Il CEO di Apple, Tim Cook, convinto sostenitore della privacy degli utenti, ha affermato che abbiamo bisogno di regolamenti certi per le aziende tecnologiche riguardo al trattamento dei dati dei clienti. Non si è soffermato su cosa dovrebbero contenere queste leggi, ma ha fatto il punto sulla situazione, definendo indispensabile una regolamentazione in questa direzione.
Come già sappiamo, Facebook è coinvolto nello scandalo di Cambridge Analytica, la società accusata di aver raccolto i dati di oltre 50 milioni di utenti, e ha subito un crollo verticale del titolo, mandando in fumo 36 miliardi di dollari di valore del gruppo e arrivando a perdere fino all’8%.
Mark Zuckerberg aveva così replicato proprio su Facebook, rompendo il silenzio sulla vicenda: “Abbiamo la responsabilità di proteggere i tuoi dati e, se non possiamo, non meritiamo di servirti”, ha scritto “ho lavorato per capire esattamente cosa è successo e per assicurarmi che ciò non accada di nuovo. La buona notizia è che le azioni più importanti per impedire che questo accada di nuovo oggi le abbiamo già prese anni fa. Ma abbiamo anche commesso degli errori, c’è ancora molto da fare e dobbiamo farlo”.
LEGGI ANCHE: Cambridge Analytica, Zuckerberg rompe il silenzio: sono responsabile di quanto è successo
La controversia di Cambridge Analytica spinto le persone a rivedere le proprie impostazioni sulla privacy di Facebook, e molte sono state sorprese nel scoprire il volume di app di terze parti che hanno accesso a dati del proprio account e informazioni personali. Altri non avevano idea della misura in cui Facebook ha costruito ritratti estratti dalla loro storia di interazione con il social network.
“Abbiamo seguito con preoccupazione questi ultimi anni in cui le persone, in molti paesi, stavano rinunciando ai propri dati probabilmente senza sapere completamente cosa stavano facendo ed eravamo certi che un giorno sarebbe successo qualcosa che avrebbe notevolmente offeso queste stesse persone”, ha aggiunto Cook. “Sfortunatamente quella predizione si è avverata più di una volta.”
Queste affermazioni potrebbero suonare stonate, proprio in Cina dove, per adeguarsi alla legge locale, Apple ha recentemente assegnato il controllo degli account iCloud ai server cinesi, rendendoli più suscettibili di snooping governativo.
Schizzato sui diversi social come trend topic di questi giorni, troviamo il nuovo spot Esselunga…
Oggi i social media sono i primi canali, in ordine di importanza, quando si tratta…
Lo spot di Esselunga è perfetto per il suo target di consumatori, forse è per…
I video, si sa, rappresentano un potente strumento di comunicazione. Creano connessioni immediate, reali e…
La nona edizione di Ecommerce HUB®, evento completamente dedicato all’ecommerce che si terrà il prossimo…
Nessun brand italiano di lusso prima di Gucci era riuscito ad ottenere la Certificazione della…
ll sito utilizza cookie di profilazione di terze parti per proporti messaggi pubblicitari in linea con le tue preferenze e cookie analytics per ottimizzare il sito. Cliccando "OK" o proseguendo la navigazione, accetti l'uso dei cookie. Per maggiori informazioni e disattivazione consulta l'informativa cookie completa.
Leggi di più