Ninja Morning, il buongiorno di venerdì 28 settembre 2018
Elon Musk nei guai, Wikileaks, Google, Blue Origin, Pepper, l'agenda di oggi e altre notizie Ninja che potrebbero interessarti per iniziare questa giornata
28 Settembre 2018
Elon Musk
La SEC (la CONSOB americana) ha accusato Elon Musk e Tesla di frode e il titolo è affondato in Borsa, perdendo oltre il 10%. L’accusa e la causa prendono le mosse dal tweet di Musk del 7 agosto, quando annunciò in 140 caratteri la sua volontà di procedere con il delisting di Tesla a 420 dollari per azione, assicurando allo stesso che i fondi per l’operazione erano disponibili. Secondo quanto emerge da documenti depositati in un tribunale di Manhattan dalla SEC le dichiarazioni di Musk erano “false e ingannevoli” e si chiede che il manager venga bandito come funzionario di una compagnia quotata.
“Questa ingiustificata azione della SEC mi lascia profondamente rattristato e deluso – ha replicato Musk – ho sempre cercato di intraprendere azioni nel miglior interesse della verità, della trasparenza e degli investitori. L’integrità è il valore più importante della mia vita e i fatti dimostreranno che non l’ho mai messa in discussione in alcun modo”.
Am considering taking Tesla private at $420. Funding secured.
I fatti. Tutto ruota attorno ai messaggi scritti su Twitter da Elon Musk il 7 agosto scorso, nei quali annunciò un delisting dell’azienda e disse che i “fondi erano garantiti” per effettuare il buyout. Tuttavia 17 giorni dopo, il CEO (che aveva detto che i sauditi erano parte della transazione sognata) rinunciò al sogno di rendere Tesla un gruppo privato rilevando i titoli dei soci a 420 dollari. La Securities and Exchange Commission (che aveva acceso un faro su quei tweet controversi subito dopo) ritiene che Musk abbia fatto dichiarazioni false e fuorvianti, per altro costate care ai ribassisti. Dopo quei tweet il titolo schizzò al rialzo sfiorando i 380 dollari e facendo perdere miliardi di dollari a chi aveva scommesso contro un calo del titolo Tesla. Quell’euforia durò poco con il mercato che divenne sempre più scettico sulla fattibilità di una tale operazione. “Musk non aveva nemmeno discusso, ancora meno confermato, termini chiave dell’operazione, incluso il prezzo, con nessuna fonte potenziale di finanziamento”, spiega sempre il documento depositato in tribunale dalla Sec.
Wikileaks
Julian Assange lascia la carica di direttore (editor in chief) di Wikileaks. La decisione (resa inevitabile dalla condizione attuale dell’attivista australiano, privato da mesi di connessione internet e di ogni possibilità di contatti telefonici o personali con figure esterne nell’ambasciata dell’Ecuador di Londra in cui vive rifugiato da oltre 6 anni) è stata formalizzata nelle scorse settimane in un comunicato dell’organizzazione, che ha denunciato ancora una volta come inaccettabile quella che considera ormai una sorta di “detenzione arbitraria”.
Il successore. A scegliere il nuovo direttore è stato Assange medesimo che ha indicato il giornalista investigativo islandese Kristinn Hrafnsson, suo strettissimo collaboratore e già portavoce di Wikileaks. “Io condanno il trattamento inflitto a Julian Assange che ha portato alla mia nomina”, ha commentato Hrafnsson, impegnandosi peraltro ad assicurare “la continuità del lavoro di Wikileaks nel rispetto dei suoi ideali”.
Google
Secondo The Atlantic, Google avrebbe cominciato a stimare in via sperimentale le emissioni di gas serra di cinque città, fra le quali Pittsburgh, Buenos Aires e Mountain View in California. L’obiettivo è arrivare a fornire una mappa completa delle emissioni di tutte le città del mondo. “Il primo passo per affrontare il cambiamento climatico è creare un registro delle emissioni – ha detto Saleem Van Grenou, manager di Google Earth – comprendere la tua situazione su scala cittadina, e comprendere cosa tu puoi fare per questa, è un problema di informazioni, e questo è un buon posto per Google per posizionarsi”.
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Blue Origin
Come riporta il Wall Street Journal, l’azienda per il trasporto nello spazio di Jeff Bezos, Blue Origin si è aggiudicata un contratto per la fornitura di motori per un potenziale razzo di prossima generazione. La United Launch Alliance (joint venture tra Boeing e Lockheed Martin che lancia in orbita satelliti spia per conto del Pentagono) si prepara ad annunciare la scelta di motori BE-4 di Blue Origin per il razzo Vulcan, il cui lancio è previsto per il 2020. Stando all’anticipazione del quotidiano, l’accordo è di lungo termine e multi miliardario, cosa che potrebbe contribuire a rendere il gruppo di Bezos uno dei principali fornitori dell’esercito americano. Il motore selezionatoè lo stesso che Blue Origin intende usare nel suo lanciatore New Glenn, che paradossalmente fa concorrenza a United Launch ma anche alla Space Exploration Technologies di Elon Musk e a Northrop Grumman.
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Robot
Sa parlare, cantare e ballare. Può spostarsi, ha delle mani con dita prensili e sa esprimersi in ogni lingua. Si chiama Pepper ed è un robot umanoide, progettato in Giappone. E’ stato presentato ieri a Villa Rendano (Cosenza) e sarà impiegato nella gioielleria Scintille Montesanto di Cosenza. Accoglierà i clienti che si recheranno a fare acquisti e li guiderà nelle loro scelte. Pepper è stato creato dall’azienda dall’azienda francese Aldebaran e sviluppato da SoftBank Robotics.
Gli appuntamenti di oggi
MILANO GREEN WEEK – Fino al 30 settembre in programma Milano Green Week, settimana dedicata al verde in cui le piazze, i giardini, i parchi e i cortili ospiteranno una grande festa diffusa. La manifestazione è coordinata dall’assessorato al verde insieme a Miami Scarl, gestore del servizio per la manutenzione del verde pubblico. La città ospiterà oltre 300 eventi diffusi su tutto il territorio, grazie alla collaborazione degli sponsor tecnici Beni Stabili, Fastweb, Lavazza e Engie.