Zuckerberg vuole un ecosistema che integri Facebook, Messenger e Whatsapp. Pur mantenendo le tre applicazioni distinte fra loro e separate dal social network, i dati circolerebbero dall’una altra (si potrà per esempio usare Messenger per scrivere a un contatto di Whatsapp, e viceversa). Ebbene, il progetto ha messo in allarme un po’ tutti. E non solo per la potenza in termini di liquidità e mobilità di dati di questa questa struttura (di fatto è già così) ma anche in chiave di monopolio. Anche per questa ragione Facebook è finito di nuovo sotto la lente delle autorità americane.
Ingiunzione preliminare antitrust. Come ha riportato il Wall Street Journal, La Federal Trade Commission sta valutando la possibilità di richiedere un’ingiunzione preliminare contro Facebook nell’ambito della normativa antitrust per le modalità di interazione delle app del social network. La preoccupazione, è questo il punto, riguarda non la privacy ma il rischio di un monopolio nel settore delle applicazioni social e di messaggistica.
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Se confermata, l’azione della FTC si focalizzerebbe sulle politiche di Menlo Park riguardanti le modalità di integrazione dei prodotti e la loro interazione con quelli di potenziali rivali. Nello specifico la FTC teme che tali politiche possano ostacolare la capacità concorrenziale di altri servizi. L’ingiunzione della FTC impedirebbe a Facebook di applicare tali politiche in quanto anticoncorrenziali, imponendole il divieto di integrare ulteriormente le app che, oltre a quella dell’omonimo social network, comprendono anche parte Instagram, Messenger e WhatsApp.
Già, ma cerchiamo di capire bene, di che tipo di iniziativa si tratterebbe. Anziché chiedere a Facebook di interrompere il progetto (fatto che normalmente condurrebbe all’apertura di un’indagine e poi a un procedimento legale), FTC potrebbe però anche agire in modo più diretto con un’ingiunzione preliminare. Qualora l’agenzia decidesse di muoversi in tale direzione, la procedura potrebbe essere avviata forse già entro il mese di gennaio del 2020.
Facebook non ha voluto rilasciare dichiarazioni a proposito delle indiscrezioni pubblicate dal Wall Street Journal. Per mesi il gigante dei social media ha temuto un’ingiunzione della FTC contro quelle che sono note come politiche di interoperabilità, ovvero politiche legate alla modalità di interazione delle proprie piattaforme digitali.
A gennaio 2019, nel pieno della bufera Cambridge Analytica, Zuckerberg aveva parlato per la prima volta della possibilità di integrare i servizi di messaggistica di Facebook, Instagram e WhatsApp, rendendoli perfettamente interscambiabili proprio nel nome della privacy, potendo assicurare una crittografia end-to-end unificata. Il progetto venne poi rilanciato anche nel corso dell’F8 di maggio. Ora la Federal Trade Commission potrebbe bloccare sul nascere l’idea di Zuckerberg.
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