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Le migliori attivazioni di brand fashion negli eSport

Negli ultimi anni i mondi del gaming e del fashion tendono sempre più a convergere e i brand fashion negli eSport sono sempre più numerosi.

Questo accade perché i brand trovano negli eSport un terreno fertile dove attrarre una nuova categoria di fan.

A dare il via è stato Louis Vuitton che, nel 2019, ha sviluppato alcuni prodotti per il videogioco League of Legends. A cascata, poi, un po’ tutti i grandi marchi si sono avvicinati al mondo dei giochi virtuali con progetti ad hoc.

Brand fashion negli eSport: obiettivi e strategie dei brand

La mission delle maison di lusso appare molto chiara: quella di parlare alla generazione che andrà a costituire una fetta importante di clientela nelle prossime decadi. Ovviamente, dato che i player e gli appassionati degli eSport si sono rivelati anche grandi consumatori di prodotti di moda, l’obiettivo è quello di capitalizzare le partnership attraverso l’eCommerce.

Vediamo alcuni dei principali brand fashion che hanno investito in questo mondo.

LEGGI ANCHE: Le migliori attivazioni dei brand su eSport e gaming

Brand fashion negli eSport: Ralph Lauren

Ralph Lauren ha siglato una partnership con il team G2 Esports, fondato dal giocatore di League of Legends Carlos Rodriguez e dall’investitore di eSport Jens Hilgers nel 2015.

In base all’accordo, le due aziende hanno lanciato una serie di advertising pubblicitari su TikTok e Twitch e si sono poste come obiettivo quello di collaborare insieme alle future campagne globali.

Il brand americano, inoltre, durante lo scorso Wimbledon ha proposto una propria sponsorizzazione in cui, oltre a calciatori ed atleti, figurava anche il pro player Martin Rekkles dei G2 Esports.

Benetton

Benetton, attraverso il marchio ammiraglio United Colors of Benetton, ha fatto il suo ingresso nel mondo del gaming online attraverso la piattaforma Animal Crossing: New Horizons.

La collezione virtuale, pensata per gli appassionati del videogame, include la possibilità di sfilare nello show-room multicolor con i capi targati United Colors of Benetton. L’intento è quello di portare la cultura del brand anche in game attraverso le diverse aree della Benetton Island.

Grazie all’ausilio di Azalona, Benetton ha creato una collezione digitale di 10 outfit che gli utenti potranno scegliere a loro piacimento per vestire i loro avatar.

Gucci

Gucci ha stretto la sua prima collaborazione di eSport nel 2020 con l’organizzazione britannica Fnatic.

L’accordo prevedeva la commercializzazione di un orologio, “Gucci Dive”, a marchio appunto Fnatic e andato sold out. Inoltre, Gucci, vende i propri prodotti su Roblox, videogioco di genere MMO dove si possono creare i propri mondi virtuali, scegliere chi far entrare e, appunto, fare acquisti.

Kappa

Kappa è scesa al fianco di Triplo7klan, il noto team di eSport italiano della 777 ENT (casa della Dark Polo Gang).

Il brand vanta inoltre altre partnership con altri team eSport nel mondo, come i Mad Lions in Spagna e il team FazeClan.

Vans

Anche Vans, la nota marca di scarpe e abbigliamento pensata per gli amanti dello skatebording, ha stretto una partnership con Roblox grazie alla quale tutti i giocatori possono ottenere cappelli, scarpe, zaini e altri accessori gratis, nonché prendere parte a una nuova esperienza dal nome Vans World.

Vans World è infatti un gioco gratuito disponibile sulla piattaforma di Roblox che permette ai giocatori di mettere alla prova le proprie abilità da skater in diversi skatepark ispirati ad alcuni realmente esistenti realizzati da Vans. Anche qui i giocatori hanno la possibilità di personalizzare le scarpe e gli skate tramite un negozio interno ricco di opzioni.

Brand fashion negli eSport: Nike e Adidas

Nike e Adidas sponsorizzano diversi team e numerosi player, come i Vodafone Giants o il noto giocatore italiano Pow3r dei Fnatic. Adidas, ad esempio, per il lancio delle sue nuove scarpe Zx 2K Pure ha scelto il pro-gamer numero 1 in Italia Pow3r.

Tiger

Onitsuka Tiger è partner dell’Intel World Open (torneo globale di eSport): il marchio di calzature e abbigliamento sportivo ha infatti realizzato le divise ufficiali.

Oltre alle divise personalizzate Intel World Open, Onitsuka Tiger ha anche collaborato con l’attore Tomohisa Yamashita per creare Tomo’s Game Room, una nuova serie su YouTube con l’obiettivo di colmare il divario tra i giocatori per creare una comunità davvero inclusiva.

Spesso considerato di nicchia, il gaming si sta rivelando un fenomeno mainstream e, proprio per questo, la moda sta consolidando sempre più le sue partnership all’interno dell’eSport industry. I dati sul mondo dei videogiochi sono in netta ascesa.

Secondo uno studio condotto da PwC e intitolato “Global E&M Outlook 2021-2025, tra i segmenti che hanno registrato la maggiore crescita nel 2020 ci sono anche i “Videogames & E-sport” che, raggiungendo i 148 miliardi di dollari, hanno fatto registrare un +14,7% rispetto al 2019. Secondo lo studio, il segmento sembrerebbe essere destinato a espandersi fino a diventare un business di quasi 200 miliardi di dollari entro il 2025.

Dietro allo schermo dei videogiochi non ci sono più solo ragazzi ma un pubblico assolutamente eterogeneo con un potere di acquisto medio alto, composto al 47 % da donne e da utenti compresi in una fascia di età dai 6 ai 64 anni.

Addirittura, secondo la società di analisi dati Newzoo, il mercato degli eSport potrebbe superare gli 1,5 miliardi di dollari nel 2023.

Ecco perché i brand hanno deciso di investire in un mercato che può rappresentare un terreno fertile dove attrarre i fan e i clienti di domani.

Luigi Caputo

Co-founder di Sport Digital House, dell'Osservatorio Italiano Esports ed esperto di funnel marketing. Dopo una prima esperienza da giornalista professionista per Corriere della Sera, Sky Sport e Huffington Post, la sua carriera nel digital marketing inizia con TIM, dove ricopre i ruoli i digital communication specialist e branded content manager. Successivamente lavora in Coca-Cola come Country Manager del progetto WOAH: prima piattaforma di branded entertainment digitale della multinazionale dedicata all’engagement dei teenagers. Dopo queste fruttuose esperienze aziendali decide di percorrere la strada della creazione di un business autonomo in ambito digitale. Diventa co-founder Sport Digital House: prima digital agency italiana ad applicare il metodo del funnel marketing al settore dello sport. Dal 2020 è anche co-founder dell’Osservatorio Italiano Esports, la prima piattaforma B2B di networking, formazione informazione che raccoglie gli operatori interessati al business degli Esports.

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