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  • Libra rimanda il lancio del 2020: ma per 21 partner il progetto va avanti

    I 21 partner di Libra hanno firmato il 14 ottobre a Ginevra lo statuto e nominato il board dell'associazione. Sempre più probabile un rinvio

    15 Ottobre 2019

    “Anche se potremmo essere pronti dal punto di vista tecnologico, l’aspetto regolamentare è quello più carico di incertezza. Abbiamo la necessità di ottenere le adeguate approvazioni regolamentari e questa è la parte che potrebbe non essere pronta in tempo”. Lo ha dichiarato al Financial Times Dante Disparte, Head of Policy and Communications for the Libra AssociationFacebook aveva intenzione di lanciare Libra entro la fine del 2020, ma i dubbi delle autorità di regolamentazione (a seguito della lettera inviata dal Financial Stability Board ai ministri delle finanze del G20, riguardo i rischi della valuta digitale e soprattutto sui vuoti normativi in materia da colmare) e il conseguente fuggi fuggi dei partner del progetto fanno pensare che la finestra di lancio sia ormai chiusa, almeno per il prossimo anno. “Il nostro impegno è che il progetto non verrà avviato fino a quando non avrà soddisfatto tutte le necessarie autorizzazioni normative su entrambe le sponde dell’Atlantico”  ha detto sempre a FT Dante Disparte. LEGGI ANCHE: Libra, le Big della finanza ci ripensano. Paypal si sfila, è ufficiale

    I 21 che hanno firmato e il board

    L’ultimo partner che si è ritirato è stato Booking.com. Prima del portale di prenotazione, avevano dato forfait: PayPal, eBay, Stripe, Mastercard, Visa e Mercado Pago. Che hanno però lasciato una porta aperta per una futura collaborazione. Ieri gli altri 21 membri rimasti, tra cui Uber, Lyft, Spotify e Vodafone, hanno firmato a Ginevra lo statuto della Libra Association, che gestirà la governance della stablecoin e hanno eletto un consiglio di 5 membri, tra cui il dirigente di Facebook David Marcus. Il board. Gli altri 4 sono Katie Haun, ex procuratore federale e partner di Andreessen Horowitz, Matthew Davie, Chief Strategy Officer presso la non-profit Kiva, Wenceslao Casares, amministratore delegato di Xapo, Patrick Ellis, consigliere generale di PayU, l’unica società di pagamenti a rimanere parte del progetto. Bertrand Perez, ex direttore di PayPal, Managing Director di Libra, diventerà presidente del progetto, ma non avrà diritto di voto.

    Next Step

    Il prossimo appuntamento per capire il futuro di Libra è il 23 ottobre, quando Zuckerberg si presenterà davanti al Congresso Usa per rispondere ai dubbi sul progetto.