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  • 3 consigli PRO per migliorare le performance degli annunci su Facebook

    Quali sono gli errori più comuni commessi dai marketers nella sponsorizzazione dei contenuti sulla piattaforma e come possiamo rimediare?

    28 Gennaio 2021

    • Facebook mostra gli annunci agli utenti che hanno una maggiore probabilità di intraprendere l’azione impostata dall’obiettivo
    • L’algoritmo di Facebook ritiene il copy del contenuto cruciale per capire se l’annuncio sia effettivamente rilevante per gli utenti e aumentarne le visualizzazioni
    • Un testo che riflette empatia e sensibilità nei confronti di determinati argomenti risulta molto più rilevante per l’algoritmo e verrà mostrato maggiormente sulla piattaforma
      Quante volte vi è capitato di impostare un annuncio su Facebook seguendo scrupolosamente passo dopo passo le linee guida, prestando attenzione a ogni singolo dettaglio, scegliendo la grafica che meglio si presta al suo obiettivo… ma nonostante ciò le performance del contenuto non raggiungono il livello desiderato? Niente panico, si tratta di una situazione più comune di quanto pensiate. Anche i marketer esperti, a volte, commettono degli errori – più o meno banali – nella gestione dei loro annunci su Facebook che possono compromettere il risultato. Quali sono questi errori così comuni? E come possiamo rimediare? Ci siamo ispirati a questo video pubblicato da SocialMediaExaminer per capire come intercettarli nei nostri annunci su Facebook, ma soprattutto come evitarli per migliorare la performance dei contenuti.

    #1 Il giusto obiettivo è la chiave del successo

    Può sembrare un consiglio scontato, ma capita spesso che gli inserzionisti si confondano su quale sia il reale obiettivo del loro annuncio. L’obiettivo scelto è realmente ciò che definisce il risultato delle campagne su Facebook, si tratta quindi dell’elemento più importante da tenere in considerazione. LEGGI ANCHE: Pubblicità e investimenti: cosa dicono le previsioni dopo un anno nero Come funzionano gli obiettivi? La cosa fondamentale da capire è che Facebook mostra gli annunci alle persone che hanno una maggiore probabilità di intraprendere l’azione impostata proprio dal medesimo obiettivo. Per esempio, con l’obiettivo Visualizzazioni video, Facebook mostrerà gli annunci alle persone che di solito guardano molti video sulla piattaforma. In generale, sembra che uno degli errori più comuni sia impostare l’obiettivo Traffico quando in realtà si vogliono ottenere delle Conversioni. Questi due obiettivi, in principio, fanno la stessa cosa: guidano le persone da Facebook o qualsiasi altra pagina web inclusa nella campagna. Ma c’è una sottile differenza che determina effettivamente il successo dell’annuncio. Utilizzando l’obiettivo Traffico, Facebook mostrerà gli annunci agli utenti che sono propensi a cliccare più frequentemente sui contenuti pubblicitari, e risulta utile ad esempio per invitare gli utenti a visitare una nuova sezione di un sito web, o un articolo di un blog, o anche solo per testare un nuovo pixel. Invece, con l’obiettivo Conversioni, gli annunci verranno mostrati alle persone che molto probabilmente intraprenderanno l’azione suggerita dal contenuto. Si utilizza quindi per richiedere all’utente una azione concreta, come ad esempio acquistare un prodotto, registrarsi ad un evento, etc.

    #2 Le parole sono importanti

    Abbiamo detto e ridetto in mille modi diversi che le immagini sono importanti nel determinare il successo di un annuncio pubblicitario, ma siamo sicuri di dare il giusto peso anche alle parole? Di fatto, l’algoritmo di Facebook ritiene che il copy del contenuto sia cruciale per capire se l’annuncio sia effettivamente rilevante per gli utenti e di conseguenza aumentarne le visualizzazioni. Risulta, per esempio, che l’utilizzo troppo frequente di parole come “tu” e “tuo” penalizzi pesantemente la performance dell’annuncio – al contrario di quello che invece avviene per l’Email-Marketing. Quindi, al posto di scrivere “Vuoi scoprire come migliorare le vendite on-line della tua attività?” basterebbe riformulare la frase in “Aiutiamo le piccole e medie imprese a vedere i loro prodotti on-line. Clicca qui per saperne di più.” per iniziare a notare dei cambiamenti nella performance della sponsorizzazione. Inoltre, ci sono altre parole problematiche che fanno riferimento a:
      • identificazione del sesso;
      • età;
      • religione;
      • tendenze politiche;
      • dieta o perdita di peso;
      • denaro;
      • ricchezza;
      • lavoro da casa (esempio “Scopri come lavorare comodamente da casa”);
      • schiavitù (esempio “Sei schiavo del tuo lavoro?”).
    Anche le stesse parole “Facebook” e “Instagram” spesso causano un calo della performance quando vengono utilizzate nel testo pubblicitario.

    #3 Empatia e sensibilità non devono mancare

    Non solo le singole parole sono importanti, ma anche il modo in cui vengono espressi testualmente determinati concetti è un fattore che influenza l’algoritmo. Molti marketer pensano che un testo maggiormente incisivo o impattante può beneficiare positivamente la performance di un annuncio in termini di click, ma Facebook non è particolarmente d’accordo su questo tema. In effetti, un testo che riflette empatia e sensibilità nei confronti di determinati argomenti come denaro, salute e relazioni, risulta molto più rilevante per l’algoritmo e per questo verrà mostrato maggiormente sulla piattaforma. Per esempio, se un’azienda di prodotti dimagranti sponsorizza un contenuto con un copy in stile “Sbarazzati dei tuoi 10 kg in più di grasso” – oltre ad essere estremamente offensivo e per nulla empatico – questo verrà penalizzato dall’algoritmo.  Al contrario, un testo positivo e stimolante come “Ti aiutiamo a tornare in forma e sentiti favoloso grazie al nostro prodotto” sarà sicuramente visto in modo diverso e mostrato maggiormente agli utenti. LEGGI ANCHE: Social Media Trend 2021: ecco le 5 tendenze chiave del prossimo anno In generale, dopo lo sconvolgente l’anno che si è appena concluso, anche le più classiche tecniche pubblicitarie di Facebook stanno cambiando e rimanere al passo con le tendenze è fondamentale per ottenere un migliore ritorno sulla spesa pubblicitaria nel 2021. Sempre SocialMediaExaminer – in un articolo recentemente pubblicato – prevede che i trend più importanti saranno: 
    • Contenuti pubblicitari creati a immagine e somiglianza dei contenuti organici presenti nel feed notizie degli utenti, in modo da rendere più naturale l’esperienza e “confondere” la sponsorizzazione tra le pubblicazioni degli amici e dei contatti;
    • Testi più informali e colloquiali, per avvicinarsi maggiormente al tipo di linguaggio utilizzato dal target di riferimento – che nella maggior parte dei casi è compreso tra i 18 e i 30 anni; 
    • Video brevi e con immagini autentiche, che non badano particolarmente alla qualità del girato ma piuttosto alla qualità del messaggio trasmesso. È noto che i contenuti video creati per Facebook non devono sembrare uno spot pubblicitario da mandare in TV, piuttosto devono riuscire a catturare l’attenzione dell’utente nei primi 3 secondi grazie alla loro unicità;
    • A/B test per provare diverse lunghezze nei testi pubblicitari o per sperimentare l’utilizzo delle emoji.