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  • Come è nata Airbnb, che vale 31 miliardi e si quota in borsa nel 2020

    A dodici anni dalla fondazione la società di Joe Gebbia e Brian Chesky ha deciso di quotarsi in borsa. Tutto cominciò a San Francisco nel 2007

    20 Settembre 2019

    “Perché non affittiamo la stanza libera che abbiamo? Potremmo mettere un avviso sul sito del convegno”. Così è nata Airbnb: ottobre 2007, San Francisco, a parlarsi sono Joe Gebbia e Brian Chesky, due coinquilini neolaureati in difficoltà economiche. 1000 dollari in una settimana. A San Francisco c’era un convegno di designer provenienti da tutto il mondo (l’Industrial Designers Society of America), gli alberghi erano tutti occupati e ai due venne l’idea di affittare online una loro stanza. Airbed & Breakfast, questo il nome dell’operazione, fruttò mille dollari in una settimana (a loro costò il prezzo di tre materassi gonfiabili e della colazione per la mattina dopo): 12 anni dopo Airbnb ha annunciato la sua quotazione in borsa. LEGGI ANCHE: Airbnb punta ancora sulle prenotazioni alberghiere e investe nell’indiana OYO

    31 miliardi di dollari

    Airbnb nell’ultimo round (del 2017) è stata valutata 31 miliardi di dollari, ha raccolto 4,4 miliardi di finanziamenti (dalla sua costituzione) e ha comunicato di aver totalizzato ricavi per oltre un miliardo nel secondo trimestre del 2019. Fra le ultime acquisizioni, ha investito 100 milioni nella catena alberghiera indiana Oyo e 450 milioni (a marzo 2019) nel sito HotelTonight, per viaggiatori last minute. LEGGI ANCHE: Arriva Airbnb Plus, il nuovo servizio premium per le case di lusso

    Un po’ di storia

    Nel gennaio 2009 la società venne avviata grazie all’intervento dell’incubatore Y Combinator. A Joe Gebbia e Brian Chesky si aggiunge l’informatico Nathan Blecharczyk con cui sviluppano la prima piattaforma. Originariamente il nome del sito era Airbedandbreakfast.com, ma appena due mesi dopo (siamo a marzo 2009) viene accorciato in Airbnb.com.

    Le foto giuste

    Il sito però faceva fatica a generare utili sufficienti. Il problema? Le foto delle stanze erano di cattiva qualità. La soluzione fu andare personalmente in ogni stanza in affitto per fare delle foto che risultassero accattivanti ed interessanti per i potenziali clienti. Fu sufficiente questo accorgimento per raddoppiare gli introiti ed avviare una spirale virtuosa grazie alla quale AirBnB poté incontrare più pubblico e più investitori nei tempi a venire. Al punto che l’offerta si espanse da semplici spazi condivisi ad appartamenti, ad intere case e a qualsiasi altro tipo di proprietà. Nel giugno 2010, il loft dei fondatori divenne l’ufficio dell’azienda, fino al definitivo spostamento della società nei nuovi uffici.

    1 milione di notti prenotate

    La società ha proseguito nella sua crescita e a novembre 2010 ha toccato il traguardo delle 700 mila notti prenotate. A febbraio 2011, le notti prenotate sono arrivate ad un milione e il fatturato è aumentato del 65% rispetto al mese precedente. A febbraio 2017 la società ha acquisito Luxury Retreats International, una società di noleggio di ville con sede in Canada, per circa 300 milioni di dollari in contanti e azioni. Sempre nel febbraio 2017 Airbnb ha acquisito Tilt.com, una startup di pagamento sociale. Il 28 novembre 2017, ha iniziato a consentire agli utenti di suddividere i pagamenti con un massimo di 16 altri viaggiatori. E ancora nel novembre 2017 la società ha acquisito Accomable, una startup focalizzata sull’accessibilità al viaggio.

    Airbnb Plus

    Nel febbraio 2018 Brian Chesky ha dichiarato che la società sta valutando l’opportunità di lanciare una compagnia aerea. Sempre nel febbraio 2018 la società ha annunciato Airbnb Plus, una collezione di case che sono state controllate per la qualità dei servizi, comfort e design, e Beyond by Airbnb, che offre affitti per vacanze di lusso.