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  • Dopo trasporti e cibo, Uber vuole occuparsi anche di lavoro temporaneo

    Uber Works per ora è attiva solo Chicago. L'obiettivo della nuova piattaforma è facilitare l'assunzione e la ricerca di posti di lavoro temporanei

    4 Ottobre 2019

    In un momento in cui Uber e in particolare la sua app di trasporti affronta difficoltà e diffidenze crescenti da parte delle autorità locali, la compagnia ha deciso di diversificare il proprio core business e lanciare un’app che metterà in contatto i lavoratori temporanei con i datori di lavoro. Si chiama Uber Works è consentirà agli addetti alle pulizie, ai bar, ai magazzini e ai lavoratori temporanei di confrontare i salari e iscriversi ai turni di lavoro. L’app, che stata lanciata ieri, sarà disponibile solo a Chicago e competerà con una serie di applicazioni concorrenti sul mercato Usa, tra cui: Bacon, Catapult, Gig, JobToday, Limber, Rota, Shiftgig, Shiifty, Snag e Syft. Un portavoce della società ha dichiarato che alcuni beta test hanno avuto luogo anche a Los Angeles. Sebbene limitato al lancio in una singola città, Uber ha detto sul sito di Works che “prevede di espandersi presto in più aree”. LEGGI ANCHE: Non solo auto, Uber vuole offrirti anche camerieri e guardie del corpo uber

    Accesso al lavoro attraverso la tecnologia

    Uber Works rappresenta una vera opportunità per aiutare a migliorare la qualità e l’accesso al lavoro attraverso la tecnologia” fa sapere la compagnia californiana. Non solo. Minaccia esistenziale. Il progetto entra nel vivo a poche settimane dall’approvazione in California di una legge (nota come Assembly Bill 5 o AB5) che in qualche modo costringe le aziende della gig economy a trattare i propri lavoratori come dei veri e propri dipendenti. Riconoscendo quindi loro determinati diritti a partire da quello di una protezione sindacale. Ebbene, Uber, che ha sede in California, sostiene di essere una compagnia tecnologica, non una compagnia di taxi, e quindi si considera fuori dai canoni di AB5. L’implementazione di Uber Works sembra dunque rafforzare l’argomento secondo cui la sua funzione principale è lo sviluppo della piattaforma. LEGGI ANCHE: Uber vuole diventare “il sistema operativo per la vita di tutti i giorni”

    Che farà Uber Works

    Milioni di americani usano le agenzie di collocamento, ha sottolineato Uber in un post in cui annuncia la sua nuova app e dimostra la sua convinzione che il processo di selezione può essere più trasparente e più rapido sia per i dipendenti che per le aziende. Uber ha spiegato che l’applicazione fornirà informazioni come lo stipendio lordo, il luogo di lavoro, le competenze necessarie e ha sottolineato che i lavoratori possono anche usare l’app per tenere traccia delle ore di lavoro e delle pause. Le aziende, dal canto loro, potranno pubblicare opportunità di lavoro, dettagli su turni, requisiti e istruzioni di arrivo e di incontro. Inoltre, avranno accesso al profilo di ciascun utente, alla sua valutazione e alle informazioni su quando i lavoratori sono in arrivo.

    Agenzie di collocamento

    Uber Works ha già stretto partnership con alcune agenzie di collocamento a Chicago (come TrueBlue e TalentBurst) che assumono, pagano e gestiscono i lavoratori. Per accrescere le competenze dei lavoratori, Uber offrirà anche corsi online sviluppati in collaborazione con la Arizona State University.