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  • Elon Musk manda in orbita altri 60 satelliti della costellazione Starlink

    Il Falcon 9 di SpaceX ha portato in orbita altri 60 satelliti. L'obiettivo è metterne in orbita 1.440 per garantire l'accesso a Internet in tutto il mondo

    12 Novembre 2019

    È stato lanciato a Cape Canaveral (in Florida) il razzo Falcon 9 di SpaceX. Il vettore della compagnia di Elon Musk ha portato in orbita altri 60 satelliti della costellazione Starlink, che si aggiungono ai 60 lanciati nel maggio scorso per diffondere l’accesso a Internet in tutto il mondo. Si è trattato anche del primo lancio nel quale vengono riutilizzati per la prima volta i razzi del primo stadio del lanciatore, già utilizzati e rientrati a Terra grazie alla tecnologia messa a punto dall’azienda di Elon Musk. Volo numero 4. É il quarto volo di un lanciatore Falcon 9 e il prossimo passo per tagliare ulteriormente i costi sarà quello di riutilizzare le componenti di routine. Questa sorta di “test dell’usato” era inizialmente previsto lo scorso ottobre, ma poi l’azienda ha deciso di spostarlo in novembre. Ogni satellite Starlink pesa 227 chilogrammi.  La mission. L’obiettivo è metterne in orbita 1.440 per garantire l’accesso a Internet in tutto il mondo, con ben 24 lanci, anche se ha ricevuto l’autorizzazione a operare con circa 12.000 satelliti e potrebbe aggiungerne altri 30 mila, raggiungendo così la cifra di 42 mila. Secondo quanto affermato nelle scorse settimane dal presidente della società Gwynne Shotwel, SpaceX vuole offrire banda larga ai clienti statunitensi via satellite già a partire dalla metà del prossimo anno. 

    Alla fine di ottobre il tweet dallo spazio

    Elon Musk alla fine di ottobre ha lanciato un tweet. Niente di strano. Se non fosse che per pubblicare il testo ha utilizzato una connessione Internet, come dire, spaziale (un utente che ha risposto scherzosamente chiedendo la password di Starlink). Si è è servito dei suoi satelliti, quelli del progetto Starlink. Proprio quella miniflotta di 60 che a maggio ha mandato in orbita. LEGGI ANCHE: Elon Musk svela Starship la navicella che ci porterà sulla Luna e su Marte Il test si concluso con successo: Musk ha in questo modo confermato che il suo progetto sta andando nella direzione giusta, tant’è che solo pochi giorni fa la stessa Starlink avrebbe chiesto all’Unione Internazionale delle Telecomunicazioni dell’ONU l’autorizzazione per aggiungere altri 30.000 satelliti, numero decisamente superiore rispetto ai 4.425 inizialmente previsti e approvati dalla FCC. LEGGI ANCHE: Internet dallo spazio, via libera a Starlink: il nuovo sogno ‘stellare’ di Elon Musk

    Che cos’è Starlink

    Starlink è l’ambizioso progetto di SpaceX per lanciare e gestire la propria rete di satelliti (i satelliti lavoreranno in tandem con stazioni di terra che ricevono e convertono il segnale), che ha l’obiettivo di fornire connettività a banda larga a livello globale, comprese le aree che in precedenza non avevano un accesso a una connessione Internet ad alta velocità.

    Altri 30 mila satelliti

    Questo mese, come dicevamo prima, SpaceX ha annunciato la sua intenzione di mettere in orbita altri 30 mila satelliti Starlink, oltre ai 12 mila precedentemente pianificati. La società sta preparando le soluzioni necessarie per soddisfare una domanda molto forte e quindi sta osservando in lungo e in largo le dimensioni della rete di piccoli satelliti potenzialmente necessaria per servire tutti i potenziali clienti in modo affidabile. SpaceX Starlink objects train 24 May 2019 from Marco Langbroek on Vimeo.