domande più profonde. Pensi che i tuoi amici siano davvero le persone che sembrano essere online? Tu lo sei? Qual è lo scopo di pubblicare una foto?  Ottenere “mi piace”  ti fa sentire bene? Perché? Guardare i social media influenza il tuo umore? 3. Modella una sana risposta al fallimento. Dobbiamo includere nei messaggi educativi anche quello che dice che “ va bene fallire”. E anche dimostrarlo va bene. Se i genitori nascondono i loro fallimenti, i bambini hanno meno probabilità di stare bene con qualcosa che non sia il successo perfetto. Quando le cose non vanno come previsto o un progetto va storto, mostra a tuo figlio come accettarlo e da dove ripartire. Fai sapere ai bambini che il fallimento fa parte del modo in cui impariamo ad avere successo, che non c’è nulla di cui vergognarsi a lasciare che le persone ti vedano cadere e riprovare. LEGGI ANCHE: Cosa dicono le nuove norme sulla pubblicazione di immagini dei minori sui social 4. Prenditi una vacanza dai social. Se sei preoccupato che tuo figlio passi troppo tempo davanti allo smartphone, prenditi una vacanza dai social (anche di qualche giorno). Se chiedi a tuo figlio di fare una pausa, esercitati su ciò che predichi e impegnati nel compito. Può essere altrettanto difficile per i genitori disconnettersi dai social network, ma è un esempio positivo che va coltivato. social media e autostima consigli 5. Fidati delle persone, non delle foto. Infine, non fare affidamento sui social media per sapere come sta davvero tuo figlio. Può postare selfie sorridenti tutto il giorno, ma se sembra infelice o noti sbalzi di umore, indaga un po’ di più. Assicurati che sappia che la famiglia è un porto sicuro in cui la discussione è sempre aperta, incoraggiandolo a condividere i suoi sentimenti e sostenendolo quando lo fa. Tutti i genitori desiderano che i propri figli siano felici. Rassicuriamo gli adolescenti e facciamo loro capire che siamo orgogliosi di loro così come sono, senza pose, senza filtri, naturalmente imperfetti. Questo li aiuterà a costruire la fiducia di cui hanno bisogno per accettarsi, consolidare la loro autostima ed essere sicuri nell’affrontare il mondo.