Ninja Weekend, speciale Maker Faire Rome 2018
Banzi, food, droni, panel, che cosa si è visto e detto alla Fiera di Roma, l'agenda di oggi e altre notizie Ninja che potrebbero interessarti
14 Ottobre 2018
Banzi dixit
“Cittadini e imprese hanno bisogno dei maker, gli artigiani digitali”. Ne è convinto Massimo Banzi, co-fondatore di Arduino e curatore della Maker Faire Rome 2018. “Come maker dobbiamo capire in che direzione andare per trasformare la tecnologia in qualcosa di creativo comprensibile a tutti e utile alla imprese” ha detto nel corso della conferenza di apertura dedicata ai Groundbreakers – Pioneers of the future. LEGGI ANCHE: Maker Faire Rome 2018 – Live dalla Opening ConferenceSotto la pioggia. “La Maker Faire di Roma – ha spiegato Banzi – se la vede con quella in California per numero di partecipanti. Siamo partiti nel 2013 all’Eur con 35 mila persone, con i romani che facevano la fila sotto la pioggia – ha ricordato – oggi siamo un’iniziativa da 680 espositori tra maker e sponsor. Dove vogliamo arrivare?”. Tra le novità di questa sesta edizione, il co-founder di Arduino ha ricordato l’attenzione ai makers dello spazio e al biohacking. “Mi piacerebbe – ha detto ancora – che i makers si impegnassero in industria 4.0, che ha bisogno dei maker, perché hanno nel loro DNA la semplificazione delle tecnologie e possono dare un contributo”.Un sogno che si è avverato per Matteo! Grazie @mbanzi! @arduino #MFR18 pic.twitter.com/DhehHjL8JS
— Maker Faire Rome – The European Edition (@MakerFaireRome) 13 ottobre 2018
Esplorare Marte
Esplorare la Luna con un visore per la realtà virtuale e programmare un rover per farlo muovere su Marte: sono alcune delle attività con cui i bambini si cimentano alla Maker Faire Rome (Padiglione 7). Fino a oggi un intero padiglione da 10 mila metri quadrati è dedicato ai più piccoli, che possono sperimentare l’innovazione a 360 gradi grazie al team della scuola di tecnologia Codemotion Kids. Un software per la realtà virtuale creato ad hoc per i bimbi fa viaggiare nello spazio, dalla Luna a Marte e oltre il sistema solare, su un esopianeta. I bambini possono poi sondare la superficie marziana, programmando i movimenti di un rover come fossero in una torre di controllo dell’Agenzia spaziale europea. LEGGI ANCHE: «I robot? Qui i bambini ci giocano, per loro è come sfidare la tecnologia»Per i quasi 50 anni della missione #Apollo sulla Luna.. @MakerFaireRome espone un razzo e dei tributi alla fantasia e la voglia di esplorare il cosmo dell’uomo #MFR18 #Innovazione pic.twitter.com/WJMbXW5CsJ
— GimCapital (@GimCapital) 13 ottobre 2018
Il ristorante Green
Tra i temi della sesta edizione di Maker Faire c’è il cibo: l’area food ha un intero padiglione dedicato, il 4, pensato per offrire ai visitatori un’idea delle ultime innovazioni per il settore agroalimentare. Nel “ristorante del futuro” proposte di menù sostenibili a cura dell’istituto alberghiero Costaggini di Rieti con una rivisitazione di ricette tradizionali del Lazio, con innovazioni sul piano della tecnica e del valore nutrizionale. I maker dell’area agri-food proporranno innovazioni di prodotto nel settore alimentare, mentre gli enti nazionali e regionali della ricerca presenteranno 30 soluzioni innovative applicabili a tutte le filiere alimentari. Funghi dai fondi da caffè, ecosistemi cloud per coltivazioni agricole, sistemi IoT di monitoraggio per ridurre trattamenti chimici negli allevamenti e container navali contenenti fattorie idroponiche innovative: la tavola del futuro passa da Maker Faire. LEGGI ANCHE: «Vi racconto il mio giro del Mondo alla ricerca del cibo che ci curerà»Atlantic Leather
Un pellame non sintetico, ma sostenibile, creato a partire da un sottoprodotto alimentare: la pelle del pesce. L’intuizione è di una startup islandese che si chiama Atlantic Leather, a Roma per mostrare i suoi pellami esotici, di lusso ed eco-friendly alla Maker Faire. La startup guarda alle case di moda e alle aziende del settore calzaturiero che vogliono usare pellami “veri” senza rinunciare alla certificazione ambientale. Per creare il prodotto, infatti, si utilizzano scarti che altrimenti finirebbero nella spazzatura. Per colorare le pelli – spiegano gli ideatori – si usa l’acqua calda delle fonti geotermiche che in Islanda non mancano, mentre l’energia proviene da una centrale idroelettrica. Per i pellami si usa la pelle di vari pesci, ognuna con le sue caratteristiche: quella del salmone, ad esempio, è resistente e prende bene il colore; quella del persico è spessa e ruvida, mentre quella del merluzzo è sottile e flessibile.Creative Learning Area. educatori/insegnanti sperimentano l'elettronica creativa a #MFR18 @CodemotionKids pic.twitter.com/z234WkTvRb
— Adriano Parracciani (@CyberParra) 13 ottobre 2018
Droni
Al Padiglione 7 c’è la grande voliera dei droni: spazio alle gare di drone racing, in cui i migliori piloti italiani si confrontano all’ultima, spettacolare, evoluzione. Grazie ad appositi schermi e visori il pubblico potrà provare il brivido di volare insieme al drone, con il ticchettio dei secondi e il percorso luminoso da seguire. Grazie al tavolo dei test, i maker possono valutare le prestazioni dei propri droni ancor prima di farli volare. In programma anche dimostrazioni di volo e approfondimenti sul mondo del drone racing, con il pubblico che sarà coinvolto direttamente nel provare l’ebbrezza del volo. Infine, da non sottovalutare, dopo un’intensa visita si potrà approfittare degli spalti per godere sì di un po’ di riposo, ma anche per guardare uno spettacolo mozzafiato ed emozionante.Pista per #testdrive di macchine a guida autonoma.. #innovazione #MFR18 @MakerFaireRome pic.twitter.com/VcrCkYFefL
— GimCapital (@GimCapital) 13 ottobre 2018