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  • Uber vuole diventare “il sistema operativo per la vita di tutti i giorni”

    Il CEO Dara Khosrowshahi ha presentato il progetto più ambizioso mai lanciato dalla compagnia: una nuova app ma soprattutto una nuova visione dell’azienda

    27 Settembre 2019

    “Vogliamo che Uber sia il sistema operativo per la vita di tutti i giorni. Qualunque sia la tua città e qualsiasi cosa ti serva, vogliamo che Uber sia la tua app di riferimento”, con queste parole il CEO della compagnia californiana Dara Khosrowshahi ha un po’ spiegato il senso delle novità che Uber ha presentato ieri a San Francisco. Sicuramente il progetto più ambizioso mai lanciato dall’azienda californiana: una nuova app ma soprattutto una nuova visone dell’azienda. La nuova versione dell’app di Uber. Tutti i servizi, dalle corse auto alla consegna del cibo, racchiusi in uno spazio.  La nuova applicazione è attualmente in fase di test in centinaia di città statunitensi e internazionali, al momento non in Italia. “Abbiamo iniziato con corse su richiesta, ma siamo cresciuti per offrire accesso a tutto, dalla consegna di cibo a bici elettriche e scooter. Abbiamo anche integrato il trasporto pubblico, nonché quello con alcuni elicotteri” ha spiegato Khosrowshahi.

    Pin per capire se è l’auto giusta

    Tra le novità della nuova versione dell’applicazione anche della misure per “alzare l’asticella della sicurezza”. Tra queste un Pin a 4 cifre univoco da fornire verbalmente all’autista per capire che si è nella macchina giusta: si potrà segnalare un problema di sicurezza subito e non a fine del viaggio. I dettagli del viaggio. Al pulsante di emergenza per il numero 911 si aggiunge la possibilità di poter inviare un messaggio che includa i dettagli del viaggio (marca, modello e targa auto), previsto anche controllo “migliorato” dell’ID in tempo reale, entro la fine di ottobre, i ciclisti in più di 200 città in tutto il mondo riceveranno una notifica in-app quando vengono lasciati vicino a una pista ciclabile.

    Il guadagno possibile per gli autisti

    In arrivo un sistema che stima il guadagno possibile per aiutare i conducenti a prevedere meglio le loro potenziali entrate, anche prima di partire per il primo viaggio. Ci sarà anche uno strumento chiamato Demand Heatmap, che evidenzia le aree in cui più piloti richiedono viaggi, e migliori previsioni su quando gli automobilisti possono aspettarsi una richiesta di viaggi: così i conducenti avranno  maggiori informazioni su dove e quali sono i posti e i gli orari preferibili per guidare. A  novembre verrà poi introdotto Back to Busy Area: se un conducente completa un viaggio in una zona tranquilla, può attivare questa opzione per aiutare a filtrare le richieste di viaggio nella direzione di sua scelta.

    Borse di studio

    Uber si vuole impegnare pure nel creare nuove opportunità per premiare gli autisti. Il programma Uber Pro include premi come una borsa di studio a copertura totale presso ASU Online e sconti per le spese ordinarie legate alla guida. Oggi, 2 milioni di automobilisti fanno parte di Uber Pro, con l’obiettivo di registrare 3,5 milioni entro la fine dell’anno. Uber Pro arriverà entro fine anno in diversi Paesi, tra cui Regno Unito, Brasile e Argentina.

    Uber Eats

    La società ha lanciato anche un abbonamento mensile che offre risparmi sugli ordini di Uber Eats. Ha ampliato la formula Rewards per accumulare punti se si utilizzano i vari servizi. Sono estesi ai ristoranti che fanno parte di Eats e gli utenti potranno segnalare se hanno allergie o restrizioni dietetiche.

    Sostenibilità

    Uber ha deciso di impegnarsi anche sulla sostenibilità, grande tema di attualità, annunciando di voler fornire con energia rinnovabile al 100% “tutte le sedi statunitensi entro il 2025”.

    Uber Incubator

    Ha annunciato anche l’apertura di un proprio incubatore di idee “ai 100 milioni di consumatori attivi e oltre 4 milioni di conducenti e partner di consegna, agli imprenditori sia all’interno che all’esterno di Uber”. Il suo nome?  Uber Incubator, «una nuova opportunità per imprenditori e startup di utilizzare la nostra piattaforma per portare le loro idee ad un livello superiore». In sostanza, l’azienda vuole lanciare un programma semestrale aperto sia ai dipendenti Uber che ai candidati esterni, dove gli imprenditori potranno lavorare a stretto contatto con il team di Incubator per trasformare le loro idee in aziende sulla piattaforma Uber.

    Far crescere nuove startup. «Ci stiamo anche impegnando attivamente con le startup in fase iniziale che stanno assumendo rischi intelligenti e vogliono sfruttare i punti di forza della nostra piattaforma per far crescere le loro attività. Speriamo di trovare opportunità per far crescere nuove startup che possano contribuire a migliorare l’esperienza dei nostri clienti attraverso la mobilità, la logistica e altro ancora».