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  • NFT chiama Italia: il primo non-fungible videoclip raccontato dalla band che lo ha prodotto

    Concerti chiusi e spettacoli annullati. Anche i musicisti cercano altre forme di monetizzazione

    1 Aprile 2021

    Gli NFT (o non-fungible token) sono gettoni digitali basati su tecnologia blockchain e si sono ormai guadagnati l’attenzione di appassionati di cripto valute, collezionisti e curiosi. Sono beni digitali che, grazie alla tecnologia applicata anche alle criptovalute, diventano “unici”. Ognuno di essi, infatti, ha una propria identificazione e non è replicabile. Questi token servono quindi da “atto digitale” per certificarne l’originalità. Quasi tutto può essere convertito in NFT: opere d’arte audiovisiva, quadri digitali, ma anche meme, canzoni e interi album musicali. Perfino i tweet possono diventare oggetti di questo mercato, come quello di Jack Dorsey, il primo tweet della storia, venduto per  2,9 milioni di dollari. Il fenomeno è esploso negli ultimi mesi, quando la popolarità degli NFT è decollata grazie alla vendita di alcune opere digitali per cifre da capogiro, ma anche per l’interesse manifestato sempre più spesso da celebrità e uomini d’affari come – inutile sorprendersi – Elon Musk. Nel panorama musicale, i Kings of Leon hanno pubblicato il loro ultimo album proprio con questa modalità all’inizio di marzo. Si tratta quindi di un oggetto da collezione a cui è abbinato un certificato (il token) che ne garantisce autenticità e originalità. Più recentemente, anche Snoop Dogg ha deciso di pubblicare una collezione di NFT, con un’operazione chiamata “A Journey with the Dogg”. Oltre a diversi NFT del celebre artista, nella collezione sarà incluso anche un pezzo totalmente inedito.

    E in Italia?

    Anche nel nostro Paese l’attenzione degli artisti è alta e le prime produzioni non si sono fatte attendere. Mentre si prepara a saltare sul treno in corsa anche Marco Castoldi, conosciuto ai più come Morgan che ha annunciato il suo non-fungible token su Clubhouse,  i Belladonna hanno già pubblicato in questo formato il singolo “New Future Travelogue“, mentre i Marcondiro sono stati la prima band in Italia a pubblicare un video clip di un progetto musicale in NFT. Proprio a loro abbiamo fatto qualche domanda per capire se i non-fungible token possano diventare davvero una fonte alternativa di introiti per un settore gravemente messo in ginocchio dall’emergenza legata alla pandemia di COVID-19. marcondiro copertina Concerti fermi e teatri chiusi. Come vi è venuto in mente di creare un NFT? «Il progetto artistico Marcondiro è nato con una vocazione alla “sperimentazione dell’arte popolare colta“, inseguendo dunque l’idea che la cosa più complessa da ottenere nell’opera artistica sia la “semplicità”, scevra dalla banalità. La mission quindi è utilizzare nelle nostre composizioni e produzioni, stilemi della “cultura più alta” cercando di renderli il più possibile POPolari ed alla portata di un fruitore medio, veicolando sempre contenuti di qualità. Lo abbiamo fatto con il nostro ultimo disco “DATA“, il cui concept è “l’amore ai tempi della tecnologia”, raccontato attraverso una storia amorosa tra due Intelligenze Artificiali o Robot Primitivi. La situazione del mercato dello show business attuale, accentuata dalla pandemia, ci aveva spinto già l’anno scorso, a percorrere nuove strade espressive pubblicando due videoclip in arte grafica animata molto peculiari, “Core” e “Gli Romani“, che hanno colpito l’immaginario collettivo ricevendo recensioni sulle testate giornalistiche nazionali più importanti. Quando siamo entrati in contatto per la prima volta col mondo dell’ arte digitale in NFT legata al concetto della blockchain e delle cryptovalute, ne abbiamo subito compreso l’aspetto rivoluzionario. Incuriositi ed affascinati, abbiamo deciso di emettere l’NFT di un videoart, l’introduzione del nuovo videoclip del singolo “Con i tuoi Occhi“, basato sul concetto della memoria virtuale». LEGGI ANCHE: NFT mania, ecco i non-fungible token che tutti vorremmo collezionare

    Crypto-marketing o crypto-arte?

    Si tratta “semplicemente” di una mossa di marketing o c’è dietro una vera attenzione per questo nuovo fenomeno? «Il marketing è sempre un aspetto importante in un percorso artistico che vuole confrontarsi con il mercato (discografico o audiovisivo). Sarei quindi un po’ ipocrita se dicessi che non ho pensato al ritorno in termini di comunicazione (e della possibile vendita) di un prodotto artistico di alta qualità. C’è da dire, però, che anche nell’atto di pubblicare un contenuto in NFT, non abbiamo pensato, banalmente, ad usare la copertina dell’ultimo disco oppure un file musicale: volevamo fare qualcosa di unico e originale! Con lo spirito di sperimentazione, anche in questa operazione, si è deciso di caricare sul portale OpenSea, un videoart di 1 minuto e 39 secondi, con uno sviluppo visivo in tecnica mista (grafica 2D e 3D + riprese su green screen), con testo e storytelling, che si riallacciano al concetto della memoria e dell’Artificial Intelligence». marcondiro NFT Pensi che gli NFT possano diventare una forma alternativa di introito per i musicisti? «È un fatto risaputo che nell’epoca della “musica liquida” sia molto difficile raggiungere introiti elevati. Io considero i social media come “canali televisivi” dove fare promozione, ma il percorso di monetizzazione dei propri prodotti non è sempre così immediato. Forse il market degli NFT potrebbe fornire una valida alternativa o valore aggiunto per  chi ha lavora nel mercato  della musica e dell’audiovisivo, spingendo gli operatori di settore a formulare nuove strategie comunicative efficaci a rintracciare i collezionisti di arte digitale». LEGGI ANCHE: Vuoi investire in NFT? Ecco tutto quello che dovresti sapere per iniziare Il vostro video è in vendita a 9.99 eth. Perché un collezionista dovrebbe spendere questa cifra per un videoclip di poco più di un minuto? «Semplice: perché si tratta di un’opera d’arte digitale, realizzata con uno stile innovativo (anche per il mondo della cryptoart)». Si è trattato di un esperimento isolato o procederete su questa strada? «Non sarà un episodio isolato, tutt’altro. Sto già elaborando dei contenuti ad hoc, pensati per le collezioni digitali più esclusive».