Prima di tutto la notizia, ieri Alibaba ha annunciato il prezzo (176 dollari di Hong Kong, 20,30 euro, per unità) del collocamento con il quale punta a raccogliere alla Borsa di Hong Kong fino a 12,9 miliardi di dollari. Il gruppo fondato dal miliardario Jack Ma, che ha scritto la storia nel 2014 con la più grande IPO di sempre a Wall Street, ha scelto Hong Kong per il suo debutto sulle piazze asiatiche, in programma il 26 novembre. Il colosso dell’eCommerce, con la più grande IPO in un decennio alla borsa dell’ex colonia inglese, ha reso noto che collocherà 500 milioni di azioni.
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Non solo. A 6 giorni dal suo ingresso alla Borsa di Hong Kong, Alibaba ha chiuso lunedì la raccolta degli ordini con 4 ore di anticipo. Il collocamento della Big cinese dell’eCommerce anche a Hong Kong finanzierà l’espansione della compagnia. La società, spiega, prevede di “utilizzare i proventi dell’offerta globale per l’implementazione delle sue strategie per consentire alle aziende di facilitare la trasformazione digitale e continuare a innovare e investire a lungo termine”. Tra le nuove aree di business in cui punta a investire c’è quella della consegna di cibo a domicilio. “Hong Kong è tra i centri finanziari più importanti al mondo e siamo grati per l’opportunità di partecipare al suo futuro” ha detto Daniel Zhang, CEO e presidente di Alibaba.
Secondo diversi analisti quella di sbarcare anche a Hong Kong in un momento di forti tensioni politiche è stata anche una scelta di campo: da una parte la Borsa di Hong Kong si ripropone come hub finanziario di prima importanza internazionale, dall’altro è un messaggio all’economia dell’ex colonia britannica messa in difficoltà dai disordini politici e dalla guerra commerciale in corso tra Stati Uniti e Cina.
La quotazione di Alibaba a Hong Kong è la più grande al mondo quest’anno dopo l’IPO di Uber, che a maggio aveva raccolto 8 miliardi di dollari. Numerosi operatori di mercato ritengono che la possibilità di scambiare titoli di Alibaba oltre a quelli del suo grande concorrente Tencent incoraggerà altre imprese tech a quotarsi a Hong Kong. Si tratta della più grande quotazione dal 2010 sul listino di Hong Kong nonché della più grande IPO secondaria (Alibaba, ricordiamolo, è già quotata a New York).
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