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  • I nuovi trend post pandemia nella formazione aziendale

    Il periodo pandemico che stiamo vivendo ha generato irreversibili cambiamenti in ambito formativo, obbligandoci ad accantonare i tradizionali modelli organizzativi per introdurre nuove modalità di svolgimento e fruibilità dei contenuti formativi stessi.

    16 Agosto 2021

    La pandemia ha radicalmente modificato il modo di apprendere, nonché gli strumenti attraverso i quali le organizzazioni erogano la formazione aziendale, producendo nuovi e mai provati trend formativi. La digitalizzazione ha infatti cambiato l’approccio culturale delle persone, spostando la loro attenzione in una dimensione nuova. Una nuova dimensione in cui gli stili comunicativi e le nuove dinamiche socio-relazionali si intersecano con ambienti virtuali e dimensione digitale. I responsabili della formazione hanno dovuto, in poco tempo, convertire l’apprendimento tradizionale, solitamente face- to- face, in uno più digitale e interattivo. Tuttavia, è opportuno precisare che la spinta innovativa nell’area L&D (Leaerning&Development) non è stata generata solo dalla pandemia in atto. Con l’avvento della Digital Transformation, iniziato ben prima del Covid-19, le aziende avevano già cominciato adottare le tecnologie digitali nella formazione e sviluppo in tutte le aziende.

    Come è cambiata la formazione aziendale a seguito della pandemia

    Fosway Group, uno dei più autorevoli HR Industry Analyst in Europa, ha condotto una ricerca analizzando l’impatto che la pandemia Covid-19 ha avuto sul Learning & Development aziendale. I risultati della ricerca hanno dimostrato che la Digital Transformation ha creato importanti opportunità per la formazione, ma ha anche evidenziato alcune difficoltà, da parte delle organizzazioni, nell’introdurre un approccio strategico ed innovativo nella progettazione della formazione. Non è infatti facile scegliere soluzioni formative che siano in linea con le reali necessità aziendali. In un mondo del lavoro sempre più liquido e instabile, diventa fondamentale attuare veloci ed efficaci processi di formazione. Tale riqualificazione consente alle  persone di adattarsi velocemente agli eventuali “cambi di casacca”.

    I nuovi trend della formazione aziendale post pandemia

    Sono stati individuati diversi trend di formazione che nel periodo post pandemico coinvolgeranno i piani formativi di tutto il personale aziendale. Trend che i manager dovranno considerare attentamente, per programmare accurati piani di sviluppo per i team di lavoro e per se stessi.

    Microlearning

    Il termine “microlearning”, (detto anche bite-sized learning, ovvero “apprendimento a piccoli bocconi”, o in pillole, se vogliamo) indica un apprendimento sviluppato in piccole unità didattiche. Le brevi unità formative favoriscono il processo di apprendimento, evitando così di trascorre tanto tempo davanti allo schermo. Il futuro della formazione sarà caratterizzato da un apprendimento sempre più spacchettato. Tra i più conosciuti esempi di microlearning troviamo:
    • podcast
    • blogpost
    • wiki
    • post di Facebook, Twitter
    • audio e qualsiasi altra tipologia di contenuti multimediali.
    Sono due le caratteristiche fondamentali per un microlearnig di successo:
    • brevità: dai 5 ai 10 minuti circa di intervento;
    • contenuti self-contained: contenuti con focus unico, indivisibile e addressability (indicizzati da un permalink dedicato)
    formazione aziendale  

    M-learning

    L’apprendimento mobile, conosciuto anche come M-learning, è un nuovo modo di accedere ai contenuti formativi usando i dispositivi mobile. Con il mobile learning è possibile formarsi in qualsiasi momento della giornata, ovunque ci si trovi. Il mobile learning nasce come estensione dell’apprendimento elettronico, non è più necessario avere un pc a disposizione per fare formazione non ci sono vincoli di device. Fare formazione via mobile significa anche abbracciare la gamification e la condivisione sui social network. Sono molti i vantaggi del M-learning:
    • flessibilità dell’apprendimento;
    • contenuti interattivi che aumentano la motivazione all’apprendimento;
    • gamification e condivisione della conoscenza.

    Social Learning

    Il social learning è uno dei modi più efficaci ed efficienti per sbloccare e diffondere nuove conoscenze all’interno di un’organizzazione. Il social learning supporta la formazione nell’ambiente lavorativo e, soprattutto, la condivisione della conoscenza tra esperti e colleghi. Il SL prevede un apprendimento calato all’interno di contesti professionali reali, focalizzandosi su come i lavoratori interagiscono tra di loro. In particolare consente di ottenere un apprendimento just-in-time e l’acquisizione di competenze, adottando il modello di apprendimento 70:20:10:
    • informale: il 70% della propria conoscenza deriva dall’esperienza sul posto di lavoro;
    • sociale: il 20% deriva dall’interazione con gli altri;
    • formale: il 10% scaturisce da momenti di formazione strutturati.
    I vantaggi del social learning:
    • diminuzione dei tempi di inserimento e adattamento dei nuovi assunti;
    • migliora la comunicazione tra colleghi;
    • promuove un processo di apprendimento costruttivo e attivo.
    formazione aziendale LEGGI ANCHE: Learning trends e riqualificazione del lavoro: cosa è cambiato durante la pandemia

    Nuovi strumenti di collaborazione

    L’integrazione dell’intelligenza artificiale nei team per aiutare i lavoratori a concentrarsi su un lavoro più importante generando un miglioramento risultati aziendali. La combinazione di questi risultati, che Deloitte chiama “superteam“, consente all’azienda di trasformarsi e creare nuovo valore, mentre i dipendenti si concentrano sul reinventare la propria carriera esplorando un mercato delle competenze in rapida evoluzione. Il ricorso sempre più forte a strumenti di Intelligenza Artificiale comporterà la nascita di nuove piattaforme e di nuovi tools per la formazione aziendale. Tali strumenti dovranno:
    • erogare i contenuti formativi in modo differente;
    • i materiali didattici dovranno essere intuitivi, coinvolgenti e facili da utilizzare
    • creare l’ambiente giusto per favorire la collaborazione e la partecipazione dei professionisti.

    Formazione su salute e benessere del lavoratore

    L’empatia può essere l’indicatore più forte della prosperità o del fallimento di un’organizzazione dopo una pandemia. Garantire il benessere dei dipendenti oggi è fondamentale e spetta alle risorse umane garantire la sicurezza dei dipendenti. In una situazione pandemica, come quella che stiamo vivendo, diventa sempre più indispensabile introdurre in azienda programmi formativi volti a:
    • incoraggiare la sicurezza negli ambienti di lavoro;
    • garantire e migliorare il benessere mentale attraverso webinar e appuntamenti di mindfulness.
    Secondo un sondaggio della Global Human Capital Trends, l’80% degli intervistati ha identificato il benessere come una priorità importante o molto importante per il successo della propria organizzazione, rendendolo la tendenza più importante dell’anno. LEGGI ANCHE: Le sfide più ardue per il settore HR nei prossimi mesi

    Soft skill

    Aumenterà la formazione per lo sviluppo e delle cosiddette soft skill, ovvero delle competenze trasversali. Mai come oggi  le competenze trasversali sono l’unico punto fermo nel mondo del lavoro, fondamentali sempre in qualunque contesto e qualunque sia l’evoluzione che il lavoro vivrà. La formazione punterà sempre di più sullo sviluppo delle soft skill, competenze che se bene coltivate consentono di adattarsi velocemente a nuovi ruoli richiesti dalle organizzazioni. Queste le principali competenze trasversali su cui le aziende dovranno lavorare:
    • Comunicazione;
    • Empatia;
    • Creatività;
    • Flessibilità;
    • Pensiero critico;
    • Abilità interpersonali;
    • Responsabilità;
    • Gestire lo stress;
    • Leadership;
    • Lavoro di squadra;
    • Etica del lavoro.

    Il futuro della formazione aziendale

    La digital transformation e la pandemia hanno avuto un impatto forte sulla formazione aziendale e suoi relativi trend. Difficilmente torneremo alla “vecchia normalità” anche quando terminerà il periodo pandemico. Nonostante l’e-learning sia già da tempo parte delle strategie di L&D aziendali, sarebbe impossibile non affermare che la Pandemia ha contribuito ad accelerare la trasformazione digitale, con conseguente adozione di nuove tecnologie, nel settore dell’apprendimento. Le aziende devono studiare una strategia formativa solida, moderna e a lungo termine dove il “digitale” diventerà il driver della formazione attuale e futura. Ciò consentirà alle organizzazioni di essere pronte ad erogare contenuti formativi in ogni situazione, di crisi o di normalità. Le organizzazioni, infatti, che adotteranno un approccio maturo verso la digitalizzazione avranno il doppio delle probabilità di affrontare efficacemente le situazioni di difficoltà e di cambiamento.