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  • «I robot? Qui i bambini ci giocano, per loro è come sfidare la tecnologia»

    Intervista a Massimo Avvisati, responsabile del team didattico del progetto Kids! di Codemotion, che cura l'Area Kids&Education della Maker Faire Rome

    5 Ottobre 2018

    «La robotica e la creatività digitale per i bambini sono strumento espressivo e terreno di gioco dove mettersi alla prova. La tecnologia è sempre più a nostra disposizione ed è estremamente elastica: quello che possiamo fare nel digitale è incredibile e saperlo usare come strumento didattico è un nostro dovere. E’ importante che i bambini di oggi siano curiosi e critici nei confronti della tecnologia, altrimenti nel futuro ne saranno schiavi», parola di Massimo Avvisati, responsabile del team didattico del progetto Kids! di Codemotion, che per il sesto anno cura l’Area Kids&Education della Maker Faire Rome, iniziativa, organizzata dal 12 al 14 ottobre alla Fiera di Roma dalla Camera di Commercio di Roma, attraverso la sua Azienda speciale Innova Camera. Coding, making, robotica e creatività digitale. Al Padiglione 7, uno spazio di 10 mila metri quadrati, sono previste attività di coding, making, robotica e creatività digitale con show scientifici, laboratori hands-on e attrazioni a tema, grazie alle quali i piccoli entreranno nel mondo dei maker. “Il Creative Learning in Codemotion Kids! è al centro della nostra attività di ricerca quotidiana, e quest’anno vorremmo approfittare di un’occasione come la Maker Faire per condividere con educatori e genitori parte dell’esperienza maturata negli anni – ha spiegato sempre Massimo Avvisati – troviamo che attraverso attività semplici come il tinkering, il making e la creatività digitale, le famiglie possono passare del tempo di valore insieme in un un modo al passo con i tempi, mentre tutti gli educatori possono fare esperienza di nuove tecniche per includere il Creative Learning nel percorso educativo”.  Tra le novità di quest’anno, un maggiore coinvolgimento di genitori ed educatori. Non solo. Ecco cos’altro ci ha detto Massimo Avvisati. LEGGI ANCHE: «Vi racconto il mio giro del Mondo alla ricerca del cibo che ci curerà» Maker Faire Rome

    Avvisati, spieghiamo bene cos’è il Creative Learning?

    «Il Creative Learning è un metodo di apprendimento basato sulla pratica e mai sulla trasmissione di nozioni dal docente all’allievo. Nato dalle teorie educative del Costruzionismo di Seymour Papert, che già negli anni Settanta aveva visto nella tecnologia un potente mezzo espressivo per i bambini, si basa sull’idea che attraverso la creatività si possa dare ai bambini l’opportunità di imparare concetti anche molto complessi. Il motore creativo crea una necessità cognitiva: imparo perché ne ho bisogno per realizzare il mio videogioco, costruire il mio robot o far funzionare un circuito».

    Quali sono le parole chiave per avvicinare i più piccoli alla robotica e alla creatività digitale?

    «Passione, Gioco, Collaborazione e Progetti. La passione ci spinge a non arrenderci e a dare il meglio in quello che facciamo. Il gioco ci mette nello stato mentale giusto per affrontare sfide anche difficili ed è anche il modo naturale con cui i più piccoli scoprono il mondo. La collaborazione è importante per superare i nostri limiti e confrontarci con modi di fare e di pensare diversi. L’ultimo tassello è la progettualità: imparare a trasformare un’idea in qualcosa di concreto e renderlo tangibile è fondamentale perché ci obbliga ad affrontare gli errori e risolvere i problemi ripetendo iterativamente quanto abbiamo appreso».

    Che cosa avete imparato voi educatori nel corso della vostra partecipazione a Maker Faire nel corso degli anni?

    «La Maker Faire è per noi un laboratorio incredibile dove sperimentare nuove attività prodotte durante l’anno dal Team di Ricerca e Sviluppo. E’ innanzitutto una grande festa, ma anche un’opportunità preziosa di verificare con tante famiglie quanto la tecnologia faccia parte delle nostre vite e di scoprire nuovi modi di renderla uno strumento di creazione di sapere ed innovazione».

    In che modo coinvolgerete anche i genitori nelle vostre attività?

    «Quest’anno abbiamo deciso di rendere i genitori un po’ più protagonisti. Abbiamo progettato delle attività genitore-figli che gli permetteranno di scoprire un modo di stare insieme inedito e creativo.  Sarà un modo per avvicinare i genitori alla tecnologia usata quotidianamente dai loro figli e fargli capire che non è una scatola nera ma un punto di contatto. Ad esempio, abbiamo scelto di sviluppare un laboratorio di tecnologie indossabili dove grandi e piccoli potranno imparare a cucire dei veri circuiti interattivi. Mi piace vederlo come un riscoprire un passatempo antico in chiave educativa e cool».

    Il Padiglione 7 nel dettaglio

    Tessuti e componenti elettroniche saranno a disposizione di genitori e figli che insieme creeranno piccoli esperimenti di fashion design utilizzando la tecnologia wearable. Ritorna anche la Missione su Marte, presente anche alla Maker Faire Rome 2017. Torna sì, ma in una versione 2.0 per coinvolgere i piccoli partecipanti in sfide spaziali all’interno di un’area robotica che riproduce fedelmente un paesaggio marziano. All’interno dell’area cinema, poi, grandi e piccoli potranno vivere un’esperienza di realtà virtuale sul tema dell’esplorazione.